You are my smile||Chanbaek

Capitolo 3

Mi svegliai con la testa rivolta verso il comodino dove c'era la sveglia. Guardai l'ora, erano le 19.40 ero letteralmemte in ritardo. Per arrivare al Parco di divertimenti ci avrei messo 10 minuti circa. Dovevo lavarmi e vestirmi. Quanto ci avrei messo? 5 minuti per farmi la doccia? Corsi in bagno con roba a caso per vestirmi. Ci misi pochissimo tempo, ma il risultato della fretta fu quello di uscire  dalla doccia con due calzini di colore diverso, con dei pantaloni a righe nere e bianche, una maglia gialla con una stampa di un numero e delle Vans nere. Mi tolsi le scarpe per mettermi delle calze decenti ed evitare di fare brutta figura davanti alla gente mettendomi una calza a cuori e l'altra con Babbo Natale disegnato sopra.

Presi il cellulare e uscii di casa. Arrivai al Luna Park alle 20 esatte. Per me fu un record, manco Bolt corre così velocemente!

Vidi un gruppo di 11 ragazzi davanti a me, vidi il mio amico Jongdae sventolarmi la mano. Così mi avvicinai corricchiando verso il gruppetto e lì vidi un ragazzo a me sconosciuto. Aveva il viso delicato, le dita lunghe e fini come dei bastoncini, gli occhi perfettamente marroni color castano scuro d'altronde come ogni orientale, però i suoi erano diversi dagli altri, mi piacevano, le sue labbra erano sottili e delicate proprio come il suo viso. Sembrava un bambino, ma anche se non lo conoscevo, mi stava iniziando a piacere.

Salutai tutti con un inchino e un sorriso caldo e piacevole, loro fecero lo stesso e il ragazzo a me sconosciuto venne a presentarsi.

-Ciao, sono Byun Baekhyun. Piacere di conoscerti-

-Ciao, Byun Baekhyun. Io sono Park Chanyeol- feci un inchino in modo che potesse sorridere o fare qualunque altra cosa che potesse scaldami il cuore. E infatti mi strinse la mano, per poi tornare indietro nel posto in cui era prima.

Poi mi guardò dall'alto verso il basso e mi disse:

-Sai di avere la maglia al contrario?- Mi guardai la maglia, e infatti era al contrario. Ero imbarazzato a potenza N. Risero tutti tranne me e quel piccoletto,e lui sicuramente per consolarmi mi disse:

-Non preoccuparti, una volta mi è capitato di andare a scuola con le scarpe al contrario, tutti risero di me quel giorno, ma sinceramente non mi fregò più di tanto dell'accaduto.- Si grattò la nuca e tutti ci mettemmo a ridere. Poi mi avvicinai a lui quando tutti erano pronti per andare verso le giostre, e gli sussurrai un leggero 'Grazie', tanto da far venire i brividi sulla pelle sia a me, che a lui.

------

SPAZIO ME:

Okay, come ho aggiornato mi sono dimenticata di mettere lo 'spazio me'. In ogni caso, amatemi, ho aggiornato. Non so quando posterò il prossimo capitolo, ma cercherò di farlo presto.

Alla prossimaaaa