Supper's Ready

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Ho spento la televisione, sono sdraiato e aspetto te.
Ho pensato proprio a tutto, sai?
Ho già in mente ogni cosa per farla diventare la notte più bella del mondo, la notte che volevi te.
Ripasso ogni singolo secondo , nella mia mente ,cosa fare.
È tutto così calmo e se vuoi poi potrà unirsi a noi anche il buio.
Fuori, nel giardino, la luna, grande come mai, si affaccia e aspetta con me che tu arrivi.
Ne ho parlato per tutto il giorno a chiunque. Il sole, le nuvole e questi uccellini lo sanno già.
Questa è la nostra notte.
E si, sono così eccitato.
E si, piccola mia, aspetto solo te. Il tuo Supper è pronto.
Eppure qualcosa sembra non andare. La macchina è ancora li. Quanto devo aspettare?
Non c'è problema, eh, posso stare qua sul letto all'infinito.
Ma non voglio piangere, non voglio avere il viso rigato dalle lacrime quando arriverai e ad ogni modo i ragazzi non piangono.
Eppure ci metti così tanto. Quattro anni non sono pochi, davvero. Sono tanti giorni, tante notti.
Che importa se ora sei distante, se non sei su questo mondo, se sei morta?
L'avevi promesso e lo ricordo come se fosse ieri.
Quel tuo sguardo complice, quel "si".
E forse in fondo per quel motivo ora è sempre sera. È sempre la nostra sera.
Cosa ci voleva a guardare la strada, eh? Morta sul colpo. Non ti sei nemmeno resa conto , dunque, che saresti arrivata eternamente in ritardo?
Piccola, il tuo Supper aspetta solo te , su questo letto.
Aspetta solo di morire per raggiungerti. La luna alla finestra, invece, si è stancata di aspettare.
E sta diventando tutto così buio.
Anche le candele ormai si sono spente.

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