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Verso le tredici di domenica sento squillare il campanello di casa. Mi affretto di corsa giù per le scale, stando attenta a non scivolare visto che indosso le scarpe con il tacco.

E' la prima volta che Alessandro viene a casa mia in modo così ufficiale e non voglio farmi trovare in ciabatte.

Per l'occasione ho infatti indossato un abitino blu dalla gonna lievemente svasata che mi arriva fin quasi al ginocchio. Al collo ho messo una catenina con un pendente a forma di cuore pieno di strass.

«Ciao Elena, sei bellissima» mi sussurra Alessandro appena apro la porta, dedicandomi una lunga occhiata.

«Anche tu» ammetto guardandolo. Con il suo vestito grigio dalla linea aderente e i pantaloni stretti che gli fasciano le lunghe gambe sta davvero bene. La camicia con il colletto sbottonato, gli conferisce quell'aria lievemente informale e sexy al tempo stesso crea un meraviglioso contrasto con il colore appena ambrato della sua carnagione e quegli splendidi occhi che continuano ad accarezzarmi.

In mano regge una pianta di gardenie bianche racchiusa in un'elegante confezione di cellophane, sicuramente un presente per mia madre, che sta emanando un delizioso profumo nell'aria.

«Vieni, ti faccio strada» gli dico. Non che ce ne sia bisogno, non è la prima volta che viene a casa mia, ma so che mio padre è seduto sul divano e sta leggendo il giornale per ingannare l'attesa.

Quando entriamo in salotto, infatti, mio padre si alza in piedi e ci viene incontro.

«Papà, lui è Alessandro» gli comunico. Non è necessario che continui le presentazioni. Il mio ragazzo gli ha già teso la mano e io padre la sta stringendo calorosamente.

«Benvenuto a casa mia» gli dice e non so perché, ma sentire queste parole, pronunciate con un tono di voce così affabile ed accogliente, mi fa proprio sentire bene. Comincio a rilassarmi un po'. Ci tengo che questo incontro possa andare per il meglio.

Nella stanza entra di corsa anche mia sorella, che con la sua solita grazia, quasi va a sbattere contro Alessandro.

«Alice!!!» la riprendo e lei si ferma, girandosi verso di me. «Hai visto che stavi per travolgere Alessandro?»

«Ops, scusa, non ti avevo visto» dice, guardandolo dritto negli occhi. «Certo che sei carino...» commenta. «Sembri quasi Harry Styles con i capelli corti ed un bel po' più vecchio.»

Alessandro si mette a ridere.

«Però, non male come commento! Questo non me lo aveva ancora detto nessuno.»

«Devi scusarla» intervengo in difesa di mia sorella e della sua lingua lunga che non riesce tenere a freno.

«Ma no, figurati. So che il cantante è un idolo tra le ragazzine e quindi la cosa non può che farmi piacere» risponde gratificato. «Anche se io potrei essere lo zio di quel ragazzo...»

Non so se sia vero che assomiglia ad uno dei nuovi idoli di mia sorella, con cui da un po' ha letteralmente tappezzato la camera, ma Alessandro è davvero un gran figo e a me piace da morire.

Mia deliziosa Elena (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora