Prologo

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Ore 1.45

Entrai in casa cercando di fare il più piano possibile. Mia madre sicuramente stava dormendo. Giunta in camera iniziai a svestirmi lentamente in modo da non sfregare il tessuto sulle ferite che mi ritrovavo. Prima che potessi giungere in bagno sentii la porta della camera di mia madre aprirsi.

-Dana?! Sei tu?- mi girai e quando mi vide spalancò gli occhi e si avvicinò il più in fretta possibile.

-Ma...cosa è successo...come ti han ridotto...- cercai di tranquilizzarla le misi le mani sulle spalle e la guardai

-Non ti devi preoccupare non è successo niente. Sono le solite ferite da combattimento. Ho vinto!- le risposi sorridendo

Mio padre era un ex campione del Wrestling; aveva iniziato ad allenarmi già dall età di 5 anni, finché non morì in un incidente quando avevo 16 anni; da li iniziai a fare gare clandestine. Mi chiamavano il giorno stesso un ora prima dell incontro e io mi dovevo trovare nel posto stabilito pronta per mettere KO l'avversaria. Mia madre era contraria a tutto questo ma ci servivano i soldi per andare avanti e io guadagnavo abbastanza grazie a questi incontri. Ormai avevo 19 anni e quindi era da 3 anni che gareggiavo.

-Non devi continuare a farlo...troveremo altro. Potresti trovarti un lavoro diverso e...- la fermai ormai questo discorso l'avevamo fatto e rifatto mille volte ma a me piaceva quello che facevo e ogni volta che salivo sul ring era come se mi ritrovassi insieme a mio padre e questo mi dava una forza e un'adrenalina incredibile.

-Mamma ne abbiamo già parlato. Ora sono stanca, vado a farmi una doccia poi a dormire, dovresti andare anche tu- mi girai ed entrai in bagno mentre lei si incamminava verso la sua camera.

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