Salve!
Mi chiamo Maria Antonietta, ho 16 anni e abito in un piccolo paesino in Campania.
Come tutti gli adolescenti anch'io ho i miei problemi, e per questo mi sono affidata a una psicologa. Passo la maggior parte del mio tempo in quella specie di ospedale(?) se così possiamo chiamarlo, tra gli sguardi disgustati di persone che mi considerano strana, diversa.
Ma io non ci faccio mai caso.
Ormai ci sono abituata.Quando non vado dalla psicologa passo il mio tempo chiusa nella mia camera ad ascoltare le mie canzoni preferite, quelle canzoni che mi riescono a tranquillizzare.
Quanto amo ascoltarle.
Passerei ore e ore con le cuffiette nelle orecchie. Lontana da tutta questa merda che mi circonda, lontana da questi esseri paragonabili a degli scimpanzé, lontana da questo universo parallelo che stranamente viene chiamato "mondo".Ah, un'altra cosa che amo fare nel tempo libero è disegnare. Esatto, adoro mettermi straiata a pancia in giù nell'erba e disegnare tutto quello che vedo o che immagino.
E proprio il disegno una delle mie più grandi particolarità che mi differenziano un pò dagli altri ragazzi della mia età.
Con il disegno riesco a realizzare mondi nuovi, dove magari riesco ad esprimermi, ad essere me stessa.Parlando un pò della mia vita sociale, non sono una ragazza che ama stare tra la gente. Della serie: odio le persone. Non riuscirei a stare più di due minuti in un posto chiuso con tante persone. Non ce la farei proprio. Immaginatevi la scena:
Una ragazza strana come me chiusa in una camera insieme a gente tutta uguale. Insomma, tra tante pecore bianche io sembrerei la pecora nera del gruppo.
Tralasciando questo, nel mio paese ho sempre frequentato persone che ora se ci penso è stato meglio perderle che trovarle. Ricordo che si trasferì sotto casa una ragazza, più grande di me, e quindi trascorrevo tutti i giorni insieme a lei, lasciando perdere la compagnia che avevo. Si chiamava Jessica. ERA la mia migliore amica. Poi però ritornò a Napoli, lasciandomi completamente sola, e costretta a ritornare nella mia vecchia comitiva, che intanto mi aveva lasciata fuori dal gruppo.
Finite le medie, mi sono distaccata da loro, e sono rimasta per tutta l'estate da sola, chiusa in casa senza uscire, se non per andare a fare la spesa con mamma.
Non vedevo l'ora che finissero questi tre mesi infernali così per iniziare una nuova vita alle superiori.
Perché diciamocelo, le superiori sono totalmente diverse dalle medie.
Incontri nuove persone, nuovi professori, ti fai nuovi amici, inizi a fare materie che negli anni precedenti ti erano sconosciute. E, soprattutto, puoi rifarti una vita.
Già. Adoravo 'sta cosa. Così decisi di cambiare. Volevo apparire forte e diciamo un pò bulletta(?) per non farmi mettere i piedi in testa dagli altri e per farmi rispettare.
Mi iscrissi all'Istituto alberghiero, anche se francamente avrei desiderato troppo andare al liceo artistico, ma per problemi personali ed economici non ho potuto.
E così iniziarono le superiori e, appena vidi questo nuovo mondo, decisi di chiudere nel cassetto la Maria Antonietta timida e riservata, e di dare spazio a una persona totalmente diversa da come sono io.
I primi giorni andarono come dovevano andare, conobbi tanti ragazzi e ragazze che subito divennero miei amici. Poi ci fu un giorno in cui, grazie a una persona, la mia vita cambiò. Non potrei mai dimenticare quel giorno. Era l'ora di diritto e ci avevano separati con i banchi, il motivo non me lo ricordo, forse facevamo troppo casino. Comunque, prima che suonasse la campanella, la prof. decise di fare degli spostamenti, fece mettere vicino a me una ragazza, si chiamava Sharon, era una ragazza bella, seria e intelligente. Tutto il mio contrario diciamo! Fatto sta che questa ragazza, non so come, ma fu la PRIMA ad entrarmi nel cuore. Con lei riuscivo a dire tutto perché sapevo che, anche se non ci conoscevamo da molto, lei era l'unica che non mi avrebbe giudicata. Con il tempo, poi, ci conoscemmo sempre di più. Passavamo la maggior parte del tempo a cazzeggiare, ma durante quei 10 miniti di studio, mettevamo la testa apposto e iniziavamo ad anticiparci i compiti per casa, così il pomeriggio eravamo libere di mandarci messaggi idioti su whatsapp. Ricordo che portavo sempre i Ringo a scuola, e quindi quando nessuno dei professori ci vedeva, ci abbuffavamo come porche ingrassando sempre più ma questi son dettagli!
Il tempo scorreva diciamo bene. Oddio. Non ero proprio "OGGI SONO LA RAGAZZA PIÙ FELICE DEL MONDO", però diciamo che stavo bene, e ogni mattina non vedevo l'ora di andare a scuola per passare un altro giorno a fare cazzate con i miei nuovi compagni di classe.Bella a tutti penso che ora conosciate un pò la mia vita di merda no vabbè apparte gli scherzi, è da molto che volevo iniziate a scrivere anch'io qui sopra, ma diciamo che il tempo non me lo ha permesso.
Poi oggi mentre stavo in panciolle(?) sul divano a leggere le tante storie, mi sono detta tra me e me "hei, potrei iniziare a scrivere anch'io qualcosa".
Questo è ancora il primo capitolo e poi sottolineo che a me non piace molto scrivere quindi se c'è qualche errore/orrore vi prego di perdonarmi detto questo spero vi piaccia.
Baci
-una ragazza felice.
