Capitolo 25

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Raga vi spammo un profilo che mi piacerebbe visitaste, se vi va leggete la storia pubblicata>>>shadowsoffiree

Io: So.
So: Ouu.
Io: Dobbiamo dirglielo.
So: la la la, no.
Io: Si invece.
So: No! Non me la sento.
Io: Cazzo Sophia, vuoi dirglielo quando avrai 40 anni?!
So: Smettila.
Io: Smettila tu! Lo sai, Margot non è contro gli omosessuali, e Fernand neanche. (Madre e padre di Sophia, entrambi francesi)
So: Ma tuo padre no!
Io: Mio padre lo saprà, forse, quando ormai saremo felicemente sposate.
So: Ne parliamo poi.
Ecco, questa più o meno era la routine settimanale. Ogni volta lo stesso discorso, i medesimi inghippi e il monotono rimandare. Prima o poi ce l'avremmo fatta?
"...La capacità da parte dei bambini di elaborare tesi totalmente astratte su un qualsiasi tipo di oggetto che catturi la loro attenzione é particolare e colma di sfaccettature..." stava spiegando la professoressa Di Bona.
Ero molto distratta e la mia capacità di concentrazione era instabile. Il mio pensiero era fisso sul problema di Ludovico, perso di Sara. "Il suo sguardo vacilla, un attimo é gioiosa di parlarmi, l'attimo dopo distaccata e distante". Il pensiero che ho elaborato è che lei sia uscita da una qualche storia traumatizzante, e perció che la sua mente spazi dagli innumerevoli pregi di Ludo, ai suoi possibili molteplici difetti.

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