Sto camminando in un campo di margherite.Indosso una camicia a palloncino con le maniche a tre quarti bianca e un paio di jeans neri stretti.Non ricordavo di avere questi vestiti nel mio armadio.All'improvviso mi giro di scatto,un rumore secco mi ha fatto sobbalzare.Sembrava uno sparo.Comincio a correre verso un corpo familiare steso a terra e insanguinato.Appena mi avvicino,riesco a riconoscere il corpo: è la mia professoressa di inglese,il suo vestito bianco a fantasie gialle è macchiato di sangue all'altezza della pancia.Mi inginocchio e cerco di fermare l'emorragia con un foulard di seta che ha al collo la donna.Vorrei chiamare un'ambulanza,ma non posso,non ho il telefono con me.Allora comincio ad urlare,sperando che qualcuno mi senta,fino a quando mi accorgo che la prof sta sussurrando qualcosa.Mentre mi avvicino per capire quello che sta dicendo,sento chiaramente:-Ti voglio bene,figlia mia- e poi svengo a terra,vedendo il vuoto.
-NO!-
Mi sveglio ansante. Era solo un incubo. Mi passò una mano sulla faccia,cercando di capire dove mi trovo. Sono in ospedale. Improvvisamente mi ricordo che al pronto soccorso mi avevano detto che ho subito un piccolo trauma cranico dato che ho sbattuto anche la testa e hanno preferito mandarmi all'ospedale per tenermi sotto osservazione. Ormai mi è passato il sonno,e vorrei prendere un bicchiere d'acqua,ma mi accorgo che la mia caviglia è ingessata. "Perfetto" penso. Sto per chiamare un'infermiera,quando mi accorgo di due ragazzi,uno moro e l'altro biondo,che dormono su due poltrone ai lati del mio letto. Li riconosco immediatamente: quello moro è Alex, e quello biondo Tommaso. Sono confusa....che ci fanno qua?Insomma,io odio Tommaso,con che coraggio si presenta qua?Ho accettato il suo invito solo per scoprire se ha il coraggio di confessarmi la verità.Sospiro forse un po' troppo rumorosamente,perché Alex si sveglia.Mi sorride e non faccio a meno di pensare quanto sia bello con quelle fossette tenere.Si avvicina lentamente e mi chiede:-Come stai?Vuoi un bicchiere d'acqua?-
-Si,grazie-rispondo timidamente e non riesco a fare a meno di sorridere.Appena Alex lascia la stanza,guardo Tommaso,il ragazzo che amavo prima del suo tradimento.E sembra una parola grossa "amare" quando parli di quello che era il tuo "fidanzatino" di seconda media,ma era così,perché succede che mi affeziono troppo alle persone e finisco per soffrire e per piangere.Ed è quello che mi ritrovo a fare ora,in una stanza che puzza di disinfettante con una gamba ingessata e una benda in testa,ma soprattutto con tanti sentimenti che mi schiacciano lo stomaco.
~È solo una giornata di merda,non una vita di merda~
Mi ripeto facendo finta di dormire quando i passi affrettati di Alex risuonano nel corridoio.
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VDT(Vita Da Teenager)
Teen FictionTratto dal capitolo 2: ~Perché sei così felice?~ ~Perché ti ho visto~ |I personaggi sono stati inventati da me.Non è una ff,pertanto la scelta dei nomi è puramente casuale e non associata a personaggi famosi o realmente esistiti|