Amiche senza speranza e incontri strani al minimarket.

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"Sono sconvolta. Scon-vol-ta." "Che cosa è successo questa volta Hil?" dissi continuando a leggere, abituata alle lamentele della mia migliore amica. "Il ragazzo con cui mi stavo sentendo... mi ha detto che si sposa!" "Pff" Soffocai a stento una risata. "Non sa più come liberarsi di te." "Come scusa? Perché mai dovrebbe volersi liberare di me?" Chiusi il libro che avevo in mano e lo posai sul tavolino che avevo davanti, poi la guardai. "Ma ti senti quando parli? Non facevi altro che assillarlo con i tuoi discorsi senza senso, non lo lasciavi mai parlare. Immaginavo che prima o poi si sarebbe stufato. È successo lo stesso anche con gli altri cinque ragazzi, no?" "A dire il vero erano sei." "Oh mamma..." dissi alzandomi dalla poltrona. Presi dal tavolino la tazza di thè che avevo finito qualche ora prima e mi diressi verso la cucina. "Tu devi imparare a parlare di meno e ascoltare di più." "Sì, sì... Comunque ti rendi conto? Si sposa! Questo significa che mentre stava con me, stava anche con un'altra! Sono stata tradita, capisci?" Mi avvicinai a lei e le poggiai le mani sulle spalle, facendola sedere sul divano. "Parlare di meno, ascoltare di più." "Ma..." "Niente ma... Vado a vestirmi che scendo al mini market qui sotto per comprare dei biscotti." Mi diressi in camera e lei mi seguì. "Sono stata tradita e l'unica cosa a cui riesci a pensare sono i tuoi biscotti?" "I biscotti sono importanti. E poi non sei stata tradita. Sentirsi via KakaoTalk e uscire un paio di volte non è stare insieme." Lei sospirò sedendosi sul mio letto e prendendo uno dei miei peluche, per poi abbracciarlo. "Mi chiedo se riuscirò mai a trovare l'amore..." "Se ti dai una calmata potresti trovarlo. Forse..." Mi guardò con faccia preoccupata. "Forse? E se non lo trovo? Oddio, morirò da sola! Non voglio!" Uscii dalla stanza e mi misi a cercare le chiavi di casa nella borsa. "Sono allergica ai gatti quindi non posso vivere in una casa da sola con i gatti e i cani mi fanno paura. Dici che i criceti sono di compagnia?" Mi passai una mano sul viso, rassegnata e uscii di casa, lasciandola insieme alle sue evidenti turbe mentali. Non appena fui fuori casa respirai l'aria fresca primaverile e mi stiracchiai le braccia, poi attraversai la strada e mi diressi verso il mini market. Erano le 23:45 quindi non c'era anima viva. Entrai e iniziai a dare un'occhiata ai vari articoli sugli scaffali. Poco dopo entrarono due ragazzi incappucciati, alquanto inquietanti. Presi due pacchi di biscotti e mi diressi verso la cassa per pagare. Una volta uscita guardai di nuovo dentro al mini market. "Che strani ragazzi..." dissi tra me e me. Scossi la testa e mi diressi verso casa quando mi sentii chiamare. "Hei!" Mi girai e uno dei due ragazzi mi corse incontro, porgendomi qualcosa. "Tieni, ti è caduta dal portafoglio." Era un mio documento. "Oh... Ti ringrazio." Il ragazzo abbassò ancora di più il capo. "Di nulla. Ciao... Rose." "Sì... Ciao..." Un po' confusa tornai a casa, chiedendomi chi fosse quel tipo. Trovai Hil ancora intenta a parlare da sola, facendo discorsi col mio alpaca rosa sulla sua futura vita da zitella. "Hei, bentornata!" Sai, stavo pensando, dato che gli animali sono impegnativi da tenere potrei vivere con i peluche, se non troverò l'amore. Loro mi ascoltano e sono così carini, vero? Tu cosa ne pensi?" La feci alzare dal mio letto mettendole in mano un pacco di biscotti e la spinsi fuori da camera mia. "È proprio senza speranza questa ragazza..." pensai. Come faceva a essere così stordita? "Vai a dormire Hil, sei stanca, devi riposare." Ed ecco la frase che mi terrorizzava più di tutte. "Ma io non ho sonno." Chiusi gli occhi cercando di nascondere la mia espressione infastidita e le sorrisi. "Ma io sì. Voglio dormire. Ho lavorato oggi, mentre tu pensavi alla tua vita amorosa." Lei mi guardò con un'espressione da tonta sul viso. Non aveva capito una parola di quel che avevo detto, probabilmente. Sospirai. "Ma l'amore è importante! Se tu avessi qualcuno che ti ama e amassi qualcuno non saresti così, ne sono sicura!" "Non mi interessa l'amore, Hil. Sto bene così. Ho il mio lavoro, la mia vita e fila tutto liscio." "Tu dici così, ma io so che non è vero... sei solo rimasta ferita e ancora non ti è passata... Buonanotte, Ro." Uscì, chiudendo piano la porta e io rimasi per qualche secondo a fissare il punto ora vuoto in cui poco prima si trovava, poi sospirai e mi buttai sul letto, aprendo il pacco di biscotti, che alla fine non mangiai nemmeno. Mi addormentai in fretta, tra i mille pensieri confusi, in un sonno profondo e fortunatamente senza sogni, come speravo sarebbe stato.

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