Biscotti, cupcakes e luoghi strani.

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La mattina dopo mi svegliai per il troppo rumore. "Cosa sta facendo quella ragazza adesso?" Guardai la sveglia sul comodino, segnava le 8:30. Mi alzai e, sbadigliando, uscii dalla mia camera. "Hil? Cosa stai facendo?" La trovai in cucina intenta a frugare dappertutto in cerca di qualcosa. "Cosa stai cercando?" "Ah! Buongiorno, Ro!" disse tutta allegra. "Stavo cercando le formine per fare i biscotti, quelle di varie forme. Sai dove sono?" Rimasi un attimo a pensare, poi aprii un cassetto e mi misi a cercare, poco dopo le trovai. "Queste?" "Sì, sì! Proprio quelle! Facciamo i biscotti insieme? Oggi mi vedo con un ragazzo che ho conosciuto su una chat e volevo portargli qualcosa di buono! Mi aiuti?" Pensai a cosa avevo da fare durante quella giornata. Avevo del tempo libero, quindi accettai. "Certo, vado a farmi la doccia e poi ci mettiamo al lavoro." "Evviva!" Hil mi abbracciò, tutta felice. "Vedi di non montarti la testa però, sennò rimarrai sempre delusa nel caso dovesse andare male." "Non lo farò, promesso! Ah, Ro!" Mi girai verso di lei. "Dimmi." "E se gli dicessi di portare un amico?" "Scordatelo." "Ma Ro, dai!" "No. Non m'interessa." "Ti prego! Non ti sto dicendo di uscirci assieme, ti chiedo solo di accompagnarmi e fare anche tu amicizia con qualcuno." Sospirai esasperata. Se non avessi accettato mi avrebbe tenuto il muso tutta la settimana. La guardai e annuii. "Va bene, ma è la prima e ultima volta." "Ok!" E mi diressi verso il bagno, chiudendo poi la porta alle mie spalle.

Quella mattina, dopo la mia doccia, ci improvvisammo pasticcere. Biscotti e cupcakes. Vedere tutti quei dolci appena sfornati mi fece venire fame. "Per che ora hai l'appuntamento?" "Abbiamo l'appuntamento alle 14:00." Erano le 12.15 quindi decidemmo di pranzare, subito dopo andammo a prepararci. Lei indossò uno dei suoi soliti vestitini e scarpe con tacco medio, mentre io andai sul semplice: jeans, scarpe basse e una felpa sopra ad una maglietta nera. Hil mi guardò con sguardo disgustato. "Certo che potresti impegnarti di più..." "Perché? Mica sono vestita male." "Ro, stiamo per incontrare dei ragazzi. Non ci tieni neanche un po' ad apparire carina?" "Io non ci vedo nulla di male nel mio abbigliamento." Lei sospirò e si incupì. "Devo davvero andarmi a cambiare?" dissi, guardando la sua espressione imbronciata."Per favore." Sbuffai. "Va bene... aiutami." Il sorriso spuntò di nuovo sul suo volto mentre mi trascinava in camera sua. Mi fece indossare una gonna nera corta con una maglietta bianca semplice e mi permise di tenere le mie scarpe basse e la felpa aperta che avevo su prima. Non aveva annullato totalmente il mio solito stile, ma... mi sentivo leggermente a disagio, non essendo abituata a portare gonne.

Uscimmo che erano le 13:40 e arrivammo al luogo dell'incontro che ancora non c'era anima viva. Era una zona davvero poco frequentata, molto tranquilla, anche carina, ma mi sembrava strano che due ragazzi portassero delle ragazze in un posto quasi deserto per uscire. "Sei sicura che sia questo il posto?" "Sì, perché?" "Mi sembra strano. Non c'è quasi nessuno qui, non mi sembra proprio un posto da appuntamenti." "Che ne sai? Non ci sei mai venuta qui!" "Tu sì?" "No, neanche io." Rimasi a guardarla in silenzio. "Mi stai dicendo che se non ti avessi accompagnata ti saresti incontrata con quel tizio sconosciuto in questo posto che nemmeno conosci?" Lei annuì e io la guardai sconvolta. "Se sono due pazzi maniaci e ci violentano io ti ammazzo." Lei spalancò gli occhi, come se avesse pensato a quell'eventualità solo in quel momento, ma ormai era troppo tardi per andarsene. Due ragazzi, con il cappuccio della felpa in testa stavano camminando verso di noi. Uno si guardò intorno, poi alzò una mano per salutarci. Non appena ce li trovammo davanti, io e Hil ci guardammo per un secondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06, 2015 ⏰

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