Capitolo 1

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Undici anni fa
Arianna's pov
Sto per entrare nella mia nuova scuola, sulle spalle ho uno zaino grande grande, mamma dice che non mi devo preoccupare, starò simpatica a tutti e mi farò nuovi amici. Ma io non sono preoccupata, io ho il mio migliore amico, Mike. Lo ho conosciuto all asilo. È molto più alto di me, sembra più grande, a volte ci dicono che sembriamo fratelli, infatti abbiamo entrambi gli occhi azzurri e i capelli marroni, io pero ho occhi e capelli più chiari.

Lo sto cercando tra i tanti bambini ma non lo trovo, così mi fermo e guardo il nostro braccialetto dell amicizia, me lo ha regalato il 29 settembre, il nostro anniversario. È un braccialetto molto carino. È una strisciolina di stoffa con su scritto 'per sempre', lui ci ha scritto 'insieme'. Il mio si lega con una catenella argentata. Il suo con un cordoncino. Nella parte dietro della stoffa c'è una data: '29-09-2002' la nascita della nostra amicizia.

Mi ha detto che se ho bisogno di lui e non lo trovo devo guardare il braccialetto e desiderare forte forte che lui sia qui con me

Mike dove sei? Mike dove sei? Mike dove sei?

"Ariiii !!! Eccomi sono qui!"
Mi giro e lo vedo correre, subito gli vado in contro e lo abbraccio.

Ora ci stiamo dirigendo verso la nostra nuova classe. Con lui le elementari non mi fanno paura.

Con Mike vicino niente mi fa paura.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Un anno dopo

Ora sono al parco, i nostri genitori sono molto amici e stanno parlando.
Mamma dice che devo dirglielo io.

Ora siamo sulle altalene.

"Mike... Devo dirti una cosa"
" cosa?"
"Io..." mi scende una lacrima
"Io devo trasferirmi a Los Angeles"
Scende di scatto dalla altalena e si mette davanti a me.
"COSA?!" Domanda incredulo
"Per quanto tempo???"
"Io n-non lo s-so"
"E noi come faremo a vederci?"
Non ci vedremo, penso. Ma non posso dirglielo.
"Scusa" sussurro, è l unica cosa che riesco a dire
Lui mi abbraccia e io scoppio a piangere. Mi accarezza i capelli lunghi come fa sempre per farmi calmare.

"Tranquilla, io non ti dimenticherò mai. Ti chiamerò ogni giorno e tu mi racconterà i tutto."

"Promesso?"

"Promesso"

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Oggi, dopo dieci anni

Ma non fu così, non mi chiamò mai, e, nonostante questo io mi ritrovo ora a ripercorrere la stessa strada che feci dieci anni fa, seduta sullo stesso sedile, a guardare dallo stesso finestrino, lo stesso paesaggio , immaginandomi lo stesso volto di un Mike bambino.

Apparentemente tutto uguale. Ma sul sedile vicino a mia madre non c'è più mio papà. Non c'è più mio papà.
Durante questi dieci anni ho sempre guardato quel braccialetto, ma la magia non funzionava più. Lo chiamavo. Ma lui non veniva.

Durante i primi tre anni ogni volta che squillava il telefono o il campanello mi precipitavo sperando che fosse lui. Poi a dieci anni capii che non ci sarebbe piu stato per me. Mai più.

Alle medie mi odiavo. ' È tutta colpa mia' pensavo. E anche se la speranza di un suo ritorno era ormai un ricordo lontano, io non smettevo di pensare a lui. Dopo sei anni dove tormentava la mia mente mi accorsi che ogni ragazzo non reggeva il paragone con lui. Nessuno.

Ora ecco, ad occupare il posto che dieci anni fa occupava una bambina sempre allegra, c'è una diciassettenne anoressica che sa di non contare niente per nessuno, nemmeno per sé stessa. Un adolescente che si sta distruggendo pur continuando a sperare in un futuro migliore.



Ci siamo già amatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora