FEDERICA POV:
Ok, l'instore è finito, e ora?
Che succede?
Come mi devo comportare?
Che faccio?
Mi giro di scatto verso le mie amiche, perché paradossalmente sanno sempre cosa fare, cosa che a me non riesce. In queste cose poi.
Io l'amore non l'ho mai vissuto, mai provato. L'unica cosa che ho sempre provato è stata la mancanza: di qualcuno che mi abbracciasse, che mi baciasse e mi proteggesse. Di qualcuno che mi facesse sentire sua, a tutti gli effetti.
Ho 20 anni, è chiaro che io abbia tempo di fare esperienza, non ho fretta, ma è anche vero che quando tutto attorno a te sembra amare ed essere amato, essere soli fa male
È strano, non ho mai desiderato nessuno dei ragazzi che dicevano esser cotti di me, don esigente e ho imparato a stare sola.
Non so come comportarmi e come viverla una storia d'amore.
Ad un tratto sento Martina strattonarmi, e in un attimo mi rendo conto che mi ero nuovamente persa nei miei pensieri.
<<Fede, ma ci sei? Sembri totalmente assente.>>
<<C..certo, ci sono>>
Mi dice che dobbiamo aspettare che un po' di persone vadano via, per poi uscire. Annuisco, senza aprir bocca.
E io, fissando il palco, guardando lui, rifletto sul fatto che con poco, anzi, con nulla, mi ha portato a riflettere sulla mia vita amorosa.
Ma sopratutto, ora che tutto è finito, cosa accadrà? Perché mi ha detto di rimanere in prima fila se poi non fa nulla?
•••
FRANCESCO POV:
È la prima volta da quando lavoro con lui, che mi auguro finisca in fretta l'instore.
Ci siamo, si è concluso ed è ora di fare la mia mossa, se la voglio vedere o anche solo sentire ancora, ho bisogno che lei si ricordi di me.
Ok, vado.
Devo.
Me lo devo.
Sembra paradossale, ma è la mia occasione di esser Felice.
Scendo dal palco, vado da lei, non dico nulla a nessuno, semplicemente prendo e vado, e vaffanculo tutti.
Mi avvicino, fissando quei meravigliosi occhi, che mi incantano senza sapere come.
Mi sta guardando con lo stesso desiderio che provo io e la distanza tra il palco e la transenna mi pare immensa.
<<ciao, ti chiami Federica vero? Ho sentito prima la tua amica chiamarti>>
<<Si, proprio così>> mi risponde con un filo di voce, visibilmente imbarazzata. Mi piace l'effetto che ho su di lei, e ancor di più quello che lei ha su di me.
<<Beh, io sono Francesco piacere>> le dico sperando che mi risponda.
<<Oh ma certo, lo so bene, sei famoso vè ahah>> e scoppia in una risata fragorosa, di cui penso già di essermi innamorato, anche se tutto questo sembra assurdo.
Mi blocco davanti al suo sorriso e cerco di pensare quale sia la mossa migliore da sfoderare, dopo il mio classico sorriso da "lo so che ti piaccio".
Sono sorpreso, perché non mi riesce, mi esce un sorriso timido che non mi è mai capitato di aver sulle labbra, se non quando mia madre, chiamandomi sulle sue ginocchia mi diceva "ti voglio bene piccolo mio, ricordatelo."
In un secondo che mi è sembrato eterno, decido che chiederle il numero e tanto azzardato quanto l'unica opzione che ho.
Non so neanche se è qua in vacanza o dove abita, che lavoro fa, come è la sua famiglia, nulla.
La devo conoscere.
Lo voglio fare più di ogni altra cosa.
<<Senti, scusa, so che ti sembrerò un maniaco, e capirei se rifiutassi, ma volevo chiederti, se, per qualche oscura ragione, avessi voglia di lasciarmi il tuo numero.>>
Mentre formulo questa frase ASSURDA, prego che accetti, anche se non mi conosce di persona.
Sono agitato.
Penso si veda, perché scoppia nell'ennesima risata di gusto, in cui mi perdo, per l'ennesima volta, attendendo,
<<È assurdo si, un po' come tutto quello che è successo in questa giornata.>>
Come darle torto, chissà che cazzo mi e successo.
<<Però si, accetto questa tua richiesta AHAHA, si vede che sei un bravo ragazzo, sei SICURO.>>
Colgo la battuta squallidissima che normalmente non mi avrebbe fatto ridere, ma mi ritrovo a ridere di gusto anche io, felice per la sua risposta.
Ci scambiamo i numeri, con il sorriso stampato sulle labbra e purtroppo mi tocca già lasciarla, devo tornare in hotel.
Ci salutiamo, con la promessa che gli avrei scritto, appena arrivato in hotel.
Le lascio un bacio schivo sulla guancia, che provoca ad entrambi, un brivido.
•••
FEDERICA POV:
Martina mi tira una spallata, e mi indica che Francesco si sta avvicinando.
Quando arriva davanti a me lo vedo, con un sorriso timido, ma davvero incantevole, come tutto il resto, non credo di aver mai visto un uomo così bello.
Mi si avvicina, e mi fa una richiesta assurda, vuole il mio numero.
Io che posso fare?
Anche lui mi dice che tutto questo è assurdo, e non mi viene altro da dire se non che è stata tutta la giornata così, caratterizzata dalla pazzia più totale.Mi fido di lui a prima vista, non ho motivo di rifiutare, anche perché non saprei più come contattarlo. E io voglio farlo.
Per la prima volta nella mia vita mi butto, accetto senza paura alcuna.
Non so dove tutto questo mi porterà, però sono sicura che sia che finisca bene, sia che finisca male, questa cosa mi ha reso migliore, solo perché ho provato a vivere, senza riserve.Mi saluta, deve andare, io sono incredula.
Mi si avvicina e mi concede un bacio casto, ma che provoca in me un brivido mai provato.
Lo guardo andarsene poi mi giro verso Martina e dalila, che mi stanno guardando con occhi sognanti e l'unica cosa che riescono a dire è: "ma tu, ti aspettavi tutto questo?".
Scosso la testa, la domanda aveva una risposta scontata.
Sorridiamo, e ci avviamo verso la macchina.
Tutte incredibilmente sorprese.
No, non me lo sarei mai aspettata.
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Rosso Fragola.
RandomFederica, ragazza di 20 anni, si racconta. Racconta la sua prima storia d'amore. Racconta se stessa. Racconta quanto possa valere uno sguardo e quante emozioni regali il ROSSO.