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Lo sottovalutavo. Si inizialmente lo sottovalutavo, quasi lo usavo per dimenticare, perché io ero convinta che non avrei iniziato una relazione con una persona così lontana da me; pensavo ad un altro, si, la mia mente non era concentrata su quello che avrei voluto realmente, ero così cieca, così ingenua, stupida, immatura non capivo, non pensavo.
Solo quando le placche di vetro scuro caddero dai miei occhi, capii meglio ciò che realmente mi circondava, ciò che amavo.

Si, sono tornata da lui. Qualsiasi altro ragazzo mi avrebbe mandato allegramente a fanculo, senza pietà, senza nessuno riguardo, lui invece no, lui restava. Mi parlava con quella voce così fleibile, così dolce e calma anche attraverso uno stupido apparecchio elettronico chiamato cellulare.
Una volta in un messaggio mi disse:"La mia voce è roca, grossa, non ti piacerà.." Ma in realtà era tutto ciò che mi aspettavo e che volevo.
Mi tranquillizzava sentirlo, ascoltarlo mentre raccontava la sua giornata, avvolte mi sembrava così preso dal diacorso che mi incatava quasi..
"Hey, mi ascolti?" Dio se non lo ascoltavo.
Aveva una voce tremendamente bella, quasi ne ero gelosa, molte mie coetanee lo dicevano spesso:"Che bella voce!" Avvolte avrei voluto che lo ascoltassi solo io, solo ed esclusivamente io, che non aprisse bocca se non con me.
Dovevo avere solo io l'onore di ascoltarlo.
Mentalmente mi maledivo per averlo trattato così male, per non avergli dato le giuste attenzioni..Sono stata stupida e ingenua, una cogliona incosciente della sua stessa vita.
Ah si, a lui non piaceva che mi insultassi, quasi se la prendeva sul personale.
"Smettila di parlare di te così!" Mi sgridava.
Ciò che provai nel sentirlo parlare così é indescrivibile. Assolutamente.

Amavo il suo fare da bambino, la vocina che imitava mi faceva venir voglia di andare da lui, abbracciarlo e strappargli il viso con dei baci.
Dio quanto desideravo baciarlo, sentire le sue labbra sulle mie. Volevo sentire il loro sapore, sentire la loro morbidezza, il loro calore.
Mi veniva da piangere pensando che non avrei potuto toccarlo. Anzi, ho pianto.
-"Quando mi vedrai cosa farai?"
-"Io non faccio, agisco, ti prenderei in braccio e ti bacerei senza un domani." Disse

La nostra prima videochat... Dio il suo viso, e chi se lo scorda più?
Ce ne volle del tempo per convincerlo, si pensava brutto, si vergognava, non aveva fiducia in se.
Altro che brutto.
Timido, impacciato..Non parlava, scriveva, anzi scrivevamo..
-"Sei bellissima.."
-"Voglio sentirlo dalla tua voce.."
-"Sei bellissima.." Disse a voce, e vedere le sue labbra muoversi a ritmo di quelle parole mi faceva morire letteralmente.
Mi guardava, ed io guardavo lui, penso che stammo così per più di un quarto d'ora, prima di iniziare un vero e proprio dialogo vocale..
Mi piaceva quando si mordeva il labbro per l'imbarazzo, quando si grattava la nuca dal nervosismo, non lo faceva apposta, ma quest'ultimo gesto esaltava i muscoli del braccio.
Già lui fa pugilato, era bravo, spaccava, spaccava nel vero senso della parola.

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⏰ Last updated: Sep 01, 2016 ⏰

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||La distanza tra noi.||Where stories live. Discover now