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MIKA POV
"TOC TOC"
<<Apri Mika>> penso sia Liam, Matias sarà arrabbiatissimo con me e Michael lasciamo stare.
<<No, Liam lasciami stare>>
Non sento arrivare nessuna risposta così mi rannicchio sul letto, il cellulare squilla ma non sono intenta a rispondere, penserò a tutto domani.
Uno scricchiolio che arriva dalla porta del bagno interrompe i miei pensieri e a varcare quella porta è Michael.
<<La prossima volta ricordati di chiudere anche questa fottuta porta>> come risposta mi rigiro nel letto dandogli le spalle.
<<Io mi chiedo il perché, Matias ti ha anche avvertito, sei un ragazzina stupida>>
<<Smettila di chiamarmi ragazzina>> rispondo.
<E perché dovrei? Lo sei, sei girata di spalle mentre io ti parlo, sei immatura>> mi giro e mi siedo sul bordo del letto.
<<Io sarei immatura? O voi che state a fare le lotte tra clan>> dico ridendo.
<<Bambina, mi sembra che Matias ti abbia spiegato le cose e se non le comprendi trova una soluzione e vattene, stai causando solo problemi>> lo odio, è così maleducato.
<<Non me ne vado>> rispondo fronteggiandolo.
<<E ora vai via da camera mia>>
Michael di risposta si gira e se ne va.
Lo odio, è un maleducato, che pensa di aver potere su tutti e tutto, lo ignorerò.
<<Cosa vuoi ancora?>> Michael è tornato a rompere.
<<Cè qui il tuo fidanzatino>> oh cazzo.
Apro la mia porta e corro giù, la visione appena arrivata è abbastanza strana, sono tutti attorno a lui e lo guardano perplessi, ma che diavolo?
<Ok, fatemi passare, sta con me>> prendo per mano Lorjan e lo porto in camera mia.
<<Regola numero uno!>> mi urla Michael.
Regola numero 1: "Non portare ragazzi a casa" traduzione: "non scoparci".
Una volta arrivati in camera, scoppio a piangere, non ho la minima idea di come dirgli quello che è successo, lui si alza dal mio letto e fa per abbracciarmi.
<<Non toccarmi, non devi>> gli urlo.
<<Cosa è successo Mika?>> mi guarda stranito, è già successa una scena così, per mia madre.
<<È per la mamma?>> mi chiede e di risposta nego con la testa.
<<E per cosa Mika, cazzo, parla!>> faccio due passi all'indietro, è già successo che lui impazzisse mi è arrivato uno schiaffo l'ultima volta, ma era arrabbiato.
<<Ho baciato un'altro>> sputo tra un singhiozzo e l'altro.
<<Cosa?>> si avvicina a me in modo minaccioso.
<<No Lorj, non ti avvicinare!>> urlo, lui mi prende per i polsi e me li stringe.
<<Lo sapevo che eri una poco di buono>> mi urla a un centimetro dalla bocca.
A quel punto la porta alle mie spalle si spalanca e Matias insieme a Michael prendono Lorjan.
<<Che cosa fai eh?>> urla Matias.
<<Prendi di forza la tua donna?>> continua, stritolandolo.
Michael con un sorriso da pazzo gli dice: <<Uomo di merda>> lo prende di forza e lo porta giù.
<<È finita Mika>> mi urla, a quel punto sento la porta di ingresso sbattere, se né andato.
Scoppio, piango come una matta, ad entrare dalla porta è Liam che mi prende in un'abbraccio.
<<È tutto finito Mika, ricominciamo da capo>> annuisco alle sue parole, ora posso ricominciare e chi mi fermerà più? A questo punto mi alzo, ringrazio di fretta Liam e corro in bagno.
<<Le lezioni quando iniziano?>> urlo, qualcuno mi risponderà.
<<Domani, si inizia di martedì>> mi risponde Michael entrando in bagno.
<<A pranzo faremo una specie di riunione, alle 13 scendi>> mi dice nel mentre prende il suo spazzolino e inizia a spazzolarsi i denti.
Mi sistemo e essendo ancora le 10 decido di andarmi a comprare le cose mancanti, d'altronde devo restare qua per 3 anni.
<<Qualcuno che mi porta allo store per casa più vicino?>> chiedo appena arrivo in sala, in cui sono tutti seduti su poltrone e divano.
<<Ti porto io dai>> mi dice Liam, poi si ferma a guardare un po' stranito.
<<Cosa c'è?>> chiedo.
<<Vieni così in giro?>> mi domanda, sono con il mio pigiama con gli orsetti rosa.
<<Si, che c'è di male?>> chiedo ironizzando, lui scoppia a ridere e insieme ci dirigiamo verso la sua macchina parcheggiata appena fuori e saliamo su.
<<Comunque mi permetto a dirti che il tuo fidanzatino era davvero brutto>> mi dice Liam.
<<Non è vero Liam dai>> gli rispondo ridendo.
<<Vaaaabe, come vuoi tu!>> ridiamo come dei matti, letteralmente per il nulla.
<<Cosa devi prendere di così importante?>>
<<Specchi, lenzuola e cose femminili, quella camera è cosi neutra, mi fa paura>> gli dico con una faccia spaventata.
<<Dai scendi che siamo arrivati>>
Salto giù dall'auto e corro all'entrata.
Pensavo di prendere uno specchio da trucco e uno per specchiarmi completamente, delle lenzuola sul rosa e qualche pianta finta, un tappeto e una poltrona decente da mettere davanti alla postazione trucco.
Mi dirigo prima di subito al reparto bagno, in tutto questo c'è Liam che mi sta dietro e la sua faccia dice tutto, vedo uno specchio enorme per il trucco con i led bianchi, perfetti per truccarsi.
<<Liam prendi quello>> Liam scocciato lo prende e lo mette nel carrello.
Successivamente vedo quello perfetto per le mie foto, e anche li Liam lo va a prendere.
<<Ora reparto letti>> mi sembra di parlare da sola, prendo le prime lenzuola rosa che vedo e insieme un tappeto peloso bianco latte.
<<Guarda quella poltrona>> mi indica con un dito Liam la poltrona dei miei sogni.
<<Prendiamola!>> urlo.
<<Comunque sono arrivato a una conclusione>> mi dice.
<<Che conclusione>> gli dico tutta esaltata.
<<Sei bipolare, stamattina stavi piangendo come una matta e ora sei qui a saltellare>> lo guardo seria per pochi secondi e poi scoppiamo a ridere.
<<Dai prendiamo la sedia>> di colpo smetto di ridere.
<<Vedi sei b-i-p-o-l-a-r-e>>
<<C'era bisogno di fare lo spelling?>> gli domando, alza gli occhi al cielo e mi prende la poltrona.
Guardo l'orologio e sono le 12, corriamo a pagare e andiamo a casa.
Una volta arrivati io e Liam scarichiamo le cose con delicatezza e una alla volta li portiamo all'entrata.
<<Bene ora ci sono due piani da fare>> mi dice Liam, il mio sguardo spaventato passa velocemente da lui alle scale di fronte a me.
<<Matt, Alex!>> urlo e i due corrono all'entrata.
<<Mi aiutate?>> chiedo facendo gli occhi dolci e come risposta ho due occhi alzati e una faccia che dice: "solo perché sei donna".
Ora ho tutto su in camera e inizio a montare tutto.
<<Mika scendi!>> sento un coro di voci arrivare da giù, guardo l'ora e cavolo sono le 13, lascio tutto quello che stavo facendo e corro giù.
Mi metto al mio posto e inizio a mangiare.
<<Michael dov'è?>> chiedo, mancava solo lui.
<<Sono qua, bambina, non ti preoccupare>> mi dice da dietro la schiena, non mi giro neanche, lo vorrei mandare a quel paese in cinese ma mi ha già difeso due volte e sono qua da due giorni.
Si siede di fronte a me e inizia a parlare.
<<Bene, prima di fare quel discorso a Mika>> oh merda.
<<Ti avviso che oggi sei a casa da sola e Hayley, mia sorella, che non so come hai conosciuto e non lo voglio sapere, verrà qua, noi siamo agli allenamenti, torneremo per le 19.30>> come risposta annuisco.
Com'è possibile che tra tutti vado a conoscere la sorella di Michael?
<<Matias la parola a te>> dice Michael a Matias, è arrivata l'ora della mia ramanzina.
<<Mika, parlo per me ma penso che per tutti sia così, non ci conosciamo ancora bene, ma mi sento in dovere di proteggerti, come una sorella, quindi ti prego e ti preghiamo di ascoltarci>> Matias è arrabbiatissimo ma si sta trattenendo e cerca di parlarmi con modo.
<<Scusatemi tutti, non pensavo sarebbe successo chissà che cosa e soprattutto non pensavo di capitare proprio nelle mani del capitano
di football>> mi scuso sinceramente, perché mi sono comportata come un'immatura.
<<Bambina accettiamo le tue scuse, ma devo aggiungere una cosa>> dice Michael.
<<Matias a parlato per tutti, ma io non mi sento in dovere di proteggerti, quindi se mai dovessi creare un'altro problema, spera che ci siamo tutti e non solo io>> che stronzo.

SPAZIO AUTRICE:
Che ne pensate?
Vedo già le prime visualizzazioni e i primi commenti, sono super contenta.
Accetto critiche per migliorare, quindi ditemi qualsiasi cosa, se volete capitoli più lunghi o se sono scritti male, dunque qualsiasi cosa.🫶🏻

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