«Hermione!»
La ragazza non si girò, era in ritardo per la lezione di trasfigurazione della professoressa McGranitt.
«Hermione!» Si sentì chiamare per la seconda volta e solo allora decise di fermarsi.
«Draco.» Sputò acida. Il ragazzo dai capelli color biondo platino la stava facendo arrivare in ritardo per l'ultima lezione del giorno.
«Sono di fretta, possiamo vederci dopo?» Domandò alzando un sopracciglio moro e perfettamente curato.Draco annuì e si girò, dirigendosi nei sotterranei per la sua lezione di Pozioni con il professor Piton.
Hermione sorrise nel vedere la chioma del bel Serpeverde ondeggiare mentre scomparve dalla sua vista.
Scosse la testa e si diresse nella piccola e spoglia classe.
Per tutta la durata della lezione pensò a Draco, a come fossero diventati amici durante l'estate.
Lui l'aveva sempre presa in giro ed era la vittima preferita dei suoi scherzi e delle sue beffe, ma durante l'estate tra il quinto e il sesto anno scolastico, era andato dalla riccia, nella sua casa babbana.
Voleva delle ripetizioni di alcune materie in cui Hermione - naturalmente - eccelleva.Aveva messo da parte i rancori per la bella mezzosangue ed erano pure diventati amici.
Erano entrambi contenti, si piacevano.
«Signorina Granger, potrebbe trasfigurare la sua tazzina da caffè in un topo? Metà della classe lo ha già fatto!» La professoressa McGranitt richiamò Hermione.
Le guance della riccia si tinsero di rosso per l'imbarazzo e subito si affrettò a fare come richiesto dall'insegnante.
Era la prima volta che un professore la richiamava e non per elogiarla.
In pochi secondi la tazzina bianca si trasformò in un buffo topolino dalla coda rosa.
Era talmente presa dai suoi pensieri che non si accorse neanche che qualcuno era passato e le aveva messo sul banco in legno scuro una tazzina.
Draco le faceva questo strano effetto, era sempre nei suoi pensieri. Sempre.
Il suono della campanella arrivò come un dono dal cielo e la riccia si affrettò a correre fuori dalla classe.
Corse verso il giardino della scuola, lei e Draco si trovavano sempre lì e quasi mai si davano appuntamento. Sapevano che quando uno dei due diceva "ci vediamo dopo" semplicemente dovevano andare nel giardino del grande castello di Hogwarts.
Infatti, Draco era seduto sotto il salice piangente, l'albero che più preferivano di tutto il giardino.
Si accomodò vicino a lui, stirandosi leggermente la gonna della divisa scolastica.
«Ciao Draco.» Lo salutò sorridendo, lui rispose con un cenno della testa e continuò a guardare il lago davanti a loro.
Quel giorno la grande distesa d'acqua era piatta.
«Prima cosa volevi dirmi?» Domandò Hermione visto che lui non aveva intenzione di parlare.
Il ragazzo sembrò pensarci su per qualche secondo e poi domandò: «Stasera vieni a vedere le stelle con me?».
Draco era serio, guardava Hermione con un'espressione indecifrabile sul volto ma intanto stava morendo dentro.
Amava la coraggiosa Grifondoro con tutto sé stesso e non vedeva l'ora di dirglielo.
Pensò che guardare le stelle nella torre di Astronomia fosse il momento più adatto e romantico.
«Va bene, Draco.» Sorrise lei. «Dove ci troviamo?»
Il cuore del ragazzo tremava di gioia e pensò che non ci fosse cosa più bella di Hermione sorridente.
Il sorriso della ragazza sarebbe riuscito a scogliere la neve, e il cuore di ghiaccio del ragazzo biondo davanti a lei.
«Nella torre di Astronomia.» Fece il sorriso sghembo che faceva impazzire la ragazza dei capelli ricci.
+
Hermione finì di spazzolarsi i lunghi capelli mori. Voleva essere perfetta per l'appuntamento con Draco. Se appuntamento si poté definire.
Controllò che il vestitino a fiori fosse a posto e prima di uscire dalla camera che condivideva con Ginny Weasley, si spruzzò un po' di profumo. Quello che le piaceva tanto, le era stato regalato per Natale dell'anno prima da sua madre.
«Ginny, io esco. Non aspettarmi alzata.» Rimproverò scherzosamente l'amica dai lunghi capelli rossi.
La piccola Weasley annuì e poi sprofondò nel suo letto a baldacchino.
Si mise sotto le morbide coperte e osservò Hermione uscire dalla piccola stanza, chiudendosi la porta alle spalle con un leggero tonfo.
Quando Hermione fu finalmente nel corridoio, sospirò contenta.
Con l'aiuto della mappa del Malandrino che ormai conosceva a memoria e, passando per un paio di scorciatoie, raggiunse in fretta la torre di Astronomia senza essere beccata da Gazza.
Salì le scale con il cuore che le batteva forte e aveva quasi paura che potesse uscirle dalla cassa toracica.
Aspettava da mesi, ormai, che Draco la invitasse ad uscire con lui e sperava che quella serata si trasformasse in qualcosa di più che del semplice tempo passato con un amico.
Quando giunse in cima alla torre, le scoppiò il cuore: Draco era bellissimo.
La luce soffusa gli illuminava il viso giovane e bello.
La pelle pallida scintillava sotto la luce flebile ed i capelli erano tirati di lato con il gel.
Indossava un paio di jeans stretti e neri e il busto era fasciato da una camicia bianca a maniche corte.
Era elegante e casual allo stesso tempo, solo lui poteva essere così perfetto in ogni abito che indossava.
«Hermione.» Sussurrò Draco con gli occhi di ghiaccio che gli scintillavano. «Sei bellissima.»
Le prese una mano e la baciò.
Le sue labbra morbide entrarono in contatto con la pelle setosa dalla ragazza.
Hermione arrossì ammaliata dei gesti cavallereschi del biondino.
«Stasera c'è la luna piena!» Sussurrò lei entusiasta ed eccitata allo stesso tempo.
Si sedettero davanti ad una delle finestre ad arco e tra loro calò il silenzio.
Entrambi erano troppo impegnati ad osservare le stelle che scintillavano nel cielo scuro come la pece.
«Hermione.» Sussurrò Draco dopo qualche minuto, rompendo il silenzio creatosi tra loro.
«Sì?» Rispose lei con voce tremante.
«È imbarazzante da dire ma io...» Si fermò un attimo, cercando le parole giuste da dire.
«Tu mi piaci molto, sono innamorato di te.» Disse il ragazzo dopo qualche minuto di silenzio.
«Draco...» Hermione riuscì a dire solo questo e poi si trovò le labbra del biondo sulle sue.
La ragazza rimase senza fiato.
Era contenta, Draco era innamorato di lei.
E lei ricambiava pianamente.
Ricambiò il bacio con passione.
Le piccole mani della ragazza si fecero strada verso i capelli del ragazzo che strinse la presa su i suoi morbidi fianchi.
«Ti amo Draco.» Disse Hermione staccandosi un'attimo dalle labbra del biondo.
Ripresero fiato.
«Ti amo Hermione.» Rispose Draco.
Continuarono a baciarsi sotto le stelle per il resto della serata.
FINE.
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Kiss Me Under The Stars ⇝ Dramione
Fanfiction[one shot Dramione] © diritti riservati ad @aliss19 copertina fatta da me.