Parto da me stessa.

17 1 2
                                    

In un febbraio del '99 nacque una creatura dal nome Rosa. Appena nata,non sapeva che mondo e che persone le aspettavano. Per lei,il mondo era come un giardino incantato pieno di fate buone e di un'aria leggera. Tutto era più bello,per lei ogni giornata era piena di sole,ogni giornata splendeva un sorriso. Da piccola vedeva il mondo a modo suo,in una certa prospettiva. Poi,tra 11-12 anni,il suo mondo 'interiore' cambia. Inizia a pensare al suo futuro e ai suoi obiettivi nella vita,ma andava per esclusione dicendosi: <<La felicità potrà mai essere un mio obiettivo? Ma ovvio che no, la felicità prima o poi svanisce..anche lei è stanca. Tipo come un gelato al nostro gusto preferito..lo mangiamo con tanto gusto,ma poi finisce.>> si rispose tra sé. E continuò a pensare..<<Possono mai essere i soldi? Si,sappiamo che i soldi fanno felici tutti,ma sono solo un nostro benessere.! Mmh, pensiamo ancora..dai Rosa dobbiamo trovare qualcosa>>si disse tra sé. <<Forse può essere l'amore. L'amore ti fa vivere per poi morire. Ma io non voglio morire. Voglio vivere per le cose belle,quindi assolutamente no>> si continuò a rispondere. <<Ah ecco,può essere un lavoro ovvio. Un lavoro che mi dovrà far star bene con me stessa..Magari una segretaria, una professoressa,un estetista. Si si,questo è il mio obiettivo.>> Ed ecco che finalmente si decise.
Passano gli anni e Rosa ha 16 anni ormai,una ragazza con dei valori e con dei ragionamenti tutti suoi a pensarci sull'argomento trattato da piccola e si fa nuovamente delle domande:<<Eccomi di nuovo qua Rosa,ormai matura e con delle scelte stabilite. Il mio obiettivo che ho sempre sognato è il lavorlavoro,magari anche un po' di felicità ma è negata a questo mondo. Ad oggi il mio obiettivo è VIVERE ed essere ME STESSA!>>disse con gran entusiasmo. <<L'amore non fa per me,almeno per ora. Per il momento la vedo solo come una sciocchezza,roba per i romanticoni. La felicità la troviamo in un minimo gesto,in ogni cosa..perché evidentemente non vuole venirmi a trovare eh.>>rispose con aria nostalgica.
Tra i 13-14 anni era una ragazzina chiusa,priva di sentimenti..Insomma si sentiva come un gabbiano rinchiuso in una gabbia,da cui non riusciva ad uscire. Non era come le solite ragazzine in fissa per la moda,trucco e bei ragazzi..no,per niente! Sapeva solo sognare,fantasticare, progettare e poteva vedere la sua vita sotto questi punti di vista. Sapeva solo prendere un figlio bianco e una matita in mano e fare dei disegni senza neanche completarli e colorarli perché si sentiva vuota. È cambiata,perché l'hanno cambiata.
Adesso ha 16 anni ed è riuscita ad uscire da questo labirinto grazie alle persone che la amano. È diventata se stessa,una ragazza che ora dalla finestra non guarda più le piccole sciocchezze,che non guarda più la vita di altri senza viverla per sé. È diventata una ragazza che non sogna più ad occhi aperti,perché la realtà è svegliarsi la mattina e prendere delle decisioni immediate. Insomma ha raggiunto il suo sogno.
"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni."

Parto da me stessa.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora