nove anni prima
una sera d'estate
«La la la la, doodlie doodlie doo» canticchio in giardino.
Oggi né Naomi, né Hayley e neanche Lola ci sono per venire a casa mia.
Mi trovo su un'altalena sperando che qualche sconosciuto venga a giocare con me e a spingermi sull'altalena.
Dondolo un po' sull'altalena finché qualcosa non mi tocca la gamba.
Era un uccellino di gomma, molto carino.
Lo prendo tra le mie mani finché non vedo una figura piccola come me attraversare la staccionata di casa mia.
«E tu chi sei?» chiedo incuriosita.
«Potrei farti la stessa domanda» risponde guardandomi dal basso verso l'alto.
Molto lentamente.
«Vedo che hai trovato il mio scricciolo» indica l'uccellino giocattolo che tenevo tra le mani.
«Oh si, tieni scusa»
«Tranquilla se vuoi puoi tenerlo, sembri simpatica» mi risponde rassicurandomi.«Grazie è veramente molto bello, ma quanti anni hai?».
«Ne ho tanti così -tira su tutte e dieci le dita- e tu?».
«Io tanti così» dico copiandolo però tirando su nove dita.
«Vivi qui?»chiede curioso
«Si»
«É molto bella» «grazie».«Tu invece?» fiato a bassa voce
«La casa affianco alla tua».
Ecco perché era passato dalla staccionata.Il campanile della chiesta sta suonando dodici rintocchi.
«È mezzanotte, devo rientrare» dico un po' in ansia, per il fatto che se i miei genitori mi scoprissero non so come reagirebbero.Annuisce
Prima di entrare in casa mi volto un'ultima volta verso di lui.«Come hai detto che ti chiami?»
«Mi chiamo zane e tu?» risponde sorridendo.
«Delia» dico un po' imbarazzata ricambiando il sorriso.«Buonanotte Zay»
«Buonanotte Scricciolo, ci rivedremo?»Annuisco sorridendo per poi entrare a casa e correre dalla finestra di camera mia che dava sulla sua finestra.
Ci guardiamo e sorridiamo, per poi spegnere la luce di entrambe le camere per prendere sonno.
Wow, Che serata.
cinque anni dopo
«Zane vedi fai sempre così, non riesci mai ad accettare quando sbagli».
dico seguendolo mentre si dirige verso camera mia«Sei tu a sbagliarti Delia, dovevi per forza starci così attaccata? era un pensiero intrusivo indispensabile?» domanda serio.
«E tu dovevi per forza dargli un pugno sul naso? era un pensiero intrusivo indispensabile?» sbotto frustrata.
Caccio un respiro profondo per poi sedermi sul letto accanto a lui.
«Zane siamo amici, è normale che mi dia dei baci innocui sulla guancia, come fai anche tu» rispondo incredula a cosa sto sentendo.«Perché non capisci» dice con tono basso
«Cosa? cosa dovrei capire Zane, non mi parli, non mi guardi, mi stai facendo una scenata di gelosia quando tu fai esattament-" non finisco la frase che le mie labbra si trovano sulle sue.
Rimango rigida, non me l'aspettavo.
Poi ricambio il bacio con la stessa foga.
Lo volevo davvero, davvero da tanto tempo.«È stato..» dico cercando di prendere fiato mentre lo guardo imbarazzata.
«Bellissimo» mi guarda con un sorriso a trentadue denti, per poi appoggiare le sue mani sui miei fianchi per spingermi di più a se.
Ci stendiamo sul mio letto poggiandomi sul suo petto scolpito, con il respiro ancora affannato ci guardiamo.
Penso di provare qualcosa per Zane Kane.
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Midnight Bound
RomanceMidnight Bound. Legati a mezzanotte. Vi chiederete il perché. La risposta è semplice: la bisnonna di Maya, Angelina, era un'appassionata irriducibile di storie d'amore. Per tutta la vita ha custodito una frase che ripeteva spesso: "Le anime si legan...