Era una fredda giornata d'inverno; bianchi fiocchi cadevano volteggiando dal cielo come piume leggere e un rè sedeva ricamando accanto alla finestra aperta. Mentre così se ne stava, ricamando e guardando la neve, si punse un dito con l'ago e tre gocce di sangue rosse come rubini caddero sul bianco manto nevoso. Tanta era la bellezza di quelle tre stille rosso fiamma sul bianco immacolato che mike pensò: "Oh, se potessi avere una bambino dai capelli neri come l'ebano, dalle labbra rosse come il sangue e dalla pelle bianca come la neve!" Poco dopo, diede alla luce un bambino cui fu dato il nome di EREN. Ma dopo poco si ammalò gravemente e morì. Un anno dopo marco si risposò. il suo secondo rè era jean , bello certamente ma anche geloso e crudele , e non poteva tollerare neppure il pensiero che esistesse al mondo qualcuno più bello di lui. Possedeva uno specchio magico, ed ogni giorno chiedeva: "Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più bello del reame?" e ogni giorno lo specchio rispondeva: "O mio rè al mondo non c'è nessuno che sia più bello di te" . Intanto però eren cresceva e diventava sempre più bello. L'invidia del rè cresceva di pari passo con la bellezza del fanciullo, tanto che lo costringeva a vestirsi di stracci e a fare il servo. Il principe affrontava ogni fatica senza un lamento. Anzi, sempre allegro e sorridente: Solo un desiderio era solito confidare, cantando, alle amiche colombe: incontrare presto l'uomo dei suoi sogni. Un giorno, mentre si trovava accanto al pozzo, le bianche colombe le confidarono un segreto: " Questo" dissero tubando "è un pozzo incantato. Esprimi un desiderio affacciandoti ad esso e se udrai l'eco il desiderio diverrà realtà." Così eren sussurrò: "Vorrei tanto trovare qualcuno che mi ami." E non appena l'eco le rispose, nell'acqua del pozzo apparve un belprincipe su un cavallo nero. Il principe, di nome armin, guardava eren con tanta ammirazione che lo fece arrossire e fuggire timidamente nella sua stanza. Il rè da lontano aveva assistito a tutta la scena. Subito impallidì per l'invidia e corse a rivolgersi a suo specchio magico: "Specchio, specchio delle mie brame, chi è il più bello del reame?" e lo specchio le rispose: "Tu mio rè sei sempre bellissimo, ma eren è più bello di te!". Il rè non poteva tollerare un rivale: e così convocò berthold, guadiacaccia ,suo fido, e gli disse: "Porterai il principe nella foresta, e la lo ucciderai. Mi porterai poi il suo cuore come segno del delitto". Il guardiacaccia portò eren nella foresta ma al momento giusto non ebbe il coraggio di ucciderlo. Lo intimò di scappare nella foresta, e sulla strada del ritorno uccise un cerbiatto per portare il cuore al rè. Eren corse a perdifiato nella foresta, fin quando non arrivò in una radura, dove sorgeva una minuscola e graziosa casetta: entrò e capì che ci viveva qualcuno, e pensò che abitassero sette bambini. C'erano infatti sette piccole sedie, sette piattini, sette camicine pulite e stirate cn impeccabile maestria e tutto lindo come ogni dire. eren non stette a pensarci su: salì al piano superiore e trovó sette lettini di legno. Su ciascun letto c era scritto un nome: RIVAILLE(LEVI)..."Che strano nome!" pensò eren.Poi, siccome era molto stanco, si addormentò su uno dei lettini. Gli abitanti della casa erano sette nanetti che lavoravano nella miniera di diamanti vicina. Rientrando trovarono eren e decisero di ospitarlo, raccomandandogli di essere estremamente pulito,di sistemare qualsiasi cosa con cura ed essere prudente per via del rè cattivo. Per eren iniziò un periodo sereno, con i nuovi amici ed a contatto con la natura. Ma un brutto giorno il rè cattivo chiese di nuovo allo specchio chi era il più bello del reame. E lo specchio magico le rispose : "Al di là dei sette monti, al di là delle sette valli c'è la casa dei sette nani, in cui vive eren che è ancora più bello di te". Il rè decise di uccidere eren: prese una mela, una mela bellissima e la immerse in un veleno magico. Poi si trasformò da mendicante, ed andò nella casa dei nani. Eren stava preparando una torta e impietosito le offrì una fetta. In cambio lo stregone travestito le diede la mela e eren diede un morso. Subito cadde a terra addormentato, sembrava morto! Lo stregone fuggì felice: l'unico antidoto era il primo bacio d'amore, credeva che i nani vedendolo morto l'avrebbero sepolto. Ma i nani, disperati non vollero separarsi da eren e lo misero in una bara di cristallo nella foresta, per vegliarlo in continuazione. Passò molto tempo. Un bel giorno un principe su un cavallo nero sentì la gente del villaggio parlare di questo meraviglioso fanciullo che giaceva addormentato nel bosco. Il suo suo cuore diede un sobbalzo. Si trattava forse del bellissimo fanciullo che aveva visto un giorno a palazzo e che non era più riuscito a trovare? Subito cavalcò fino alla radura nel bosco. Quando lo vide non ebbe dubbi ma dovette fuggire subito perchè nn poteva tradire la sua fidanzata che i genitori gli avevano trovato a suo malincuore.
i nani osservando la scena persero le speranze e decisero di sollevare il coperchio di cristallo e uno di loro,aiutato dagli altri,li diede un ultimo bacio prima di donarlo alla terra ma immediatamente eren aprì gli occhi e ricambio il bacio... quel primo bacio d'amore aveva spezzato l'incantesimo. Così il sogno che un giorno eren aveva confidato al pozzo dei desideri divenne realtà. I gnomi la portarono via da quel regno e vissero, per sempre, felici, puliti e contenti!