Un ragazzo con i capelli spettinati,sui 173 anni all'incirca-portati bene -stava alzando gli angoli della bocca per creare quello che doveva essere un sorriso-misto tra l'impacciato e l'accattivante-ed era appoggiato quasi sfacciatamente allo stipite della mia camera.
"Ciao Damon,come ti butta?"
Stefan.
Il mio fratellino era appena tornato dalla Georgia dove aveva passato l'intera estate a riflettere sulla sua relazione con l'insopportabile Barbie.
Nonostante non reggessi Caroline per la sua incredibile dote nel parlare senza mai fermarsi,nell'ultimo periodo le ero stato vicino.
Aveva bisogno di conforto.
Di aiuto,specialmente.
Avrei fatto quello che avrebbe fatto Elena.
Non l'avrei delusa.
Dopo la morte di sua madre-la mia cara amica Liz,il mio terribile sceriffo-l'avevo tenuta d'occhio per evitare che avesse qualche altro istinto omicida,che l'avrebbe spinta nuovamente a spegnere il piccolo interruttore dei sentimenti.
Quello che contiene in sè tutto ció che provi realmente e che in urgenze come queste va disattivato prima che tu lascia una scia di corpi smembrati lungo tutta la capitale e dintorni.
Non potevo permetterle di diventare quello che mio fratello aveva tanto odiato di essere,uno squartatore.
"Bentornato,Stef"gli dissi con tutta la naturalezza che si poteva usare.
"Grazie"mi rispose ,ma non ebbi il tempo di aggiungere altro che mi si buttó completamente addosso,tuffandosi in un abbraccio disperato.
Quasi mi strozzava.
Da quanto avevo capito gli ero mancato.
Gli ero mancato davvero.
E parecchio anche.
Anch'io avevo sentito la sua mancanza,specie nei giorni seguenti alla "morte"di Elena,dove lui aveva giá deciso di partire per lasciare la sua scombussolata esistenza e confondersi nella trafficata vita della Georgia.Quel periodo è stato soprattutto un periodo di solitudine.Nessuno con cui parlare-eccetto l'alcool-con cui condividere il tuo dolore,con cui divertirti e scappare dalla realtá per cinque minuti.Ho sempre e solo contato su me stesso ma Stefan era tutto ció che mi restava.
Non volevo perderlo.
Troppe persone avevo perso e ora la lista era piena.Nessuno spazio bianco in cui potesse entrarci il nome di mio fratello.Ero sicuro che il suo destino dovesse crearlo con le sue mani e di certo non sarebbe stato quello di morire.
Lo scossi un pó,per assicurarmi che stesse bene e lo invitai a sedersi sul comodo letto a baldacchino in stile barocco che regnava nella camera.Dopodichè mi diressi all'angolo bar che avevo fatto installare appositamente per occasioni speciali e gli versai del brandy in una coppa di cristallo decorata con fil d'oro.
"Allora,com'è andata in Georgia?"gli chiesi,porgendogli il bicchiere contenente il liquido scuro.Lui lo afferró con impeto,quasi fosse un oggetto prezioso che andava custodito e se lo portó alla bocca,scolandoselo tutto.Feci lo stesso guardandolo di sottecchi mentre sentivo quella sensazione di piacere scendermi in gola.
Freddo al punto giusto,non c'è che dire.
Poi mi porse il bicchiere.
"Abbastanza bene.Cittá tranquilla,niente eventi paranormali come di solito accadono qui a Mystic Falls e, soprattutto,una gradita accoglienza.Pensavo fosse peggio,invece mi sbagliavo.Ho avuto tempo per mettere in ordine i pezzi del puzzle e penso che siamo ad un buon punto.Tu,invece come hai ammazzato il tempo?Conficcando i canini in qualche collo caldo e morbido?"ridacchió,quasi preso da un'ironia incontrollabile.
Non lo vedevo reagire così alla vita dalla nostra ultima uscita insieme e ció un pó mi piaceva.Ero felice per lui.
Felice per il fatto che fosse tornato a essere lo Stefan tanto esuberante di una volta.Avrei voluto rispondere alla sua domanda con un Si,e parecchi anche ma frenai di botto all'istinto di farlo e risposi con un semplice No fasullo.Non potevo raccontargli delle mie esigenze di affondare il dolore in qualcosa di succoso-specie quando si trattava di sangue.
Rosso come il fuoco.
Dolce come il cioccolato.
Un mix di piacere e leggerezza che ti confonde i sensi e libera quella parte di te tenuta nascosta dall'autocontrollo.
Ma qui non c'entrava l'autocontrollo.
Quello che provavo era un segno di debolezza e la debolezza non è mai stata presente nel mio DNA.Non l'avevo provata nemmeno quando era morta la mamma perchè avevo imparato a trovare la soluzione migliore per combatterla ,senza che mi sopraffacesse.
Ora era diverso.
Non riuscivo a gestirla e mi attannagliava la paura che non ci fosse metodo per fermarla.
No.
Non l'avrei detto a Stefan.
Magari la sua compagnia mi avrebbe fatto bene.Avremmo potuto ricominciare con le nostre serate al Grill e io avrei potuto avere modo di distrarmi e di non pensare a squarciare la gola a qualcuno.
Si,mio fratello mi aiuterá.
Lo ha sempre fatto.
Con lui sará più semplice resistere agli impulsi.
E poi,come non accettare i consigli da parte di un vampiro che fa il pacifista e si nutre di conigli?Forse sarei potuto entrare anch'io a far parte del consiglio della foresta!
Mi venne da ridere a quell'idea,dimenticandomi quasi che lui era al mio fianco.Guardava distratto-come preso da qualcosa-il pavimento,quando d'un tratto sobbalzó dal letto alzandosi di scatto.
"Ho appena creato la serata perfetta!"disse con enfasi,mentre lo fissavo stupito,incapace di capire cosa stesse dicendo.
"Questa sera tu,io e tutti gli altri ceneremo insieme e ci divertiremo da matti!Metteremo su uno spettacolo canoro e balleremo tutta la notte!Al diavolo il mio imbarazzo!Affronteró Caroline comportandomi come un normalissimo amico e..."si avvicinó con fare sospettoso"non accetteró un No da parte tua".
Accidenti a Stefan!
Non gli sfugge niente.
Sapeva che avrei contestato,così mi ha messo con le spalle al muro.
Rifiutare sarebbe stato come essere morto,perchè Stefan non me l'avrebbe fatta passare liscia e,dall'altra parte,accettare sarebbe stato passare la serata tra finti sorrisi e Sto bene,grazie.
Non avevo scelta.
Respirai a fondo e concentrai lo sguardo su Stefan,che mi guardava ansioso come un moccioso tra i piedi.
"D'accordo"mi decisi...
"Vengo con te".Nota d'autore
Vi sono grata per le numerose visualizzazioni ma gradirei che ci fosse un aumento di commenti,almeno da ció posso intuire se la storia è di vostro gradimento.Altrimenti non posso continuare.Su su commentate in tanti! *-* *-*
STAI LEGGENDO
L'eterno stallone
VampireSe volete scoprire qualcosa in più su l'affascinante vampiro Damon Salvatore non evitate di leggere questa specie di diario scritto da lui. Cosa prova Damon quando Elena muore?E,soprattutto,come supererà la sua assenza?La storia é ricca di flashback...