1. Mi chiamo Alex e mi piace la pizza

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EVALIN

-Okay, l'ultima porta è quella che conduce alla palestra, non penso sia difficile da notare, buona fortuna!- La segretaria dice questo poi continua a masticare la gomma come per dirmi di aver finito, ma io non so cosa fare, così se ne accorge e la vedo alzare la mano per chiamare qualcuno

-Matias! Puoi venire un attimo?- dall'altra parte noto un ragazzo con i capelli rossi e mille lentiggini che gli coprono il viso, lei gli dice qualcosa e dopo quello il ragazzo si avvicina a me.

-Ciao, sono Matias e... posso aiutarti con le tue cose- dice vedendo la mia borsa per terra, la solleva e ci avviamo verso la porta con scritto "Palestra".

-Sei... nuova?- Ma che domanda è? mi viene in mente di dire, ma decido di stare zitta e annuire. lui mi guarda in modo strano -Come ti chiami?- prima mi devo chiedere: lui adesso lo contiamo amico o nemico? Okay, amico. -Mi chiamo Eva- un momento di silenzio poi spalanca la porta e ciò che si rivela dietro quella porta è uno spettacolo o un disastro, comunque non è qualcosa che mi aspettavo.

-Okay, so che ti sembrerà un po'... a casaccio, ma questa in complesso è l'organizzazione della squadra di Basket nella quale parteciperai, io adesso vado, puoi proseguire nello spogliatogli delle ragazze, dovresti essere pronta per le 15:30-

Essendo le 15:00 mi sbrigo ad andare per occupare un posticino calmo dove cambiarmi. Quando raggiungo gli spogliatogli femminili resto sorpresa, a differenza di quelli dei maschi che sono stracolmi di gente, questo è vuoto e non c'è anima viva. Se fosse stata un'altra ragazza si sarebbe messa a saltare dalla gioia, ma io sono preoccupata perchè non ci sono ragazze.

Mi sistemo e quando penso di essere pronta esco da quella stanza isolata, davanti alla porta vedo Matias e dall'altra parte del muro c'è un ragazzo con i capelli blu metallo che fuma una sigaretta.

-Ciao, sono sempre io, sei pronta?- No, guarda tu, dopo aver pensato ad una domanda sfacciata annuisco e mi sto zitta.

quando arriviamo nel cosiddetto campo resto colpita da tutta la sua immensità, ma per non dare nell'occhio mi siedo in una panchina e mi metto a chattare con i miei amici che stanno dall'altra parte dell'Italia. Ad un tratto alzo lo sguardo e noto il ragazzo di prima venire verso di me, io mi volto pensando che sia per qualcun'altro, ma più si avvicina più capisco che è qui per parlare con me.

-Cosa ci fa una ragazza delle cheerleader nella nostra palestra?- qualcuno ride ma Matias si avvicina per interrompere tutto. Io invece alzo il mento soddisfatta e rispondo -Io sono qui per fare Basket, ma se ti va una lezione dalle cheerleader non potrebbe farti male a te- poi faccio finta di tornare sul telefono.

Matias lo trascina via e dopo poco entra il coach.

-Quindi Alex deve fare da tutor a Eva- l'ultima frase del coach è quella peggiore, lo è quando capisco che Alex è il ragazzo di prima.

Penso solo una cosa: Dovevo rimanermene a casa a studiare per il rientro a scuola

-solo la sfiga a me- lo sento sbuffare -Raccontami un po' di te- dico cercando di essere ottimista -Mi chiamo Alex, mi piace la pizza e... mi hai già rotto i coglioni-che maleducato... -Okay, io ho fatto, adesso tocca a te- Almenno vuole socializzare -Mi chiamo Eva, non sono lesbica e... mi stai già sul cazzo- ricalco lo schema delle cose che mi ha detto lui -Perchè dirmi che nono sei lesbica?- dice mentre ride, okay, so' che lui è una testa di cazzo, ma la sua risata è così bella che... sto paralizzata per un attimo, poi mi riprendo e gli rispondo -Non lo so, tu sembri frocio e ci tenevo a puntualizzare di essere etero- lui scoppia a ridere più di prima, e penso che questo ragazzo sia... strano.

-Okay, basta chiacchere- si ferma e prosegue -Quella è la palestra, quella è l'aula del coach e riunioni varie, sala consiliare, quella è la grande sala per le partite e quell'altra è per allenamento. dall'altro lato ci sono: spogliatoi cheerleaders, lì la palestra per i loro allenamenti e invece là ci sono i bagni, infine c'è una piccola sala dove i giocatori possono fare la pausa e parlare.-

Io resto paralizzata ad ascoltarlo.

-Adesso facciamo l'allenamento e vediamo cosa sa fare la bella Eva- lascio stare il commento ed entro nella sala allenamenti. Appena faccio l'ingresso vedo un ragazzo che mi indica e dice ad un' altro -Ti piace lei?- il ragazzo risponde con un alzata di spalle -si, ci sta- l' altro si alza e dice -no, l'ho vista prima io, poi tu non sai rimorchiare, ci scommetto 50 euro al primo che se la scopa...- decido di cambiare strada e non sentire

 Qualche ora dopo

Okay, l'allenamento è stato una merda, fortuna adesso mi posso cambiare in pace. Comincio a fare la doccia, quando sento la porta degli spogliatoi aprirsi. Potrebbe essere una cosa normale, se non per il suono dei passi che si avvicinano alla doccia. Poi un attimo di silenzio, infine finisco, mi metto l'asciugamano intorno, espiro ed esco. Non  c'è nessuno, esco dal reparto bagno e mi ritrovo il ragazzo di prima davanti alla faccia, torno subito dietro e chiudo la porta, sento che lui sta appiccicato dall'altra parte.

-Ma che cazzo ci fai tu qui?- adesso mi chiede pure cosa ci faccio... -Senti, non so cosa vuoi ma io stavo facendo la doccia, ma quando stai male?- Lo odio già da adesso -Non me ne fotte cosa ne pensi, cosa ci fai nello spogliatoio delle squadre di basket?- Ma che coglione -Faccio basket, non era una prova, da adesso saremo compagni di squadra, e adesso se permetti vorrei cambiarmi- Sento i suoi passi che si fanno distanti, esco e mi cambio. Quando finisco e faccio per uscire sento Alex parlare con un altro -Ma hai visto che bella quella?- lui sbuffa -ma sembri alle medie ancora, lei è tutta tette e culo, ma la testa non ce l'ha- l' altro lo guarda e mi difende -è pure intelligente, manco la conosco e lo so, poi non ha solo il fisico, ha degli occhi bellissimi- non mi faccio illudere, loro non hanno mai visto una ragazza in squadra, questo sono gli effetti e basta, una settimana e saremo tutti amici.

-Guarda che ti vedo stronza- oddio, parla con me -Io invece stavo guardando il tuo amico, come ti chiami?- lui si gira immediatamente da me e risponde -Par, al tuo servizio- io me ne vado ed il bro mi segue -Fratè, la rimorchi?- Alex interviene -Non son cazzi tuoi!- poi mi guarda -Hai bisogno di un passaggio?- solo per far ingelosire Alex -Si, mi faresti un grande favore-

Spazio autrice:
Ciao, spero che questo incipit vi piaccia, voglio sapere cosa ne pensate, è una cosa nuova e sicuramente cambierò qualcosa su questo capitolo, ma nel mentre ecco una prima bozza. spero che vi piaccia questo inizio.

Ava, vorrà mettersi con Par? Che ne dite di Matias? e se invece... ci fosse qualcun' altro?

lascio a voi le domande...

VI AMO

Traitor: Colpevole di tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora