Happiness.

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«Ricordi quando dicevi a tutti che eravamo solo amici?» gli chiesi, mentre ammiravo il suo volto appena sveglio.
«Si, tu ci rimanevi male ogni volta» sorrise. «Ma era vero, eravamo solo amici» disse. Poi si avvicinò il mio collo, sfiorandomi con le labbra, e poi toccò la bocca. «amici a cui piace fare questo» sussurrò prima di fiondarsi in un bacio appassionato.

«Papà, quindi anche tu e mamma vi sposerete come zio Niall e zia Hope?» chiese Leila a Zayn.
Lui sorrise. «Si, amore»
«Quindi mi servirà un altro vestitino!» si preoccupò e noi ridemmo.
«Esattamente» le dissi. «Che colore lo vorresti?»
Lei aveva già deciso. «Azzurro!»
Scendemmo dall'auto e Zayn prese la bambina in braccio.
«Dove stiamo andando?» ci chiese la piccola.
«A fare una passeggiata» rispose Zayn. «Andiamo al parco»
Lei era felice: Leila amava il verde, i prati, e quella era proprio una bella giornata.
Quando arrivammo al parco, c'erano anche altri bambini che giocavano nelle altalene e che scorrazzavano felici.
«Mamma, io vado a giocare sullo scivolo» mi disse Leila prima di allontanarsi.
«D'accordo ma fa' attenzione» le risposi e in quel momento mi sentii una di quelle madri ansiose che fanno tremila raccomandazioni ai figli.
Zayn si era già sdraiato per terra, con il viso rivolto verso il cielo e lo guardo fisso fra le nuvole.
Mi misi al suo fianco. «Che fai?» gli chiesi, con voce dolce.
«Penso» disse, con l'ombra di un sorriso sul volto.
«E a cosa pensi?»
«Alla mia vita» mi rispose. «A quanto sono fortunato ad avere tutto questo»
Sorrisi. «Siamo fortunati.» lo corressi.
«Già. Chi avrebbe mai detto che i libri avrebbero davvero migliorato la mia vita?» ridacchiò e lo feci anch'io.
«Io l'ho sempre saputo. Mi sono sempre fidata dei libri, ho sempre affidato a loro la mia vita» risposi. «Certo, hanno sicuramente superato le mie aspettative.»
Lui mi sorrise e mi strinse al suo petto. «Sai? Forse noi due abbiamo saltato un pezzo della nostra storia, e stavolta non parlo della nascita di Leila»
«E cosa allora?»
«Beh, io non sono stato quel ragazzo che arrivava sotto casa tua con la sua auto: non ti ho portata a ballare come fanno tutti i ragazzi della nostra età, non ti ho portata a fare shopping, né ho organizzato uscite importanti» mi disse. «Non ho flirtato con te come farebbe qualunque ragazzo»
Risi. «Non avevi bisogno di flirtare con me. Mi sono innamorata di te così per come sei. E ti ringrazio se non mi hai portato a fare tutte quelle cose che fanno tutti: l'unico posto in cui mi portavi era la libreria e non potevi scegliere posto migliore, lo sai.»
Sorrise. «D'accordo. Però, sai, forse mi sarebbe piaciuto corteggiarti. Credo che lo farò adesso.»
Mi misi a ridere. «Non hai bisogno di corteggiarmi, Zayn»
«Ma io voglio farlo» sorrise.
«Mi hai già riempita di anelli, non ti sembra abbastanza?»
Mi accarezzò il viso. «Non sarà mai abbastanza, Tay. Voglio fare tutto il possibile per te»
Avvicinai il viso al suo e lo baciai. Ecco quello era un bacio particolare, in quel momento eravamo diventati due ragazzini. Succhiava le mie labbra, poi premeva le sue sulle mie e sorrideva sulla mia bocca.
«Sei bellissima, lo sai?» mi sussurrò.
Spontaneamente sorrisi. «Fa parte del corteggiamento?»
Ridacchiò. «Potrebbe, ma sai che sono serio»
Mi accoccolai a lui. «Voglio tornare a casa»
«Bambolina, mancano pochi giorni al matrimonio di Hope e Niall. Torneremo a casa molto presto» mi rispose.
«Non vedo l'ora»

