Capitolo 1

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Mi alzo dal letto lasciando da parte i miei pensieri.

Oggi è un giorno molto importante, perchè devo cominciare la scuola. Ho quest'ansia che non mi lascia mai sola, che mi tormenta fin da bambina, ormai ho imparato a conviverci.

Mi preparo per incominciare questa giornata; indecisa cosa mettermi per questo giorno, optai per un paio di jeans, una maglietta classica e per finire la mia immacabile felpa.

Amo portare i felponi perchè riescono a coprire il mio corpo, mi danno una sensazione di protezione, senza mi sento vuota.

Scendo a fare colazione, una cosa semplice, visto che non sono avituata a farla cosi presto.

Prendo il telefono e decido di scrivere al mio amico a distanza. <Buongiorno, come stai?>.

Lui si chiama Michele. E' una persona fantastica anche se dice di avere milioni di difetti, però io non ne ho ancora trovato uno ma se questo un giorno dovesse succedere credo che al posto di odiarli inizierei ad amarli, perché secondo me sono i difetti a renderci unici, distinguerci dagli altri e non essere una fotocopia.

Lui cerca di farti stare bene quando stai male, anche se ci divede questa distanza.

Lui non ha avuto un passato tanto tranquillo come altri, forse per questo che ci siamo legati di più.

Mi sono affezionata quasi subito a lui e questo per me è molto diffile, visto che non mi succede spesso.

Lui per me è come il fratello che non ho mai avuto ma che ho sempre desiderato di avere ed io sono come sua sorella.

Mi ricordo ancora quella sensazione quando mi scrisse quel "Ti voglio bene" per la prima volta, un miscuglio di emozioni; non mi succede spesso di ricevere cose così, di solito sono io che cerco le persone ma questa volta era stato lui. Quando una persona ti cerca è perché gli piace la tua compagnia.

La vibrazione del telefono mi riportò nella realtà. Prendo il telefono e controllo il messaggio che mi è arrivato < Buongiorno sorellina. Tutto bene, te come stai?. Come hai dormito?> , <Bene a parte per l'ansia che ho. Di aver dormito ho dormito, però ho fatto lo stesso sogno di sempre e non capisco il significato se mai ci fosse. Te invece?>.

Finisco di mangiare. Vado in camera mia,prendo lo zaino e metto dentro dei libri, quaderni e l'astuccio. Indosso le scarpe e nel frattempo l'ansia comincia ad aumentare.

Inizio a ricordare i giorni trascorsi a scuola gli anni precedenti, momenti che non rivivrò mai che però rimarranno impresse dentro di me, alcuni belli ma altri molto dolorosi. Tante domande mi percorrono la mente, "Come sarà quest'anno scolastico?","Farò nuove amicizie?","Mi sentirò di nuovo sola?" ,"Perché succedono cose che ci cambiano la vita?","Perché vado a scuola?". Domande che mi faccio da così tanto tempo che ogni volta trovo una risposta diversa per ognuna.

Prendo il telefono per vedere il messaggio di Michele, < Secondo me tutte le cose hanno un significato però non riusciamo a capirlo inizialmente ma bisogna aspettare come sempre, tranquilla vedrai che non sarà niente di negativo. Comunque io ho dormito bene e fai passare l'ansia che non succederà niente. Buona scuola sorellina, ti voglio bene.> < Spero che non succeda qualcosa di brutto, anch'io te ne voglio tanto. Grazie Fratellone.> < Certo che no. Tantissimo e Grazie a te di tutto> < Non mi devi ringraziare perché sono sempre io che ti rompo> < Non mi rompi, anzi mi aiuti sempre> <Anche tu lo fai, fratellone. Ci sentiamo dopo> <A dopo sorellina>. Solo con lui sono così dolce da fare venire il diabete,forse perché riesco ad essere me stessa senza sentirmi giudicata.

Esco da casa e mi avvio in direzione della scuola, ovviamente con le cuffie nelle orecchie. Spesso le persone mi chiedono perché consideri la musica così importante. Io rispondo sempre che essa è l'unica cosa in grado di darmi speranza, perché resta quando tutti se ne vanno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2015 ⏰

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