Cara Elizabeth,
Domani è il primo giorno di scuola... Non so come farò a sopportare quella merda per un'altro anno.
Sai, spesso mi sento patetica, e come adesso mi chiedo perché sono qui a continuare a scrivere una lettera, che tra l'altro non arriverà mai al destinatario, sopra un foglio sporco di lacrime e sangue, con mia madre qui fuori che continua ad insultati dicendomi che non avrò un futuro, che sono solo un fottutissimo errore, che avrebbe dovuto usare il preservativo con quell'altro coglione di mio padre.
E io non riesco a smettere, e tutta la stanza sta iniziando a girare, e questo perché io sono solo un errore, e mia madre ha ragione.
Ogni tanto mi chiedo cosa sarebbe successo se io dopo... Quel che è successo, fossi andata avanti, avessi voltato pagina, cercando delle persone che mi avrebbero potuto far dimenticare.
Invece sono qui a piangermi addosso.
Oh, I'm a messe inside out.
Sempre tua Madison.
------------------------------------Mi disinfettai i polsi e li ricoprii con le maniche della felpa, troppo grande per la mia corporatura minuta, ed uscii dal bagno ignorando le urla di mia madre che continuava a darmi della fallita, e, come mio solito, mi chiusi in camera mia.
Preparai la cartella per il giorno dopo, afferra la mia copia mal ridotta di cime tempestose e mi infila sotto le coperte.
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Fui svegliata dalla voce di Billie Joe Armstrong che cantava 21 guns, svogliatamente uscii dal calore del mio letto per andarmi a vestire. Presi i soliti skinny neri e sopra misi la maglietta dei Nirvana, svariati braccialetti per coprire i tagli ed infine le mie amate vans nere.
Misi le cuffiette ed uscii di casa.
I walk a lonely road,
the only one that i have aver known,
Don't know where it goes,
But it's home to me and I walk alone.
Visto che non stava passando nessuno decisi di iniziare a cantare.
I walk this empty street,
On the boulevard of broken dreams.
A quel punto sentii una voce unirsi alla mia, era armoniosa e molto dolce, mi girai e vidi la persona a cui apparteneva.
Calum Thomas Hood.
Uno dei ragazzi più popolari della scuola, non lo sopportavo, si sentiva chissà chi, ma era bello. Bello da far male.
Lo ignorai e continuai per la mia strada.