capitolo due

166 9 0
                                    

Le ultime ore passarono in un soffio, presi il bus e mi misi su un sedile. Parlo quasi con nessuno e la maggior parte della gente mi odia.

-Miriam.- dice la troia della scuola venendomi incontro.

-Sì?- rispondo.

-Vai via.-

-Che?-

-È il mio posto.-

-Che stai a dì.- dico ridendo.

-È un ordine.-

-Sveglia! Laura, non siamo più alle elementari!-

-Fanculo, sei ancora vergine.-

-Tu hai avuto tutti quei cazzi.-

Mi stava per tirare un calcio, ma una ragazza la fermò.

Mia sorella.

-Emh, puoi anche smetterla con tutta questa messa in scena.- dice.

-Vaffanculo.- dice andando via.

-Cate?-

-Sì, la tua sorellina.- dice sedendosi.

-Già.- dico fredda.

-Com'è andata oggi?-

-Bene.-

-Miri..-

-Eh?-

-Te lo volevo dire prima.-

-dimmelo ora.-

-Ecco, io sono fidanzata..-

-Ah.-

-Con Gabriele.-

-..perché con lui?-

-È un ragazzo dolcissimo, è cambiato da quando non sta più con te.-

-Cate, lascialo.-

-No!-

-Sì!-

-Perché?!-

-Ha 17 anni! Cosa cazzo hai nella testa? Sei piccola cretina.-

-Se no che fai?-

-dico tutto a mamma.-

-Mamma lo sa già. Gliel'ho detto sta mattina.-

-Vaffanculo Cate.- dico scendendo dal bus, preferisco andare a piedi.

-No, Miriam!-

-Ma vaffanculo!-

Scendo, e inizio a piangere.

Perché?!

Mi avvio verso casa, ne vedo di tutti i colori.

Gente che litiga, sugli angoli della strada dietro a macchine gente che si droga, gente che si bacia, donne incinte, tutto.

Prendo le cuffie e metto un pò di musica, tanto per non pensarci sopra.

Dopo 12 minuti circa entro in casa, il pranzo è pronto, aspettavano solo me.

-Miriam, come stai?- chiede mia madre. -Tutto apposto?-

-Sì.-

Dico avviandomi verso in camera.

*toc toc*

-Cosa?- chiedo.

-Vieni a mangiare?- chiede Caterina.

-Sì..-

Tolgo le scarpe e metto una tuta e una maglia di lana, si muore di freddo.

Mi avvio di sotto, per mangiare.

-Siediti.- dice mia madre puntando il dito contro la sedia vicino a quella di Caterina.

Mi siedo ma non riesco a guardarla in faccia.

Iniziamo a mangiare.

-Tesoro, hai detto quella cosa ad Miri?-

-Sì, e ne è felicissima!-

Faccio un sorriso striminzito e ritorno a mangiare.

-Oh che bello! Infatti questa sera faremo una bella cenetta, con Gabriel e i loro genitori.-

Inizio a tossire.

-Ti senti bene?-

-Sì, sì.-

-Beh, non ne sei felice?- chiede Caterina.

-Emh, io sta sera devo andare al cinema, con una mia amica.- dissi una cosa non vera, ma vabbeh.

-E cosa guardi?- chiede mia madre.

-Non so.-

-Comunque non m'importa, tu oggi starai in casa.-

-perché?-

-Perché è un giorno speciale! Dobbiamo stare tutti insieme.-

-Ma..-

-Niente "ma"! Tu farai ciò che dico.-

-Mamma, ti facevo più intelligente, IO STASERA ESCO, ODIO QUEL RAGAZZO E ANCHE I SUOI GENITORI.-

-Miriam.- dice guardando basso, alzandosi. -No.-

-Sì.- rispondo, mi avvio in stanza.

Piango.

Non lo voglio ancora nella mia vita, non lui!

Chiusi la porta a chiave.

*toc toc*

-Che vuoi?- rispondo.

-Apri, ti prego.- dice Caterina. -Lo so, ma capisci, noi ci amiamo.-

-No!-

-Ti prego, apri.-

-Vai via da qui.-

-Ma che problemi ti causa?-

-Cazzi tuoi mai eh?! E dì alla mamma che io oggi esco, perché faccio quel che cazzo mi pare.-

-Tanto si sa che non vai via..-

-Stai zitta..-

-Andrai dalla tua amica a raccontare tutto.. ma infondo cosa ci risolvi?-

-..-

-Tu non lo sai, ma dopo alcuni giorni vidi Gabriele con la tua amica.-

-C-cosa?-

-Sì. È felice di vederti così; distrutta.-

-Non è vero!-

-Perché non ci credi? Non ti ha mai difesa in qualche modo, non ti ha mai fatta sorridere, no? Ha solo ascoltato e ha detto tutto per la scuola. Ecco perché la gente ti ride dietro..-

-Caterina.- dico alzandomi dal letto, apro la porta. -Cosa cazzo dici?-

-La verità.-

-spiegati.-

-Da quanti anni la gente ti ride dietro?-

-Tre anni.-

-Ecco! Appena hai conosciuto la tua amica.-

-..-

-Le hai detto tutto, e la gente sparla e sparla.-

-Oh.-

-Allora, stasera?-

-Non lo so, quel ragazzo lo odio.-

-Va bene, fai come vuoi, almeno vai a mangiare il pranzo.-

-Sì, ora vado.-

-Okay.-

il fidanzato di mia sorella.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora