Come ogni giorno me ne stavo rinchiusa in camera, con Cameron e della buona musica.
Era ormai da due anni che stavamo insieme e, nonostante i miei genitori non fossero a favore della nostra relazione, noi continuavamo ad amarci ogni giorno di più.
"È un disgraziato, Becky, non è il tipo adatto a una donzella come te" mi ripeteva ogni giorno mia mamma, e..mi veniva solo voglia di sbatterle la testa al muro perché lei non capiva, lei non capiva chi realmente era Cameron.
Sì, lo ammetto, aveva un po' l'aria da stronzo, ma non era affatto così. Era il ragazzo più dolce che avessi mai conosciuto, mi regalava le giornate più belle della mia vita."Cameron, che ne dici di andare al mare?" Abitavo a pochi metri dal mare, quindi non avremmo dovuto fare chissà quale viaggio fortunatamente.
"Si, per me va bene..preparati, ho un costume in macchina io" disse stampandomi un bacio sulle labbra.
Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno, prendendo un bikini rosa fluo e una salopette leggera.
"Becky, sei viva? Sei in bagno da quindici minuti e io..avrei urgente bisogno di pisciare" disse Cameron dall'altro lato della porta, ridendo.
"Sono pronta, solo un attimo!" Dissi sistemando l'elastico alla fine della mia treccia.
Uscii dal bagno e feci entrare lui, che al contrario mio ci mise solamente 2 minuti.
"Andiamo, il mare ci aspetta!" Disse Cam salendo in macchina.Il viaggio fu silenzioso, nelle mie orecchie rimbombava solo il rumore delle ruote che strusciavano a terra.
Arrivati, stesi i nostri salviettoni, tirai fuori il mio adorato libro e mi immersi nella lettura, mentre Cam era a fianco a me che prendeva il sole.
Ero talmente coinvolta nella lettura che non sentii nemmeno che Cameron si era alzato, fino a quando non mi prese in braccio per poi buttarmi nel mare. L'acqua era a dire poco ghiacciata. Iniziai a schizzarlo, siccome lui aveva buttato me, ma era rimasto a guardare.
Gli saltai in braccio nel tentativo di mettergli la testa sott'acqua, ma lui era molto più forte, così finii un'altra volta in mare.
"Stronzo" feci la finta offesa.
"Amore, sai che ti amo" disse sorridendo. Vedendo quel sorriso per poco non mi sciolsi, ma dovevo mantenere la mia parte.
"Io non più" dissi facendogli la linguaccia.
"Sei così bella quanto fai l'offesa.." Continuó, provocandomi. Si avvicinò pericolosamente a me e mi sfiorò le labbra, ma senza far scattare un bacio. Mi stava decisamente provocando.
"Cameron!" Urlai esasperata, necessitavo di un suo bacio.
"Becky.." Ripetè avvicinandosi ancora nello stesso modo di prima.
"Basta.." Lo pregai, avevo capito cosa voleva fare. Voleva che gli dicessi di baciarmi, ma dovevo essere forte.
"Vuoi un bacio"
"Non voglio un bacio"
"Peccato io sì.." Disse, baciandomi poco castamente; e li non riuscii a dirgli di no, il nostro "litigio" era già finito, come sempre."Voglio un gelato" dissi, dopo essermi asciugata.
"Che tipo di gelato?" Chiese Cameron, con un sorrisetto pervertito.
"Ma sei stupido? Dai Cameron!" Dissi ridendo.
"Sei tu che pensi male, ho solo chiesto se vuoi un cono, un biscotto o magari un magnum; ma se vuoi anche quel tipo di gelato.." Disse scoppiando in una fragorosa risata, che coinvolse anche me.
"Magnum bianco, grazie amore" dissi, schioccandogli un bacio sulla guancia.
Si alzò e si diresse verso il bar; tornò dopo pochi minuti con un cornetto per lui e il mio magnum."Direi che possiamo tornare a casa, amore" si erano ormai fatte le sette e io dovevo curare la mia sorellina per la solita serata di samba che i miei genitori facevano tutti i venerdì.
"Stai da me a mangiare?" Chiesi.
"Amore, sono via da tutto il pomeriggio..sai come sono i miei"
"Ma ti prego.." Tirai fuori il labbruccio, per convincerlo, di solito funzionava.
"E va bene, va bene. Ma tira dentro quel labbruccio se no ti scopo qua davanti a tutti"
"Così mi piaci" dissi baciandolo."Mamma, sono a casa!" Urlai, dopo aver fatto entrare Cameron che nel frattempo era al telefono con sua madre per avvisarla che sarebbe restato da me.
"Mamma e papà sono già andati" mi comunicó mia sorella. Perfetto, così non avrei avuto a che fare con le lamentele sul fatto che il mio fidanzato fosse sempre da me.
"Va bene..Kimberly, hai già cenato?" Chiesi annoiata.
"Si, posso andare nella mia camera?"
"Stai giù con noi"
"Con 'noi'?" Chiese, non vedendo Cam, che era in cucina a parlare con non so chi.
"Si c'è Cameron.." Mia sorella adorava quel ragazzo, forse più di me. Quindi era grave la situazione.
"Si resto giù con voi!" Nonostante mia sorella avesse solo 9 anni sapeva scegliersi bene i ragazzi.
"Mi raccomando..è mio" dissi sorridendole.
"Certo, certo..solo un bacino sulla guancia" rise."Camerooooooon!" Kim corse verso il mio ragazzo, per stritolarlo e riempirlo di baci.
"Ehi Kimberly" disse sorridendo e venendosi a sedere vicino a me.
"Wow..adoro tua sorella" disse toccandomi la guancia.
"Ma adoro più te" mi bació, facendo partire uno di quei baci che amo tanto.
In quel momento avrei voluto fossimo soli..
"Ehm ehm" mia sorella mi interruppe dai miei pensieri erotici e da quel bacio mozzafiato.
"So a cosa stavi pensando" mi sussurrò Cameron.
"Ma lo stavo pensando anche io.." Continuò, notando il rossore sulle mie guance.
"Ti amo" continuai.
"Ti amo anche io, amore" mi diede un piccolo bacio sul naso.
"Anche io ti amo, cameron" si intromise mia sorella.
Okay, so che è piccola, ma in quel momento la stavo odiando così tanto per essersi intromessa in un momento così che le lanciai uno sguardo di fuoco, per poi accoccolarmi tra le braccia di Cameron, con la consapevolezza che lui era solamente mio; poco dopo mi addormentai, coccolata dal mio ragazzo.
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You are my destiny
Random"Siete troppo giovani per soffrire, siete troppo giovani per capire cos'è l'amicizia, siete troppo giovani per capire cosa significa amare" Questo è ciò che ripete ogni adulto al proprio figlio, ma Cameron e Becky vogliono dimostrare a tutti che sba...