L'𝗮𝘁𝗲𝗶𝘀𝗺𝗼 non è una religione: se nessuno subisse un indottrinamento religioso (una violenza psicologica costante e continuativa), tutti avremmo un cervello capace di distinguere ciò che è reale da ciò che è inventato; sono gli uomini a immaginare dio a propria somiglianza: ecco perché di "dio" ne esistono di svariati, decaduti e ancora in voga, tutti differenti, ma tutti ridicoli allo stesso modo, come le persone che li inventano e li invocano.
L'ateismo è ciò che ti rende libero dal dogma e dal fanatismo.
Non esistono prove, evidenze scientifiche, né di un dio immanente, né trascendente, né antropomorfo, né teriomorfo.
Non esistono evidenze di una vita che non finisca con la morte, né prove dell'esistenza dell'anima, di un aldilà dopo la morte: dio non esiste.
Se devo credere a qualcosa ("fede"), vuol dire che quella questione, oggettivamente, non è vera.
Anche se ripetuta continuamente, una menzogna, una superstizione, restano sempre una menzogna, una superstizione.
L'agnostico è definibile come colui che, posto davanti ad un test a crocette, segna tutte le risposte: una persona che dice "si" a tutti, per non contrariare nessuno - e questa non è affatto una posizione scientifica, ma morale: anche lui è un credente, della specie "ipocrita".
Chiunque dica di conoscere l'intenzione di dio, non dimostra l'esistenza di dio, ma palesa soltanto il suo ego di pallone gonfiato.
DIO NON ESISTE.