I was scared

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Justin's point of view

Quella ragazza mi sembrava un po troppo invadente.

Non so perchè l'ho aiutata,e gli ho anche rivolto la parola.

Non parlo con nessuno da tempo.

Non ho bisogno di nessuno.

Non vado più a scuola da un anno ma dopo le vacanze sono costretto a rientrare per prendere il diploma.

Che cazzo ci faccio con il diploma? Non devo nemmeno lavorare.Ho l'ereditá di famiglia.

Entrato in casa buttai le chiavi sul tavololino del salotto e mi buttai di peso sul divano.

Silenzio.

Abito da solo in una grande casa tutta mia,è fantastico,ma non ho più amici e sono sempre solo.

Andai al piano di sopra per farmi una doccia,almeno lì potevo rilassarmi.

Uscì dalla doccia e misi un asciugamano attorno alla vita poi mi sedetti sul letto con i gomiti sulle ginocchia e le mani nei capelli.

L'immagine di quella ragazza mi era entrata in testa e anche il suo nome.

Faith...Faith...

Ma perchè? Era carina okay,ma ho avuto a che fare con ragazze migliori.

Mi alzai e contemplai l'armadio pieno di vestiti,presi un paio di pantaloni di tuta neri con cerniere d'oro a lato,una felpa nera con il cappuccio e le scarpe tanto per cambiare,nere.

Vestendomi decisi di andare a farmi un giro nel mio posto preferito,al parco vicino al bosco di Waith street,sono le 22 e di sicuro non c'è nessuno.

Mi venne in mente che il parco è nello stesso quartiere dove abita la ragazza,ma non mi soffermai su quel pensiero.

Andai in garage a prendere la mia auto e la misi in moto.

Nevica da sta mattina e la strada è piena di neve,cazzo devo andare piano,odio farlo.

Accesi una sigaretta e mi misi a fumare; di nuovo silenzio, solo io e i miei pensieri.

Parcheggiai la mia Lamborghini qualche isolato prima per via della neve che mi impediva di andare avanti.

Presi il mio cappello di lana e chiusi l'auto incamminandomi con le mani in tasca.

Faith's point of view

Di nuovo,non riesco a dormire.

Tolsi le cuffiette dalle mie orecchie,mi alzai dal letto e mi misi alla finestra.

La neve aveva coperto tutta la strada.

Voglio uscire fuori e giocare con la neve, sono una bambina lo so ma mi piace.

I miei non mi darebbero mai il permesso a quest'ora.

Pensandoci su decisi di uscire dalla porta del retro che lasciamo sempre aperta dall'interno nel caso di emergenze.Con gli stessi vestiti di oggi e con i capelli sciolti scesi le scale,presi scarpe e cappotto dall'ingresso e senza far troppo rumore uscì dal retro.I miei dormivano e anche Lucas.

Come una bambina ammiravo il bellissimo paesaggio innevato.

Uscì di casa e camminai verso il parco.

Era notte fonda,la neve cadeva e nessun rumore mi disturbava.Potrebbe sembrare inquietante ma, in quel momento,a me piaceva.

Sentì dei passi sordi dietro di me e quell'ondata di tranquillitá che avevo fino a due secondi prima, svani.

Presa dalla paura mi nascosi dietro la grande siepe di una casa e aspettai.

L'individuo mi passò davanti vicino ad un lampione.Era lui, Justin; cosa ci faceva qui a quest'ora?

La mia coscienza diceva di tornare a casa ma un'altra parte di me voleva seguirlo.

Ovviamente non ascoltai la coscienza e lo seguì.

Camminava lento e disinvolto senza nessuna fretta, come se non gli importasse di nulla, come se la morte potrebbe prenderlo in un minuto ma a lui non importava, come se non avesse nulla per cui andare avanti.

Per non farmi scoprire allungai lo spazio che ci separava e lui svoltò per il parco.

Avevo una paura tremenda ma qualcosa mi diceva di andare.

Svoltai anche io ma di lui nemmeno l'ombra.
Come per migliorare la situazione, una fitta alla caviglia mi colpì.
Cercai di zoppiacare verso la panchina ma inciampai in un grosso pezzo di legno facendo si che uscisse sangue dalla mia caviglia dolorante e in quel momehto maledì il mio essere inbranata.

Cosa faccio adesso?Nessuno è in giro e non riesco a cammimare.

Le lacrime attraversarono il mio volto per il dolore o forse più per la paura.

Sembrava un film dell'horrore,non sapevo cosa fare.

Ero lì per terra sulla neve,al buio di notte in un bosco sanguinante.Cosa avevo per la testa?Justin sará andato chissá dove.Magari è anche un delinquente.

Cercai di alzarmi ma una fortissima fitta mi colpì alla caviglia.Urlai dal dolore e caddi di nuovo per terra.

Justin's point of view

La ragazza di oggi mi stava seguendo.Credeva che non mene sarei accorto?

Non mi preoccupai più di tanto e cercai di seminarla.

Svoltai per il parco e lei mi perse di vista.

Perchè mi seguiva? Spero non si sia fatta strane idee su di me.

Magari è solo una stupida ragazzina in cerca di guai.

Camminando sentì un urlo.Corsi nella direzione del suono e la vidi lì,per terra,con la caviglia sanguinante.

"Hey tu!"

Mi inginacchiai a lei si spaventò ma subito dopo mi riconobbe.

"Non riesco ad alzarmi"  disse tra un singhiozzo e l'altro.

La presi in braccio.

"Ti porto a casa"

"No,ti prego"  si agitò.

"Perchè no?"

"Sono uscita di nascosto e per arrivare in camera mia dovrei chiamarli per aiutarmi a camminare e loro mi chiederebbero della caviglia,che mi sono slogata sempre quando sono andata in centro senza permesso" 

Questa ragazza è completamente pazza.

"In macchina ho un kit per questo tipo di ferrite,ti medico la cavaglia e poi ti porto a casa, la prossima volta pensaci due volte prima di seguire le persone"

Lei annuì.

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