Il Designato

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IL DESIGNATO***

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LUCIANO ZÙCCOLI

IL DESIGNATO

ROMANZO

NUOVA EDIZIONE

riveduta dall'autore

MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI

Ottavo migliaio.

PROPRIETÀ LETTERARIA.

_I diritti di riproduzione e di traduzione, sono riservati per tutti i paesi, compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda._

Si riterrà contraffatto qualunque esemplare di quest'opera, dal 7,° migliaio in avanti, che non porti il timbro a secco della Società Italiana degli Autori.

Milano, Tip. Treves, 1920.

PREFAZIONE CRITICA

A QUESTA NUOVA EDIZIONE.

Il libro che vede ora la luce nella sua edizione definitiva, dopo che l'autore vi ha arrecato notevoli e pazienti ritocchi, fu pubblicato la prima volta a Milano nel 1894, presso una Casa editrice, che oggi non esiste più. Se il primo romanzo di Luciano Zùccoli era subito parso opera indipendente e originale, questo, che veniva a un anno dì distanza da _I Lussuriosi_, diede a divedere che lo scrittore non intendeva la letteratura come un dilettantismo giovanile, ma come un'alta faticosa nobilissima arte, alla quale voleva dedicare tutto il suo ingegno. E in realtà, ingrandendo la fama dell'autore e confermando la speranza che il primo libro aveva fatto fiorire, _Il designato_ decise dell'avvenire di Luciano Zùccoli.

Parve il libro d'un uomo che avesse lunga esperienza d'anni e di casi, ed era il libro d'un giovanissimo; parve la critica implacabile d'un malcontento marito, e l'autore era scapolo. Ma era uno scapolo e un giovane che viveva a occhi aperti, in una grande città, precocemente; era l'opera d'uno scrittore nato, che a una sensibilità eccezionale accoppiava per istinto uno spirito d'osservazione fresco e sincero.

E in verità, chi volesse analizzare le qualità principali di questo libro,--di questo, e osiamo dire di quasi tutta l'opera di Luciano Zùccoli,--troverebbe ch'esse provengono dalla sincerità dell'osservazione, dalla facoltà di sentire acutamente, dalla precisione originale nell'interpretare i moti interni dell'animo e gli avvenimenti cospicui della vita vissuta. L'autore afferra movimenti psicologici non veduti da altri e li vivifica con uno spirito tra il sentimentale e lo scettico, il quale è caratteristica di lui; rende con brevi tòcchi le scene, di cui mette in rilievo i particolari che sfuggono ai più e che vi lascian più duratura l'impressione; e riflette nel giudizio delle cose e degli uomini una sua filosofia malinconica e indulgente, lepida e disperata nel tempo stesso, che se non ha stupito più nell'autore di _Farfui_ e del _L'amore di Loredana,_ fece la maraviglia dei critici che nell'autore di _Il designato_ dovevan giudicare, un giovane di ventiquattr'anni.

Si è, ripetiamo, che Luciano Zùccoli, prima ancor che uno scrittore, è un uomo che ha vissuto e vive, e della vita, nonostante quella sua filosofia, è amico e ammiratore.

Indipendente come tutti coloro,--e _tutti_ qui vuol dir _pochi_--i quali hanno una personalità rilevante, egli ha sempre un'opinione sua e una sua volontà; non per il piacere di contrasto, benchè un certo qual gusto per la contraddizione gli si potrebbe a quando a quando rimproverare, ma perchè non dice se non ciò che sa, che ha visto, che ha constatato; non ha gli occhi, insomma, che alla vita e alla realtà.

Parrebbe che uno spirito così formato dovesse essere arido e freddo; e sarebbe, se Luciano Zùccoli pretendesse troppo dalla realtà e dalla vita e si disgustasse facilmente d'ogni cosa dolce per quel fondo d'amaro che vi si trova quasi sempre alla fine. Ma in questo medesimo libro il lettore può aver la prova della sensibilità che l'autore ha saputo conservare fra le delusioni, la lotta, le tempeste della sua non mai pacifica esistenza. Si leggano, ad esempio, il capitolo in cui è descritta la prima notte di matrimonio, e l'altro in cui è ritratta la protagonista tutta affaccendata nelle sue frivole compere, e quello in cui si racconta della morte e dei funerali di Laura Uglio, e si veda con qual delicatezza di tocco ha saputo lumeggiare, argomenti gravi o teneri, leggeri o tristi, scabrosi o sentimentali. E si confrontino con l'arguzia onde son delineati certi altri personaggi, conn l'ironia di certe scene di famiglia, col senso di ribellione con cui sono affermate o rapidamente esposte certe verità della vita comune; e non ci si darà torto se diremo che lo studio del vero, quasi istintivo nello Zùccoli, presta alla sua opera, una varietà mirabile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2008 ⏰

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