Marco Pov's
Avevo appena perso l'unico lavoro che ero riuscito a trovare.Ero in una situazione abbastanza disperata, avevo bisogno di soldi per pagare l'affitto le bollette e gli alimenti. Potevo sperare nell'aiuto di mia mamma solo per il contratto telefonico.
Da quando avevo detto ai miei genitori che ero gay mio padre si era infuriato, sbattendomi fuori di casa lasciamdomi al mio destino. Mia mamma e mi sorella più piccola mi supportavano e accettavano ma mio padre no. Aveva detto che era meglio se uscivo di casa.
Mia madre aveva cercato di convincerlo ma non ci era riuscita. Le aveva detto che non mi avrebbero aiutato con i soldi ma concesse a mia mamma di pagarmi il contratto telefonico, per poter rimanere in contatto con lei.
Era stata dura, avevo da parte dei soldi e li avevo usati per pagare l'affitto di un minuscolo appartamento. Col fatto che non avevo un lavoro mi ero messo a cercarne uno ma era stato difficile, avevo inviato i curriculum ovunque ma non avevo avuto fortuna...
Stavo per finire i soldi ed ero disperato,solo per quello accettai l'incarico allo strip club.Non mi sentivo ferito perchè mi avevano licenziato. Insomma,n on mi pesava che la gente non apprezzasse i miei spettacoli, ma stavo davvero male perchè avevo bisogno di soldi o sarei finito per strada.
Mi ero chiuso nell'appartamento a rimuginare e deprimermi e preoccuparmi fino a quando mi chiamó quel ragazzo...Jean si.
Il fatto che avesse chiamato per scusarsi per gli avvenimenti della prima sera mi scaldó il cuore, sembrava davvero mortificato.
E quando mi invitó a prendere un caffè mi sentii pieno di felicità.
Non aveva un tono beffardo o quello di qualcuno che cerca solo di avvicinarsi per...scopi poco educati direi.
Sembrava nervoso quindi sembrava davvero una persona onesta.Non vedevo l'ora che fossero le quattro del giorno dopo.
Quella sera andai a letto più rilassato anche se sotto sotto continuavo a preoccuparmi per la mia situazione e anche che Jean mi vedesse come una brutta persona dato che feci quel lavoro...
Il giorno dopo ero in agitazione,volevo dare una buona impressione dato che sarebbe potuto diventare mio amico.
Mi misi i vestiti più "eleganti" che avevo,un paio di jeans neri e una camicia azzurro chiaro.Alle 3:50 cominciai ad incamminarmi verso il Cafè dato che si trovava vicino a dove abitavo.
Non vedevo l'ora di conoscere meglio Jean,anche se il nostro primo incontro era stato un po' imbarazzante,ma lui era ubriaco e io indossavo vestiti inadeguati forse...
Ma mi sembrava comunque una brava persona.Jean Pov's
Ero arrivato con mezzora d'anticipo per paura di essere in ritardo. Forse avevo esagerato ma piuttosto di farlo aspettare ho preferito aspettare io.Mi sedetti a un tavolino e, nell'attesa, ordinai una birra.
Arrivata l'ora fatidica aspettai ansioso quel ragazzo che, con i suoi movimenti sensuali, mi aveva fatto innamorare.Non dovetti aspettare molto prima di scorgere in lontananza la sua figura.
Appena mi vide sorrise dolcemente e mi salutò, io arrossendo ricambiai.Lo invitai a sedersi con me e gli porsi la birra che rifiutò perché non se la sentiva (che pesce da brodo).
Dopo un imbarazzante silenzio cominciammo a presentarci
"Io...
Io mi chiamo Jean
Jean Kirschtein"
"Oh, quindi sei francese?
Comunque io mi chiamo Marco Bodt"Parlammo per un'oretta fino a quando...
"Ei Marco, ti andrebbe di venire a casa mia per una cenetta romantica?" gli chiesi leggermente rosso.Lo vidi leggermente stupito nel mentre che il suo rossore in viso aumentava. Era veramente carino.
"V~va bene"disse con la voce leggermente tremolante.
Gli lasciai un foglietto con dietro scritto il mio indirizzo di casa e mi congedai.
Avevo finalmente rimediato un appuntamento.Corsi a casa per poi prendere subito in mano il telefono e chiamare Ymir.
"Cosa vuoi faccia da cavallo"
"Ho rimediato un appuntamento con Dalmata
Ora tocca a te chiedere alla ragazza della palestra di uscire"
"Fanculo Kirschtein "
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50 Sfumature JeanMarco
RomanceLui un ex stripper L'altro un Buisness Man insieme riusciranno a scrivere la Loro storia d'Amore?