Kiss

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POV.BRIGA

Emma è tornata,sollecitata dalle insistenti chiamate della direzione di Amici. Maria le ha fatto una sfuriata in sala prove di almeno mezz'ora,mentre io e Klaudia ascoltavamo un pò di musica per evitare di sentire le urla delle due donne. Ormai sono le undici, Maria e Emma sono dentro da tre ore. Mi sto leggermente preoccupando per quello che può star succedendo là dentro. Mi alzo dal divano stiracchiadandomi leggermente,sentendo immediatamente il fastidioso rumore delle ossa che scricchiolano. Effettivamente è quasi un'ora che sono nella stessa posizione,infatti ho tutti i muscoli intorpiditi e quasi rischio di cadere per terra quando provo a fare un passo. Dopo alcuni minuti in cui ho riacquistato la sensibilità ai piedi vado verso la saletta prove per vedere con i miei occhi cosa diamine sta succedendo. Passo davanti alla camera di Klaudia e vedo che sta dormendo,così chiudo dolcemente la porta per evitare che qualche rumore la disturbi. Ha il sonno molto leggero e sarebbe capace di sentire cadere uno spillo e svegliarsi. Arrivato davanti all'ormai conosciuta porta busso leggermente. Non sentendo nessun rumore provenire dall'interno della stanza scelgo di entrare lo stesso,anche se non mi è stato dato il permesso. Hanno litigato per mezz'ora e poi si è fatto tutto tranquillo. Ma né io né la ballerina avevamo adocchiato qualcuno uscire da quella stanza. Apro piano la porta e la scena che mi si presenta davanti mi fa sbarrare gli occhi: Emma è accovacciata contro una parete,con la testa tra le ginocchia mentre sighiozza senza cercare di trattenersi,mentre di Maria non c'è nemmeno l'ombra. Mi guardo in giro per constatare l'effettiva assenza della presentatrice,poi mi avvicino cautamente alla Brown. Lei non sembra nemmeno accorgersi della mia presenza finchè non mi inginocchio davanti a lei. E anche da quella posizione la sovrasto comunque. Piego leggermente il busto cercando di scorgere il suo viso attraverso le sua braccia,che tiene serrate attorno alla testa e sopra le sue gambe,ma lei si chiude ancora di più in se stessa. Gli accarezzo leggermente una spalla e la sento rabbrividire. Allora è questo l'effetto che le faccio? Fabio riesce a farla tremare con un semplice tocco? Non credo proprio. Alza il viso e vedo subito la sua espressione stravolta. Maria deve esserci andata giù davvero pesante. Non faccio nemmeno domande. I suoi occhi gonfi e rossi,i capelli tutti spettinati,i leggeri tremolii e i respiri più pesanti di altri che le attraversano il corpo,mi danno la risposta a tutte le domande che mi stavo facendo a me stesso. La guardo. È sempre bellissima,anche dopo un pianto che probabilmente dura da ore. E una delle cose che mi fa star male è il fatto che lei è qui da chissà quanto mentre io ero spaparanzato sul divano aspettando che le due finissero di litigare. Se venivo prima magari potevo consolare Emma per più tempo invece che solo all'ultimo momento. A lei nonostante tutto non sembra importare perchè scioglie quella barriera che si era creata con il suo stesso corpo e mi stringe a se. E io che posso fare, se non ricambiare l'abbraccio per provare a farla stare meglio. Appoggia la sua testa nell'incavo del mio collo e mille scariche elettriche mi attraversano dappertutto. Ma per una volta lascio perdere i miei sentimenti e cerco di infondergli più sicurezza possibile. Dopo minuti interminabili che sembrano aver preso le sembianze di ore,ci sediamo uno davanti all'altro,mentre la prima domanda mi sorge spontanea:

«Sergè,che è successo qua dentro?» Le domando cercando di essere delicato e prendendo la sua mano destra tra le mie. Lei se la lascia stringere senza ritirarla ma intensificando la presa:

«M-maria» inizia con voce rotta «ha minacciato di togliermi il posto di coach...» si passa una mano tra i capelli e cerca di dargli almeno un pò di ordine ma poi ci rinuncia e continua:

«Mi ha chiaramente detto che se non riprendo il lavoro arretrato e metto su una finale decente entro un paio di giorni per potergliela mostrare prima del programma passa il mio posto alla Bertè,che di sicuro farebbe di tutto per farti perdere.»

Annuisco,scosso. Davvero mi toglierebbero la mia amata Emma per mettermi nelle mani di quel botulino vivente? Ma non scherziamo va.

Prendo ad accarezzarle i capelli e la guardo dritto negli occhi:

«Non succederà,e sai perchè?» Le domando,accennando un lieve sorriso.

Scuote la testa e io le bacio la mano che fino a un momento prima stringevo tra le mie:

«Perchè io ci tengo a te e non permetterò a nessuno di separarci. Tu sei il mio fiore in mezzo al cemento ma io sono in martello che spaccherà quella pietra che ti tiene imprigionata.»

Le sussurro a pochi centimetri da viso. Ma lei si scosta così io mi allontano di nuovo,tenendo le distanze che lei ha stabilito. Finisco con un distaccato:

«Io e Klaudia ce la faremo.» Sto per alzarmi e andarmene quando la sua mano stringe il mio polso e i suoi occhi si incatenano ai miei:

«Grazie.» Mi sussurra prima di poggiare delicatamente le sue labbra sulle mie.

Adesso amamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora