And what if..

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"Allora?" esclamò JJ, srotolando lentamente il malloppo di stoffa bianca che reggeva tra le mani davanti agli occhi degli altri, fuori dalle mura di Agapenta.

Sorrisi, sapevo cosa nascondeva quel mucchio di pezze.

"Che ci facciamo ancora qui? Muovete il culo e andiamo a salvare Pouglandia!" e mentre pronunciava queste ultime parole lasciò cadere gli stracci e mosse le braccia verso il suo capo, nel gesto di poggiarvi qualcosa sulla sommità, quasi a mo' di un vero e proprio sovrano.

Osservai i volti dei ragazzi davanti a me: il viso sofferente di Cleo, tra le braccia di Pope, che cercava di far pressione nel punto in cui la sua spalla era stata ferita da un proiettile; John B che affiancava Sarah, seduta su una liscia roccia nell'intento di riprendere fiato; Rafe che, come tutti, interamente ricoperto di sabbia, osservava la scena da poco più lontano.

In un attimo, tutti si voltarono con occhi increduli a guardare la preziosa reliquia che brillava sotto i caldi raggi solari, dopo la bufera.

"È quello che penso?" esclamò John B, avvicinandosi confuso al suo migliore amico.

"Ho attraversato una città intera, messo fuori gioco dei mercenari, scalato una cazzo di torre e pensavi che me ne andassi di qui a mani vuote?" rispose ridendo il biondino.

Immediatamente John B gli si avventò addosso e lo avvolse tra le braccia, seguito dagli altri; eccetto Rafe, che tuttavia si era avvicinato e faticava a nascondere un mezzo sorrisetto vittorioso.

Osservavo la scena come un'ebete, altrettanto incredula di aver finalmente trovato la corona e, ancora una volta, di avercela fatta, tutti insieme.

Le urla di gioia si dispersero nell'aria e una lacrima attraversò il mio viso, mossa dalle sensazioni contrastanti che facevano la guerra dentro di me. Questa volta l'avevamo rischiata grossa, e la consapevolezza che avremmo potuto perdere qualcuno mi colpì in maniera fulminea. Cercai di scacciare l'angoscia: eravamo vivi. Stremati, malconci, feriti ma vivi.

"Hey Kie!" mi sentì chiamare. "È meglio che ti prepari a raccontare ogni dettaglio della mia epica arrampicata mentre torniamo a casa!" urlò JJ e io non potetti fare altro che scoppiare a ridere e unirmi ai festeggiamenti.
———
Più tardi, dopo esserci furtivamente intrufolati in una nave mercantile, eravamo in viaggio verso le Outer Banks.

Mi sdraiai sopra un container, con gli occhi rivolti al cielo. Subito al mio fianco sentì la presenza di un'altra figura, che si stese a sua volta accanto a me. Voltai lo sguardo e subito riconobbi i ribelli ciuffi biondi di JJ.

Dopo alcuni attimi passati ad osservarci silenziosamente, distolsi lo sguardo e ammirai il cielo limpido. Sarebbe stata una notte serena, nessuna nuvola grigia all'orizzonte, almeno fino al giorno dopo.

"Non ti ho ancora detto il mio desiderio" sussurrò. Scoppiai in un risolino, con gli occhi ancora fissi verso l'alto.

"Pensavo che il furgone, dopo Pouglandia, fosse l'obiettivo da conquistare" mi voltai nuovamente verso di lui, che mi sorrise flebilmente.

Si issò con il busto, in modo da potermi guardare dall'alto.

"Il mio desiderio si è già avverato, ed è proprio qui, davanti ai miei occhi."

Mi sedetti al suo fianco e con il palmo della mano gli sfiorai la guancia. Sembrava quasi surreale averlo al mio fianco dopo l'innumerevole quantità di volte in cui avevo rischiato di perderlo per sempre. Afferrò la mia mano nella sua e se la portò alle labbra, posandoci un leggero bacio.

"Mi dispiace" disse, intrecciando le nostre dita.

"Jayj non devi scusarti di n-"

"Eri tra le braccia di Groff e io avrei.." strinse i denti. "Avrei potuto farti del male se avessi sbagliato mira anche di un singolo millimetro..".

One shot || OBXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora