Un anno prima, 2015.
Goccia dopo goccia.
E ormai ho perso il conto di quante ne siano cadute in quell'acqua tinta di rosso.
Una lacrima salata, una goccia di acqua calda e una di sangue.
Migliaia e migliaia rinchiuse in quei confini di pietra lucida bianca.
Ecco cosa riempie la vasca in cui sono immersa.
Osservo il rubinetto gocciolare ritmico davanti al mio capo chino appoggiato al muro.
Il braccio destro disteso a galleggiare col polso sanguinolento rivolto verso il soffitto: rigolini bollenti di un rosso acceso si sbiadiscono al contatto con l'acqua, ormai già macchiata dalle mie lacrime nere per colpa del mascara colato.Il motivo di tutto ciò?
Lui.Ma lui non lo sa, non glielo voglio far sapere.
Nessuno deve sapere, solo io.-C'è una cosa importante che ti devo dire -
-A me puoi dire tutto lo sai -
-Io ho avuto quel posto nel gruppo, debutterò-
-Taehyung ma è fantastico! -
-Ti ricordi il patto? -
-Sì, ti aspetterò-
Lui ha raggiunto la sua felicità esercitando un ruolo nella società che sogna da tempo ed io non voglio intralciarlo, non voglio sapere se dopo due anni di attesa, senza vedersi e sentirsi, lui effettivamente stia mantenendo la promessa.
Penso vivamente di essere stata dimenticata, ma ho paura di sapere che mi sbaglio, che lui mi ama ancora.
Queste mie ipotesi mi stanno solo uccidendo dentro, come una piccola dose di acido che lenta e sadica corrode tutto quello che incontra.-Quindi davvero mi aspetterai? -
-Certo -
-Non hai ripensamenti? -
-Neanche uno-
-Perfetto, perché io non voglio altro che stare con te-
Ma io non voglio più stare con te.
Non voglio più provare a chiamarti a quel numero che so benissimo non esistere ormai da tempo.
Non voglio più venirti a cercare di notte in quel parco in cui eravamo soliti andarci a rifugiare senza trovarti mai.
Non voglio più piangere guardandomi allo specchio immaginandoti alle mie spalle intento ad abbracciarmi sussurrandomi che ci sarai per sempre.
Non voglio più provare a sopravvivere a questo dolore, non voglio più aspettarti.
Con decisione afferro la lama adagiata sul bordo vasca, la testa mi gira mentre dal braccio ferito il sangue prende a fuoruscire più rapido.
Senza volerlo appoggio pesantemente la testa al muro alle mie spalle sbattendola dolorosamente: chiudo gli occhi cercando di attuenuare quel capogiro che mi sta dando um forte senso di nausa e svenimento.
Respiro a fondo immergendo le braccia in acqua, tengo con decisione il manico con la mano destra e senza guardare, trasportata dagli altri sensi premo la lama sul braccio sinistro fino a sentire una fitta acuta appannarmi i ricordi che si erano fatti vivi.
Da metà braccio premo la lama più a fondo stringendo i denti, raggiunta la profondità voluta inizio a trascinare l'oggetto affilato disegnando un taglio che si conclude sul polso in prossimità del palmo.
E proprio insieme al sangue anche ogni pensiero e preoccupazione scivolano via dal mio corpo, l'acqua sempre più calda scaldata da quel liquido rosso e il mio corpo sempre più freddo e bianco.
Un nobile contrasto che evidenzia il mio addio.
Le palpebre si fanno pesanti ed a occhi socchiusi osservo fuori dalla finestra il cielo azzurro fare da sfondo ad uno stormo di uccelli, che liberi ondeggiano nell'aria come in mezzo alle onde di un mare mosso.
Osservo questo loro danzare e mi viene da sorridere pensando a quanto anch'io ami muovermi al ritmo del mio cuore, il mio cuore che ad ogni mio respiro perde un battito, ma mi basta pensare al suo sorriso e accelera anche se ormai non c'è più molto sangue da far circolare.
Sento il mio busto affondare lento, provo a sollevarmi ma le gambe non sono più parte di me: bianche come le piastrelle in questo bagno e gelide altrettanto. Le braccia si muovono deboli e inutili.
Prendo l'ultimo respiro memorizzando il paesaggio davanti a me, mentre l'acqua ormai è sopra il mio mento.
Chiudo gli occhi buttando fuori l'aria che avevo inspirato quando sento ormai di essere totalmente immersa.
Un ultima lacrima cerca di uscire, ma ormai passerebbe inosservata.
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Loving you is suicide.
FanfictionONESHOT. " Perché da quando ti ho confessato il mio amore, lo sempre saputo che amarti è un suicidio. Uno dei più belli."