Tutto per una mela!

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Salve, oggi vi racconto uno dei miti più comici della storia delle divinità greche.

Ah, il mito del pomo della discordia. Una storia di vanità, vendette e pessime decisioni, il tutto iniziato da un frutto! Sì, avete capito bene: un'intera guerra devastante, durata dieci anni, è scoppiata per una mela. Se questo non è l’esempio perfetto di come gli dèi sappiano complicarsi la vita, non so cos’altro lo sia.

Ma partiamo dall’inizio. Eris, la dea della discordia – il cui nome, tra parentesi, grida "dramma" – non viene invitata al matrimonio di Peleo e Teti. Già, perché chi vorrebbe avere una che fa litigare tutti alla propria festa? Ovviamente, lei non la prende bene. Anzi, decide di vendicarsi nel modo più subdolo possibile: si presenta comunque e lascia sul tavolo un pomo d’oro con la scritta “Alla più bella”. Una frase innocua, dite? Oh, no. Quella mela è una bomba pronta a esplodere.

Ed ecco che arrivano le tre principali protagoniste del disastro: Era, Atena e Afrodite. Tre dee potenti e superbe che, appena vedono il pomo, iniziano a litigare. “È mio!” dice Era, convinta che il suo ruolo di regina degli dèi le dia automaticamente il diritto alla mela. “No, no, è mio!” ribatte Atena, perché, ehi, chi può essere più bella di una dea della saggezza con un elmo scintillante? Io ovviamente, sono la narratrice più gnocca. E poi c’è Afrodite, che praticamente vive per essere la più bella, quindi ovviamente il pomo deve essere suo. Sogna, amo...

Zeus, che già sa dove sta andando a parare questa storia, decide di non immischiarsi. Per una volta, fa una scelta intelligente: passa la patata bollente – o meglio, la mela bollente – a un mortale, Paride. È lui che dovrà scegliere la più bella. E ora ditemi: chi mai penserebbe che un "povero" mortale possa prendere una decisione che metta d’accordo tre divinità? Paride è anche mezzo scemo quindi immaginate il disastro...

E qui viene il bello. Ogni dea, nel suo stile unico, tenta di corrompere Paride. Era gli promette il potere assoluto, Atena gli offre vittorie in guerra e saggezza eterna, e Afrodite... beh, lei gioca sporco. Gli promette l’amore della donna più bella del mondo, Elena. Senza però chiedere alla tipa... Il consenso sempre prima di tutto.
E Paride, che evidentemente pensa con il cuore – o forse con altro dovrei dire e ci siamo capiti – dà il pomo ad Afrodite. Scelta fatta. Pace fatta? Ahahah, no.

Perché c’è un piccolo problema: Elena è già sposata. Con Menelao, re di Sparta e non sa chi sia quel povero disgraziato di Paride. Quando Paride, che usa il suo unico neurone e lo usa anche male, rapisce Elena, si scatena l’inferno. Menelao raduna un esercito, e bum, guerra di Troia. Tutto questo perché tre dee non potevano accettare che non sempre si può essere la più bella, perché diciamoci la verita la più bella sono io.

Io comunque mi immagino Eris, seduta su una nuvola, a ridere e mangiare popcorn mentre gli dèi e i mortali si massacrano per colpa sua. Perché il vero genio di questa storia è lei: un semplice pomo d’oro e ha mandato tutti in tilt. Se non è talento, questo, non so cos’altro possa esserlo.
Eris ti si ama!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 15, 2024 ⏰

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