Quando la fede non va d'accordo con l'amore

Ogni scelta è una conseguenza

Eleonor, dopo aver deciso cosa fare della sua vita insieme a Salvador, esce di casa e si rende conto dell'enorme stupidaggine che ha commesso.
Corre al convento da Erik, ancora sconvolta.

Erik, turbato dal messaggio ricevuto, cerca di calmarla:
«Che succede, Ele? Perché piangi?»

Eleonor lo guarda con occhi pieni di lacrime:
«Ho baciato Salvador... sono diventata la sua ragazza e abbiamo deciso di scappare in Francia. Tutto questo... nel giro di nemmeno mezz'ora. Perché sono così debole?»

«Hai baciato Salvador?» chiede Erik incredulo.

«Cosa dovevo fare? Tu non sei mai deciso sulla tua vita! È bastato un messaggio per mandare tutto all'aria. Io ero disposta, e lo sono tuttora, a uscire allo scoperto. Anche se significherà cadere in basso... lo farei per te, Erik. Perché ti amo.»

Erik la fissa intensamente:
«Ma io sono sicuro di voler stare con te, Ele. Non volevo solo trascinarti nei miei casini. Ho fatto tante cazzate nella vita e, anche se questa ci porterà un mare di guai pubblici, non mi importa. Ehi... abbiamo iniziato, dobbiamo finire. Che ne dici?

Con Salvador ci penso io. Lui, se lo manipoli un po' – come hai fatto tu inconsapevolmente – diventa un tenerone. E Michael? È giusto che stia con Kristel. Lui l'ha sempre amata più di quanto l'amassi io. Ero solo troppo immaturo per capirlo.»

Eleonor sorride, tra le lacrime:
«Mandiamo tutto a puttane e stiamo insieme, Erik. Non mi importa nemmeno di quello che penseranno tutti.»

Erik, cercando di alleggerire l’atmosfera, la prende per i fianchi e le sorride con malizia:
«Cos'è, io non ti soddisfo abbastanza sessualmente? Eh? Vuoi vedere come ricorderai il mio nome per tutta la vita?»

La afferra delicatamente per il collo e la bacia con passione.

Eleonor sussurra, con un sorriso tremante sulle labbra:
«Nessuno mi fa lo stesso effetto che mi fai tu. Non so come ci riesci, Erik... ma mi trasformi sempre in ciò che cerco di nascondere a tutti... e soprattutto a me stessa.»