La scorsa estate una turista come tante organizzò un bellissimo viaggio in crociera. Tra le varie tappe la sosta a Chania, nell'isola di Creta, fu forse la più bella. Era una giornata assolata, tipicamente mediterranea, tutta d'oro e di azzurro. La donna si addentró tra i vicoletti della città alla scoperta delle sue bellezze e dei suoi colori. Era piacevolmente colpita dall'atmosfera serena che il luogo, con la sua musica, i suoi profumi e le sue vetrine riusciva a trasmetterle. Ma più d'ogni altra cosa, rimase attratta dalla vetrina di un negozio dove spiccavano in diverse file variopinte delle graziosissime bamboline dipinte a mano. Entrò e le osservò meglio. Erano una più carina dell'altra, tutte diverse... Chi con la chioma racchiusa in uno chignon, chi coi capelli sciolti, bionde, brune, con i volti dolci e sorridenti, ognuna con in mano un dono. Una signora le si avvicinò. Sentì che la turista parlava in italiano con una lieve inflessione siciliana. Esultò felice. Anche lei proveniva dalla stessa Isola, ma le spiegò che da quando si era messa in pensione si era trasferita a Creta. "Sempre un'isola è, ma questa è più tranquilla" disse facendole un occhiolino. "Certo, mi mancano i miei posti, perciò credo proprio che tornerò a Trapani prima che l'estate finisca". La signora era un fiume di parole in piena. Aveva finalmente trovato qualcuno con cui poteva esprimersi nella sua lingua natale, ma la turista era di passaggio e non poteva trattenersi a lungo. Così, accorgendosi della sua fretta, la signora la congedò non senza spiegarle prima che quelle bamboline in vetrina erano fatte con la zucca, da sempre considerata in quel luogo come portafortuna. Il racconto fece apprezzare ancora di più l'oggetto alla turista che perciò decise di acquistarne una. La scelta tuttavia non fu semplice. Avrebbe voluto portarsele tutte a casa, ma poteva comprarne solo una. Andò ad esclusione. Gli occhi le caddero su due soggetti. Una bambolina con una lunga coda scura che le pendeva di lato su una spalla, aveva un vestitino verde chiaro con dei fiori e una candida margherita tra le mani. Un'altra bambolina invece aveva i capelli neri legati in un "tuppo", due occhioni grandi come due specchi e una boccuccia rossa a forma di cuore, portava un vestito bianco con delle leggere fantasie di fiori e cuori, tra le mani porgeva un cuoricino. La turista chiuse gli occhi e andò a caso. La mano si indirizzò su di quest'ultima. La bambolina così, dopo un lungo viaggio in mare, entrò a far parte di una nuova casa. Prese posto con delicatezza e discrezione tra gli oggetti della donna che, non più turista, rievocava la bellezza di quel giorno a Creta ogni volta che la guardava.
E fu così che trascorsero diversi mesi da quel viaggio a Chania. La vita e i suoi strani giri indirizzarono la rotta di un'altra nave in quel luogo. Il marito della donna, spesso in navigazione per motivi di lavoro, fece tappa proprio li. Al telefono chiese alla moglie se desiderasse qualcosa...Un ricordino, un souvenir... Lei ripensò alla bambolina dal vestito verde. Ricordò perfettamente il luogo. Lo cercò su Google Maps e gli fornì tutte le necessarie indicazioni per ritrovarla. Lui le mando una foto. Eccola lì, era ancora in vetrina. Sembrava stesse aspettando. Entrò così in negozio e la acquistò per fare felice la sua "bambina".
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La storia della bambolina di Chania
Short StoryNella vetrina di una città greca una turista trova delle splendide bamboline di zucca, ma ne acquista solo una come ricordo di quel viaggio. Dopo un po' di tempo ripenserà a quel negozio...