Ore 3:45,in una qualche città d'Europa ci troviamo in all'interno di una bella casetta vittoriana,ed è qui,in una delle sue stanze,che sopra ad un piccolo tavolo di nocciolo si trova un foglio sul quale si scorgono svariate parole;l'inchiostro è fresco,quel testo dev'essere appena stato scritto.
Il foglio recita:" la sindrome dell'insonnia da lettura/scrittura non ci abbandonerà mai, siamo schiavi di una notte in cui cerchiamo risposta ottenendo nient'altro che altre stupide domande.
- Frank "
Affianco al tavolino giace un cadavere,rivoltato in una pozza di sangue che sgorga dal foro di proiettile che quel corpo ha in una tempia.
Quasi non ci faccio caso,dalla finestra osservo l'idiozia di un giovane ubriaco che si rotola nel giardino.
Questa casa mi è familiare, dev'essere mia, deve esserlo almeno quanto questa città,questo giardino con i suoi curiosi abitanti,e quanto il mio simpatico amico nel salotto, ormai in putrefazione.Che bell'immagine.
Non so chi dei due fossi, credo l ubriaco, credo anche che l avessi ucciso io,al povero Frank.
- Si,dev'essere andata proprio così...-
mi guardavo riflesso nel vetro di quella finestra mentre rotolavo nel fango ,cercando di mischiare le macchie di sangue a quelle di terra. Probabilmente non era nemmeno il mio giardino, la casa doveva essere di Frank;si,probabilmente era di Frank. Non era la mia città quella e mi sembra quasi che quello non fosse nemmeno il mio mondo.-Signor giudice le ripeto,questo è tutto ciò che ricordo -
Al giudice dissi questo, ed il bello,ragazzi,è che il giudice ero io,giudice di me stesso,signor giudice;ma per gli amici ero Frank!
Ero e sono tutt'ora un uomo molto severo.
Per aver cercato di sognare senza essere capace di dormire;per aver cercato di riparare il mio corpo,senza averlo ancora distrutto del tutto;per l essermi ubriacato di emozioni,uccidendo la noia dello schifo che chiamiamo vita...mi diedi l'ergastolo.-Walt. Buonanotte. 4.26. One shot notturno.