È, purtroppo, iniziato un nuovo anno scolastico e come i due precedenti mi alzo svogliatamente dal letto per dirigermi verso il bagno. Dopo essermi lavata i denti e il viso, torno in camera.
Sono le 7 del mattino e il pensiero che il mio terzo anno di liceo sarebbe incominciato di lì a poco mi disturba. La scuola che frequento è troppo lontana da dove sono sempre vissuta, così mia madre ha dovuto fare grandi sacrifici per potermi dare un appartamento in cui stare.
Qui ho conosciuto Hanna, la mia attuale coinquilina nonchè migliore amica.
-Hanna, Hanna svegliati- la scuoto delicatamente. Sta ancora dormendo, come al solito, e se non incominciamo a prepararci perderemo il bus e quindi di conseguenza arriveremo in ritardo a scuola.
-Cosa c'è?- mugugna con gli occhi ancora chiusi.
-Dai alzati, dobbiamo andare- dico aprendo il suo armandio e tirandone fuori la divisa scolastica, mettendola sul suo letto dov'è ancora stesa dormiente.
-Grazie mammina- sussurra assonnata per prendermi in giro mentre si siede.
-Hanna- la guardo con il broncio per la frase che ha appena detto, mentre prendo anche la mia divisa -Dai vestiamoci-.
Mi spoglio buttando, sul letto disfatto, il pigiama. Prendo la camicia bianca e mentre la sto abbottonando, Hanna si alza stiracchiandosi. Poi infilo la gonna su per le mie gambe, infilandoci dentro la camicia. Mi allungo per prendere da dentro il cassetto le parigine per poi indossare anche quelle. Afferro il maglioncino, con lo stemma della nostra scuola, e lo metto sopra la camicia.
-Sei già pronta?- dice Hanna guardandomi scioccata -Tu non sei una persona normale- va in bagno.
-No io sono normalissima, sei tu che sembri un bradipo- le urlo attraverso la porta.
Dopo due minuti esce ed entro io, prendo la spazzola e incomincio a tirare i miei capelli lunghi e castano chiaro, fino a fare una coda alta chiudendoli con un elastico.
Dopo aver finito, Hanna entra con la divisa addosso per pettinare i suoi capelli biondi lasciandoli sciolti.
Prendiamo le nostre chiavi ed usciamo dirigendoci alla fermata del bus, che sarebbe arrivato a minuti dato che sono le 7:13. Dopo poco lo vediamo arrivare, saliamo, c'è qualche posto qua e là, niente di più. Hanna riesce a sedersi vicino ad una signora anziana. Io, fortunatamente, vedo che un ragazzo sta scendendo, mi avvicino al posto libero.
-Scusa- picchietto la mia mano sulla spalla del ragazzo nel secondo posto -Posso sedermi?- chiedo accennando un piccolo sorriso.
-Eh?- si toglie le cuffie -Ah, sisi fai pure- dice facendo incrociare il suo sguardo con il mio. Vedendo quegli occhi mi sentii quasi pietrificata, erano azzurri come il ghiaccio e non sol per il colore ma trasmettrvano anche freddezza come esso.
Mi siedo prendendo il mio telefono e le cuffie, solo dopo noto che indossa la divisa della mia scuola. Forse è nuovo oppure la sua classe è sempre stata in succursale. Mi giro lentamente e senza farmi notare per guardarlo, un ciuffo biondo e curato spunta fuori dal cappuccio della sua giacca e i lineamenti mi sembrano familiari.-------------------------------
Hei ragazze! So che è un capitolo molto descrittivo, ma spero di non deludere le vostre aspettative e se continuerete a leggere vedrete che i capitoli si faranno più "importanti" se si possono definire così.
Detto questo spero in dei vostri commenti o voti per darmi maggior sicurezza e per continuare la storia.
-Samantha
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You're my poison. || Niall Horan.
Random"Hei Sam, ti piace quello?" chiede Hanna ridacchiando. "Quale?" dico guardandomi intorno. "Dai quello lì, il biondo di quinta!" esclama un po troppo ad alta voce dandomi una gomitata. "Ah, si dai carino" ammetto con un sorrisetto sulle labbra, guard...