2 Capitolo - Il ritorno a casa.

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Louis si gira verso di me e mi fissa per un paio di minuti dopodiché vedo che mi saluta sventolando la sua mano resto li ferma per un po..

Prendo il cellulare e chiamo un taxi perché non ho voglia che i miei sappiano cosa sta succedendo perché infondo neanche io lo so.

Ecco sono arrivata bene, e adesso cosa faccio??

Praticamente sono davanti casa e neanche il tempo di aprire lo sportello dell'auto che sento le urla di mia sorella Maya ecco perché parlavo di manicomio non c'è mai tranquillità.

Scendo dal taxi lo pago e lo ringrazio gentilmente poi mi avvicino verso l'ingresso.

Faciò un sospiro di sollievo prima di aprire quella porta. . speriamo che non mi assillano di domande.

"Buonaseraaaa famiglia" -urlo io fingendomi allegra.

Ma davanti mi ritrovo mia sorella Maya che continua a urlare il figlio Nino,mentre mio padre chiede di smetterla tirandola con un braccio, mia madre che urla per far sentirsi che la cena è già pronta ed infine c'è Jim il piccolo bulldog che mordicchia le ciabatte di mio padre, sto ancora peggio..che bella accoglienza.

"Bentornata a casa " -dice mia madre dopo essersi accorta che sono qui.

Tutti mi salutano calorosamente tranne che da parte di mia sorella Maya che mi accenna appena un ciao.

Anche se è più grande di me non siamo mai andate d'accordo quindi la lascio perdere mentre vedo arrivare Nino verso di per salutarmi.

Nino è appunto il figlio di Maya, ha soli 4 anni ed è molto dolce.. vivono con noi da quando il ragazzo la mollata lasciando tutte le responsabilità a lei.

"Mangi qualcosa con noi?" -chiede mio padre.

"No grazie papà ho magianto un panino prima dell'arrivo" -dico io

"E Louis?"- chiede mia madre.

"Ehm..Louis è dovuto andare subito a casa appena mi ha lasciata davanti alla porta" -dico io.

"Tutto bene tra voi? Com'è stato il viaggio?" -mi dice sempre mia madre.

"Ehm..tutto davvero meraviglioso" -dico io stampandomi un sorriso sul volto.

Raggiungo la mia stanza posò le valige in un angolo e mi butto sul mio letto per poi affondare nel cuscino e scoppiare in un mare di lacrime.

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a svegliarmi non è la solita sveglia ma il mio cellulare e mi chiedo perché proprio adesso doveva squillare..mi alzo per prenderlo.

È Giusy la proprietaria della caffetteria in cui lavoro devo assolutamente ripondere.

"ehii Giusy dimmi! "- gli dico.

"Tutto bene? Oggi alle 16 in punto non fare tardi sai com'è il venerdì c'è sempre folla" -mi dice mentre mette giù.

Si tutto bene..per un attimo mi ero dimenticata cosa fosse successo un paio di ore prima, ma questo "tutto bene?" mi ha riportata indietro.

Controllo meglio il cell., ma di Louis nenche l'ombra.

Al rientro da lavoro la prima cosa che faccio è ricontrollare ancora il cell.. ma niente controllo i suoi ultimi accessi su Facebook e whatsapp li si è connesso poco fa ma ciò che mi ferisce di più è veder che ha tolto le nostre foto come profilo.

È tardi ma devo, ho bisogno che lui mi spieghi cosa gli passi per la testa..
Provo una prima volta ma non mi risponde quindi provo una seconda qui risponde e si conclude con un "non rompere" da parte sua.

Basta mi dico basta non mi vuole più!
Dopo poco vedo il cellulare illuminarmi e penso che sia lui,mi avvicino ancora una volta a quello stupido aggeggio.

Forse chissà ci avrà ripensato e vorrà spiegarmi cosa è che non va..

Ma no..non è lui è un messaggio del gruppo della scuola e a pensar che fra qualche giorno devo tornarci mi scoppia la testa non ci capisco più nulla.

Cerco di addormentarmi ma il mio sforzo è inutile continuo a girarmi e a rigirarmi ma non riesco a chiudere gli occhi, di punto in bianco decido di vestirmi nel profondo della notte.. voglio andare da lui!

Mi vesto in fretta cercando di non far rumore non voglio che gli altri si accorgano di quello che sto facendo, scendo le scale velocemente ma inciampo e mi ritrovo col volto appiccato al pavimento.

Mi giro e vedo mia madre con una mazza in mano che inizia a urlare..

"aaaaaaahhhhhhh chi sei!? Vattene o ti ammazzo! - dice mia madre mentre mi da una bastonata sulla testa pensando che fossi un ladro.

Subito dopo si accorge che sono e mi chiede scusa ma noto che mi sta guardando attentamente.

"Clarissa che ci fai a quest'ora della notte sveglia e vestita? Dove stavi andando sei pazza? " -mi chiede mia madre con un tono alterato.

Ma io scoppio a piangere e balbetto solo da "Louis..da. .da Louis mi vuole..vuole lasciare", mentre continuo a piangere mia madre si avvicina e mi abbraccia dolcemente come fa sempre chiedendomi di calmarmi e di spiegarle tutto.

Mi calmo e inizio a farfugliare qualche parola. .

Spazio autrice
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Alla prossima! ❤

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