Car's Outside, James ArthurSophie
Il giorno in cui la mia vita è cambiata era una giornata fredda di gennaio.
Le montagne, in lontananza, erano coperte di neve e il sole che si stagliava su di esse donava una vista mozzafiato.
Le strade del nostro piccolo paese erano coperte da un manto di neve fresca, a causa della lunga nevicata della notte precedente.
Sui balconi delle case vi erano ancora le luci di Natale, che iniziavano a farsi fioche, a causa delle prime luci.
Da piccola amavo il Natale, passandolo in famiglia a mangiare schifezze, guardando film e aprendo l'unico regalo che i miei genitori potevano permettersi.
All'età di nove anni però i miei genitori si separarono e da allora iniziai a odiarlo. Mi dissero che purtroppo l'amore era finito e che avrebbero preso strade diverse, ma che questo non avrebbe rovinato i rapporti con nessuno dei due. In cuor mio però, ho sempre saputo che questa non era la verità, ma dopotutto a quell'età cosa avrebbero dovuto raccontarmi? Mio padre si fece sentire i primi periodi, ci vedevamo due volte a settimana e inizialmente non soffrivo particolarmente per questa situazione, poi all'improvviso, senza nessuna spiegazione, semplicemente sparì. Provai a contattarlo ma niente, nessuna chiamata, nessun messaggio..
Chiesi più volte a mia madre se sapesse qualcosa, se avesse avuto sue notizie, ma niente, la sua risposta era sempre la stessa: "tornerà", alimentando in me una speranza che ad ogni compleanno, ad ogni festa e persino al mio primo giorno di superiori veniva delusa. Più domande facevo, più mia madre si chiudeva in se stessa, fino a quando non mi rassegnai..
Lei iniziò a intensificare le ore di lavoro dividendosi tra il suo atelier e il suo studio a casa. Mi sono sempre chiesta come fosse possibile abitare nella stessa casa e non vedersi praticamente mai.
Per carità, l'ho sempre ammirata per la tenacia con cui ha ripreso in mano la sua vita e per avermi permesso di avere una vita decente, ma credo che la sua assenza abbia inciso profondamente.
" Sei pronta?" Mi chiese.
Pronta? Come potevo esserlo. Solo la sera prima avevo scoperto che a causa del suo amato lavoro ci saremmo dovute trasferire a kilometri e kilometri di distanza, e tutto questo senza nemmeno poter dire la mia.
E giustamente ha pensato bene di avvisarmi all'ultimo.. certo, per lei mica era importante che la mia vita venisse stravolta nel giro di poche ore, o non aver avuto nemmeno la possibilità di salutare la mia unica amica. Il suo lavoro prima di tutto.
Decisi di non risponderle.
"Sophie, allora?" Mi richiese non avendo ricevuto la mia risposta.
Ero seriamente intenzionata a non parlarle per tutta la durata del viaggio ma mi avrebbe tormentata con le sue domande, così mi limitai ad un semplice:
" Sono pronta mamma".
Presi le mie valigie e iniziammo a dirigerci all'aeroporto. Mi misi a guardare fuori dal finestrino e osservando come gli alberi sembravano sfrecciare veloci al nostro passaggio iniziai a pensare a tutto ciò che mi stavo lasciando alle spalle.
Le cose a volte accadono così velocemente, tanto da non avere nemmeno il tempo di realizzare cosa stia succedendo.
Io, invece, desidererei solo che il tempo si fermasse.
Giungemmo all'aeroporto e solo allora venni a conoscenza di dove eravamo dirette.
" Seattle mamma, sul serio?" Sputai scioccata.
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Looks between us
ChickLitLei, una giovane ragazza costretta a trasferirsi lontana da casa con un passato irrisolto. Lui, un ragazzo popolare, circondato da segreti. Amicizie che si riveleranno tradimenti, certezze che si trasformeranno in dubbi. Ciò che è stato unito dal...