«Mamma, guarda come mi tuffo» mi diceva Leila, prima di prendere la rincorsa e buttarsi in piscina.
Io ero appoggiata al bordo, ad ammirarla. Quanto era bella. «Brava, amore» le sorrisi.
Vidi Hope in costume che veniva verso di me e mostrava la sua enorme pancia. Ormai mancava poco alla nascita del piccolo Horan.
Entrò in piscina e si mise accanto a me. «Hey, finalmente un po' di tempo per noi due»
«Già, hai finito con i preparativi per il matrimonio?» le chiesi.
«Si, è tutto sotto controllo» mi rispose e sorrise. «Manca poco»
La abbracciai. «Sono così felice per te»
«Amiche da sempre e per sempre, ricordi? »
«Si, Hope, per sempre»
La sentii piangere. «Sei la migliore amica che potessi avere»
«Hey, non piangere » le accarezzai la schiena.
«Grazie, Taylor, grazie per essermi sempre vicina. E scusa per tutto quello che ho sbagliato quando Zayn non era qui, avrei dovuto dirti tutto quello che sapevo»
«Non ha più importanza ormai» la rassicurai. «Adesso siamo qui, tutti insieme e siamo felici. Va bene così»
Quel momento dolce venne interrotto dalla più grande macchina ingurgita-cibo che potesse esistere: Niall Horan, che dopo aver preso la rincorsa si lanciò in acqua urlando "Bomba in arrivo!"
Io scoppiai a ridere.
«Ma che marito mi sono presa?» alzò gli occhi al cielo, ridendo poi insieme a me.
Harry e Louis venivano verso di noi mano nella mano, mentre Zayn e Liam chiacchieravano seduti sul bordo della piscina.
Liam però si tuffò e Zayn lo seguì. Ormai non aveva più paura dell'acqua.
I Larry entrarono in acqua e si misero accanto a me ed Hope.
«Hope, sei enorme» rise Louis.
«Sei uno stronz...» stava per dire ma io le tappai la bocca, dato che Leila era vicina a noi.
«Poverina, è incinta, lasciala stare» rise Liam.
«Questa gravidanza mi sta distruggendo» ammise Hope. «Questo bambino è come suo padre.»
«Bellissimo?» chiese Niall dall'altra parte della piscina.
«No, rompipalle!» rispose lei.
«Hope!» la rimproverai. Fortunatamente però in quel momento Leila era sott'acqua.
Lei rise. «Scusa»
Mi sentii prendere da dietro: era Zayn, che mi circondava con le sue braccia. Mi lasciò un bacio sul collo e io mi voltai verso di lui.
«Ciao» mi sorrise.
Ridacchiai. «Ciao»
«Sei bella, posso conoscerti?» scherzò.
Scoppiai a ridere. «Ma che hai?»
«Oggi sono molto allegro» sorrise; mi baciò.
«Mh, okay, allora» sorrisi. «Sai, mi piacciono i ragazzi tatuati»
Ero aggrappata a lui come un koala con il suo ramo e lui mi portò lontano dagli altri. Mi fece appoggiare la schiena contro la parete della piscina. Iniziò a baciarmi il viso.
«Godiamoci gli ultimi giorni qui in Irlanda, questa casa mi mancherà» disse.
Mi guardai la rondine sul polso. «Ogni volta che la guarderò penserò a questa vacanza. Magari potremmo tornarci»
Sorrise. «Abbiamo tanti posti da visitare»
«Vuoi fare la vita da turista?» gli chiesi.
«Si, voglio portarvi in giro per il mondo. Tranne in Pakistan, lì non voglio più tornarci» disse.
Io sorrisi. «D'accordo. Sai? Immagino già Leila con un cappellino sulla testa e la mappa in mano che ci guida per il mondo» risi.
«Sarebbe super felice» rise.
«Credo che, come me, lo sarebbe in qualunque parte del mondo. L'importante è stare con te»
Mi accarezzò la guancia. «Non vi lascerò mai più, te lo prometto, amore mio.»

Spazio autrice
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Per chi non lo sapesse, ho iniziato a scrivere una nuova ff: Obsession - That boy named Zayn Malik. Se vi va, andate a dare un'occhiata.
Ve se ama,
Zash :)

Il ragazzo della libreria 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora