Che bel mare. Resterò sempre dell'idea che la Sardegna come mare è insuperabile. Ho fatto un bel bagno di circa un'ora (lasciamo stare perchè dopo 20 minuti ho ancora le falangette che sembrano state mangiate da un castoro). Io e mia mamma abbiamo fatto un giro intorno agli scogli piú distanti da riva e abbiamo visto dei pesci che ti fan venire voglia di prendere la canna e una barca e partire. Tornando abbiamo incontrato un signore che pescava dei polipi e me ne ha dato uno in mano. A me ha fatto abbastanza impressione. Quelle ventose calde e viscide che non stacchi dalla pelle che neanche la millechiodi fa lo stesso effetto e ha la stessa resistenza. Blhe...
Comunque ora sono sdraiata a pancia in giú a prendere il sole.
X-"Sofiiiiii...la crema"
Io-"Si mamma, un attimo"
Va sempre cosí...mia mamma è una fisstata con la crema solare e, anche se non ho mai preso una scottatura non mettendo la crema, non ha ancora capito che a me non serve e mi assilla ancora per metterla.
Aspetto che mia mamma vada a fare il bagno e cerco un passatempo.
Vediamo un po'....ah. Ecco. Leggerò. Frugo tra le mie cose mentre la mia famiglia è in acqua....allora...qui no...qui no...eccolo! Teorema Catherine di John Green. Ho letto fino a pagina 144...ok...trovata..ero arrivata...qui!
* [...]Eppure fu proprio ciò che avvenne. All'inizio non parve voluto, ma solo il frutto di una serie di curiose coincidenze. Succedeva di continuo: incontrava una Catherine, e gli andava a genio. E lui a lei. E poi finiva. Poi, quando non si potè piú parlare di semplici coincidenza, si evidenziarono due sequenze: una (mettersi con le Catherine) che lui avrebbe voluto mantenere, l'altra (essere lasciato da loro) che avrebbe voluto terrompere. Ma separare un ciclo dall'altro risultò impossibile. Continuava a succedergli, e dopo un po' fu quasi una routine. Ogni volta provava ciclicamente sentimenti di rabbia, rimorso, nostalgia, speranza, disperazione, rimpianto, rabbia, rimorso. Il problema nel venire mollato, e in particolare nel venire mollato dalle Catherine, era la straordinaria monotonia della cosa. Ecco perchè la gente si stufa di ascoltare i Mollati ossessionati dalle loro pene: essere mollati è prevedibile, ripetitivo e noioso. Vogliono restare amici; gli manca l'aria; ci sono sempre e solo loro, mai tu; e dopo tu ti ritrovi devastato, e loro sollevati; per loro è finita mentre per te è solo l'inizio. E secondo Colin, almeno, c'era una ripetizione piú profonda: ogni volta le Catherine lo piantavano perchè a loro lui non andava bene. Ciascuna arrivava alla stessa conclusione su di lui. Non era abbastanza figo, non era bello o intelligente come avevano sperato: in breve, non contava abbastanza. E cosí gli accadde tante e tante volte, fino a diventare noioso. Ma la momotomia non aveva neutarlizzato la sofferenza [...]*Spazio autrice
Ciao a tutti e a tutte. Ho deciso di raccontare la storia di questa ragazza incasinata e di liberare alcune idee che mi gironzolavano in testa da un po'. Spero che vi piaccia. Aspetto commenti e spero anche in alcune critiche per migliorarmi, nel caso non fosse di vostro gradimento il capitolo.
Elisa