Prologo

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“Un segno indelebile rimane per tutta la vita”

6 anni fa

Tornai da scuola a piedi e quando entrai in casa non c'era nessuno,solo mio padre costantemente ubriaco stravaccato sulla poltrona.
<<Ciao papà…>>Dissi sussurrando per la paura.
Non mi rispose e perciò decisi di andare in cameretta per poter fare i compiti.

Passò una mezz'oretta e finì i compiti,sistemai la camera e sentii il mio stomaco brontolare perciò decisi di andare a prepararmi qualcosa da mangiare.
Andai in cucina e preparai un toast alla nutella.
Buonissimo.
Però non c'era ancora traccia dei miei fratelli e perciò decisi di chiamare Andrew.
Presi il telefono e lo chiamai,squillò per un pò ma finalmente rispose.
<<Dove siete?C'è papà ubriaco>>
<<Siamo con degli amici,fra 10 minuti torniamo,tu però sta tranquilla sta in camera tua e non rivolgerli la parola>>
<<Va bene…>>Riattaccai.

Finì il mio toast e pulì i piatti,ad un certo punto però sentì dei passi.
Mio padre.
<<Summer..>>Dice sbronzo.
Lo guardai di sbieco e non proferì parola.
Si avvicinò e incominciò a toccarmi.
Mi irrigidii subito e mi allontanai spaventata.
Lo guardai con gli occhi del terrore.
<<Sai mi ricordi tanto tua madre>>Sorrise in modo maniacale.
Mi allontanai sempre di più.
Si avvicinò e mi bloccò nel muro ed Incominciò a toccarmi,ancora.
Riuscì a spostarmi di nuovo e mi allontanai da lui.
Serrò la mascella e prese un coltello.
Avevo paura.
Troppa.
Stavo per scoppiare a piangere ma mi limitai.
In un colpo volle colpirmi,ma riuscì a spostarmi.
<<Sei perfettamente…uguale a tua madre,una vera puttana>>Dice digrignando i denti.
Ero terrorizzata e tremavo.
Guardai la porta d'entrata sperando il più prima possibile che i miei fratelli arrivassero.
Mi prese dal collo e mi scaraventò a terra.
<<Papà lasciami>>Singhiozzai impaurita.
Mise una mano sulla mia bocca e con l'altra teneva il coltello ben saldo e lo portò dietro la mia schiena dove mi fece un taglio profondo lungo tutta la mia schiena.
Sentii un dolore atroce.
Tremavo.
Singhiozzavo.
Avevo il terrore.
Ad un certo punto sentì sbattere la porta d'ingresso.
Erano Andrew e Aaron.
<<SUMMER,MERDA>>Disse mio fratello Aaron.
Andrew si scaraventò subito su mio padre picchiandolo a morte.
<<Razza di maniaco e criminale,avvicinati a Summer,toccala o rivolgigli solo la parola è ti uccido con le mie stesse mani,capito?!>>Sbraitò e lo prese dalla maglia facendolo uscire di casa.
Nel mentre Aaron mi portò in camera dove vide la mia ferita e Incominciò a disinfettarla.
Mi diede un abbraccio di conforto e piansi.
Tremavo dal terrore.
Guardavo tutto ciò che mi circondava con terrore.
<<Summer…>>Mi accarezzò il viso e mi asciugò le lacrime.
Nel mentre ci raggiunse Andrew e si sedette di fianco a me e guardò la ferita.
<<Merda>>
<<Che succede?>>Chiese Aaron.
<<Portiamola in ospedale,è un taglio troppo profondo>>
Io con il capo dissi di no.
Non riuscivo a parlare.
Avevo bisogno di loro.
Solo di loro.
Non volevo stare in un cazzo di ospedale.
<<Devi andare Summy…>>
Dissi ancora di no con gli occhi lucidi.
<<Rimarremo con te,non ti lasceremo sola>>Disse Aaron avvicinandosi e mi abbracciò insieme ad Andrew.

Mi convinsi e Andrew mi portò in braccio ed andammo in ospedale a piedi visto che non avevamo una macchina.
Aaron ci seguì con il suo skateboard.
Io sono viva solo grazie a loro.
Loro sono il mio tutto.

Arrivammo in ospedale dove dei dottori mi portarono in sala d'urgenza.
Iniziai a tremare sempre di più.
Mi strinsi al collo di mio fratello.
<<Non lasciatemi…>>Riuscì a dire solo questo prima che i dottori mi portassero in stanza.
<<Mai>>Dissero i miei fratelli.

Dopo aver passato mezz'ora in stanza finalmente potei rivedere i miei fratelli.
<<Abbiamo medicato la ferita e l'abbiamo fasciata,può ritornare a casa ma deve stare in assoluto riposo o la ferita si aprirà>>Disse un'infermiera rivolgendosi ai miei fratelli.
<<Grazie mille>>

Uscimmo dall'ospedale ed Aaron aveva chiamato un taxi per riportarci a casa.
In pochi minuti arrivammo ed entrammo in casa dove i miei fratelli mi fecero distendere sul letto.
<<Come ti senti?>>Chiese mio fratello maggiore.
<<Male…impaurita…>>Risposi.
<<Mi…ha detto che sono uguale alla mamma…una puttana>>Dissi con le lacrime agli occhi.
<<Figlio di puttana>>Sentì dire da mio fratello Aaron.
Si sdraiarono entrambi ai lati del letto e mi abbracciarono.
<<Vi voglio bene…>>
Balbettai e poco dopo ci addormentammo tutti e tre.

1 anno dopo da quell'episodio

La sveglia che tenevo sulla scrivania suonò ed il risveglio del caffè che proveniva dalla cucina mi fece svegliare.
Mi stiracchiai sul letto e poi decisi di alzarmi,anche se non volevo.
Sistemai camera mia e andai in cucina per fare colazione.
Avevo solo due scelte:
il latte scaduto dell'era dell'estensione dei dinosauri oppure la torta di mia zia Melody.
Scelsi la seconda e ne lasciai due fette per i miei fratelli che ovviamente gli sorpresi a farsi due canne.
Che novità.
<<Incominciate già alle nove di domenica mattina?>>Dissi sarcastica.
<<Tu Incominci a scassare la minchia già dalle 9 del
mattino?>>Sorrise Andrew ironicamente.
<<Si>>Sorrisi sorprendendolo.
<<Che caratterino la mia sorellina>>Si alzò e mi scompigliò i capelli come se già non gli avessi scompigliati.
<<Fanculo>>Rido.

Andai in bagno per darmi una sistemata.
Lavai il viso e mi spogliai rimanendo in intimo e presi I miei vestiti.
Mi guardai per un attimo allo specchio e vidi la cicatrice che si formò dopo quella scena avvenuta 1 anno fa e di cui non volevo ricordarmi.
Respirai affannosamente quando la vidi e mi misi all'istante la maglia.
Sorrisi allo specchio.
Era un sorriso forzato.
Solo per far vedere a tutti che stavo bene,ma non era affatto così.

Sapete l'unica cosa di buono che mi ha insegnato,Joseph Miller,quella specie di padre?
Ad usare la pistola.
Si,è una cosa illegale ma in questa parte dove vivo io,nel South Los Angeles,serve a proteggersi,da persone come lui.

Spazio autrice:
Ciao a tuttiii!!!
Questo è il prologo,in questa settimana o nella prossima pubblicherò il primo capitolo.
Spero vi piaccia🖤🥀
A presto!!🖤




𝐅𝐨𝐫𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐎𝐧𝐜𝐞 𝐀𝐠𝐚𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora