Prologo - Inchiostro macchia cuore.

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"Non gli manchi, mi dispiace.
Non ha voglia di abbracciarti.
Nei suoi sogni non ci sei tu.
Nel suo cuore non c'è spazio per te. La tua voce non è la melodia che le sue orecchie amano ascoltare.
I tuoi occhi non li ha mai guardati, nessun sorriso è apparso sulle sue labbra pensando a te ed il suo amore non è mai stato tuo.
Mai lo sarà.
Basta illusioni, non ha bisogno di te. Non gli piaci, non è interessato a te, non è innamorato di te e non ti ama. Non ti amerà mai, perché non lo capisci?
Non sei abbastanza per lui e non lo sarai mai.
Perché interessarsi ad una come te, quando potrebbe avere il meglio?
Mi dispiace, ma non sei il meglio per lui e non lo sarai mai, in nessuna vita.
Non fare la bambina e smettila di sognare ad occhi aperti.
Non esistono favole e, anche se tutto questo fosse una favola, tu non saresti mai la principessa.
Svegliati e guarda in faccia la realtà; apri gli occhi e accetta la verità: non sarà tuo, MAI."

Inchiostro macchia cuore.

Ahia.
Fa così male che il mio corpo non sembra percepire altro dolore. Sono qui, nel lurido bagno della scuola, a scrivere sul mio inutile blog.
Immobile mentre ciò che vorrei urlare al mondo fuoriesce dalle mie dita che continuando a muoversi sul display del mio vecchio BlackBerry.
Presto o tardi anche lui mi abbandonerà, sapete? Tutti prima o poi lo fanno.
Ho bisogno di una pausa da questa vita.
Ho bisogno di avvolgere il nastro e fingere di non aver mai letto quelle parole. Far finta di non voler sapere chi ha lasciato quel bigliettino nel mio fottuto armadietto che, a saperlo, non avrei aperto. Piuttosto lo avrei sigillato e avrei lanciato la chiave del Tamigi così da poter tenere lontane quelle parole. Parole come lame che non fanno altro che ripetersi nella mia mente senza sosta.
Sbatto le palpebre velocemente e m'impongo di non piangere, non posso, Dio.
Non posso crollare per una verità che fin troppe volte, in silenzio, mi é stata rivelata.
Ho finto di essere cieca, ho sperato, lasciando che la speranza si tramutasse in illusione.
E quando l'illusione crolla, tu crolli con lei ed io sono crollata in silenzio, senza far rumore. Il mio sorriso è una smorfia di dolore che agli occhi di tutti sembra luminoso, ma loro non sanno, non possono immaginare cosa ci sia nel mio cuore e cosa nasconda il mio sorriso.
Loro non sanno che per troppo tempo nel riflesso dei suoi occhi il mio cuore si è rifugiato.
Loro non sanno che, in questo preciso istante, il mio cuore non ha più un posto dove andare. È stato sbattuto fuori da quelle parole.
Annientato.
Sconfitto.
Bruciato.
Ed io sto bruciando nel mio sentirmi così fottutamente stupida per aver sperato che lui potesse essere mio un giorno. Ho lasciato che i suoi sorrisi mi entrassero nelle ossa, senza pensarci due volte. Avrei dovuto pensarci meglio prima di concedere il mio cuore ad uno come lui. Uno come lui è troppo per una come me.
Perché solo adesso lo capisco? Perché non posso essere il meglio per lui? Perché non posso essere abbastanza? Cos'ho di sbagliato?
Stupida me, stupido cuore, stupido lui ed i suoi sorrisi. Stupida testa, stupida anima e stupide illusioni.
Sono stanca e vorrei restare in questo bagno per il resto della mia vita. Ma non posso.
Devo indossare il mio sorriso più bello ed uscire da qui a testa alta, fingendo il nulla, fingendo che il mio cuore non si sia mai stato spezzato in tanti piccoli pezzetti.

Célia.

{Grazie a tutte coloro le quali sono passate a leggere questa piccola merdina che la mia testolina ha deciso di partorire. No, non si tratta di un diario, bensì di un blog nel quale la protagonista scriverà ogni sua emozione ed ogni suo pensiero.
Spero che questo piccolo prologo vi abbia incuriosito e ci tengo a dire che, essendo una storia breve, i capitoli non saranno lunghissimi!
Lasciatemi tanti commenti, per favore!

All the love

Anna }

Hurtful Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora