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||Piacere, mi presento, il mio nome é Sam Ark.

Sono una ragazza dai capelli rosso scarlatto (ovviamente tinti) e gli occhi di una sfumatura talmente chiara di marrone, da sembrare gialli,messi in risalto dalla mia pelle olivastra.

Ho 17 anni e vivo in America assieme a mia sorella maggiore.

Hobby? Ascoltare musica e cucinare.

Beh ora direi basta con la presentazione, no? Ora vi lascio alla storia...ciao!||

Sospirai,

Liberando un piccola nuvoletta di vapore acqueo, che fuggì velocemente verso l'alto, scomparendo.

Mi appoggiai esausta sul muretto di una casa vicina, riposandomi.

Il lato negativo del dover vivere in periferia, è che la tappa più lontana era la scuola, che ovviamente si trovava dalla parte opposta del paesino in cui abito.

Alzai la mia sciarpa sopra il viso, per trattenere l'aria calda, e mi incamminai nuovamente, verso la lontana meta.

Ero partita, come sempre, molto presto da casa, quando ormai era ancora buio e le vie erano deserte.

Si sentiva infatti solo lo scricchiolio della neve sotto i miei piedi, che facevano da unico sottofondo.

Crick....

Crack...

Crick....

Mi fermai di scatto.

I passi non erano solo miei.

Mi girai lentamente scrutando alle mie spalle.

Una cane randagio stava rovistando nella spazzatura...solo quello.

Tirai un sospiro di sollievo, rimproverandomi per essermi presa uno spavento simile per colpa di un randagio.

Continuai a camminare tranquillamente verso la scuola, ammirando la leggera nevicata che scendeva dal cielo.

Crick....

Crack...

Crick....

Di nuovo... stavolta mi girai velocemente, sicura che questa volta, qualcosa mi stava veramente seguendo.

In fondo al viale vi era un ragazzo, troppo lontano per vederlo in volto.

Indossava una felpa bianca, cosa che mi stupì, visto che eravamo a gennaio inoltrato.

I miei occhi scivolarono su qualcosa di luccicante che teneva in mano.

Indietreggiai lentamente, mentre lui avanzava verso di me, velocemente e con passo sicuro.

Mi voltai e cominciai a correre.

Lo sentivo, mi stava ancora inseguendo, e sicuramente mi avrebbe raggiunto.

Con la coda nell'occhio vidi un'ombra scura scaglirsi contro il mio aggressore facendolo cadere sul marciapiede.

Sembrava una ragazza, completamente vestita di nero, con una maschera sinistra sul volto.

La mia misteriosa salvatrice bloccó il ragazzo, strappandogli di mano il coltello e conficcandoglielo nella spalla.

Il ragazzo urlò di dolore.

Ero sconvolta.

-Vai.- mi disse la ragazza con la maschera.

Annuì, mi voltai e corsi verso la scuola.

Arrivai in anticipo di un quarto d'ora, e, mentre aspettavo mi torturavo da sola con le immagini del precedente accaduto.

Avevo sentito parlare di un killer che si aggirava in zona, ma non pensavo di essere così sfortunata da incontrarlo.

Passai la giornata scolastica in un funebre silenzio, rifiutando addirittura di pranzare con Vanessa, la mia migliore amica.

Non ne feci parola con nessuno finché non misi piede in casa.

Per tutto il viaggio di ritorno a casa...mi ero sentita osservata da qualcuno.

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Salve...beh spero vi sia piaciuto questa specie di brevissima prova per il libro.
Se il primo capitolo avrà un buon riscontro ne farò altri :)
Non disturbo oltre.
Adios!

La mia vita con loro ||Creepypasta||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora