Elysium - Within fire and water

L'Isola di Pietra e Sangue

Il vento smette di ruggire nelle orecchie quando le zampe di Sky toccano finalmente il suolo. Un impatto forte, troppo brusco, ma a questo punto non importa. Il sollievo di sentire la terra sotto di noi è quasi schiacciante.

Kreea si butta giù e si rotola sul terreno con enfasi facendo delle fusa "TERRA CHE TU SIA BENEDETTA", mentre Varian si accascia poco più in là, le ali serrate strette intorno al corpo. Inspirando profondamente l'aria salmastra dello scontro fra la terra e il mare, cercando di convincermi che possiamo riposare e recuperare le forze.

Il terreno inizia a vibrare. Non per un terremoto, non per un fenomeno naturale. Qualcosa di vivo, di consapevole, si muove sotto di noi. La prima a percepire le vibrazioni è Kreea, ma prima che possa dare l'allarme, colonne di pietra si innalzano dal suolo come artigli giganti trafiggendo un ala di Varian, imprigionandoci in un cerchio di roccia.

«Fermi!»

Le voci ci raggiungono da ogni direzione. Ombre emergono dalla vegetazione, vestite di tuniche terrose, le mani nude sporche di polvere e minerale. Geomanti?!. L'aria stessa vibra della loro presenza, di un potere primordiale che ci sovrasta e ci rende inutili. Considerando i nostri poteri non possiamo contrastarli, anzi... ....massimo il solletico.., e Varian? hanno già capito che sarebbe potuto volare via.. posso affrontare una tempesta in volo, ma non posso fare nulla contro chi comanda la terra stessa.

"OH... MA DAI!!" Kreea rassegnata da tutto ormai.

Uno di loro, un uomo dalla pelle scura come l'arenaria, si avvicina con sguardo cauto. «Chi siete?»

Varian stringe i denti. «Viaggiatori. Niente di più.»

L'uomo non sembra convinto. Con un gesto della mano, il cerchio di pietra si stringe attorno a noi.

L'uomo entra nel cerchio di pietre studiandoci con gli occhi, prima punta a Kreea che le afferra la coda analizzando ogni tipo di cromatura e sfumatura, "Giù le mani maniaco!!!" poi passa a toccare le sue orecchie e con degli schiocchi di dita osserva la reattività "Allora?!" Kreea invece di provare rabbia per la sua impotenza si irrita sempre di più.

Poi dirigendosi verso di me, afferra le mie braccia e osserva i miei tatuaggi, in seguito accarezza i miei capelli mentre mi fissa negli occhi.

"Evidentemente nessuna di voi due è umana" L'uomo ci accenna un sorriso freddo, quasi forzato

«Accettiamo ogni tipo di creature con rispetto, tranne il vostro amico..» dice il geomante. "Come mai? chiedo insospettita "è con noi da tanto tempo non creerà problemi" l'uomo si avvicina a Varian "Non credevo fossi tanto stupido da tornare" Varian lo guarda fulminandolo con gli occhi, poi il silenzio si rompe quando i due scoppiarono a ridere. io e Kreea ci guardiamo negli occhi perplesse, lei risponde con un'alzata di spalle.

"Qualcuno ci spiega!?" Chiedo alzando la voce.

Varian posa lo sguardo su di noi, "Ragazze, lui è Therion, ero amico di suo padre e lo aiutavo ad affondare le navi che volevano distruggere l'isola per le proprietà minerarie e culturali.. Therion era piccolissimo, alcune volte badavo a lui"

"Tu... un Baby Sitter...." Kreea gli lancia un'occhiata perplessa ed allo stesso tempo scettica"

"In ogni caso... è il figlio del capo tribù"

"Io sono il capo adesso"

"tuo padre è venuto a mancare?"

"No, è andato vent'anni fa a ovest a crescere una neonata dai capelli azzurri" Therion mi guarda e da lì ho capito, delle lacrime scendono dal mio viso "Non preoccuparti, ragazza, se tu sei qui so com'è andata a finire, e sono fiero di lui, la tua esistenza era solo un canto inciso nella pietra da più di cento anni, stanotte sarete nostri ospiti.»

Le braci di un grande fuoco crepitano nel centro del villaggio. L'odore di carne arrostita e frutti maturi riempie l'aria, e nonostante la tensione iniziale, il calore del banchetto comincia a sciogliere il gelo del nostro incontro. I geomanti parlano tra loro, osservando e studiando i nostri modi.