Il suo sguardo scuro cadde sul mio petto e, approfittando della sua altezza, ebbe la possibilità di concentrarsi sulla scollatura del mio top. Le mie dita si spostarono dal loro posto dietro al suo collo. Sentivo crescere sempre di più la voglia di colpire la sua guancia con il palmo della mia mano ma mi costrinsi a trattenermi, ancora impaurita dall'imponenza del ragazzo. Alzai quindi le mani per spingerlo via, ma lui mi afferrò i polsi.
"Ora, ora." Disse con voce roca.
Harry portò le mie braccia giù lungo il mio busto tenendole ferme con la sua presa forte. Sussultai quando sentii il suo tocco caldo scendere piano lungo la mia schiena. Le sue dita lunghe s'infilarono nella tasca posteriore dei miei jeans e subito capii che stava cercando il mio cellulare. La sua mano indugiò qualche secondo in più, ed era chiaro che il cellulare non era il suo unico obiettivo. Strinse infatti saldamente il mio fondoschiena prima di tirare fuori dai jeans l'oggetto del suo interesse. Un gemito sfuggì dalle mie labbra socchiuse facendo subito spuntare un ghigno divertito sul suo viso.
Rimasi in silenzio mentre Harry scriveva il suo numero. Sentii un bip qualche secondo dopo e capii che si era mandato un messaggio dal mio cellulare. Ora aveva il mio numero. Cosa diavolo stava succedendo? Mi ero separata dai miei amici per non più di cinque minuti e ora avevo di fronte un ragazzo che evidentemente aveva una sola cosa nella sua mente. Un respiro caldo mi solleticò il collo quando rimise il cellulare nel posto dove si trovava poco prima. L'aria quasi mi mancò mentre Harry premette il suo corpo contro il mio. Il profondo gemito che emise dal fondo della gola mi colse di sorpresa mentre Harry trovava piacere nel fatto che i miei seni fossero premuti contro il suo torace muscoloso.
"Basta." Supplicai debolmente.
Sentii il suo petto vibrare quando rise. Le sue labbra carnose si avvicinarono al mio orecchio ancora una volta.
"Non credo, piccola. Ci divertiremo un po'."
Rabbrividii alle sue parole. Harry mi spaventava, ma questa volta la mia paura mi fece reagire. Si allontanò leggermente prima che la mia mano entrasse in contatto con la sua faccia. Chiaramente non se lo aspettava dall'espressione arrabbiata che assunsero i suoi lineamenti duri. La sua guancia sinistra si colorò di una tinta rosea prima che mi stringesse con forza gli avambracci.
"Posso dire che tu sarai una sfida." Quasi ringhiò "Mi piace questa cosa." Sorrise.
Abbassò la testa, spingendo la mia di lato prima che le sue labbra premessero sulla pelle del mio collo, mentre i suoi capelli ricci mi solleticavano la guancia. Con riluttanza mi lasciò andare un braccio, così da poter tenere la parte posteriore della mia testa per impedirmi di fuggire. All'istante poggiai la mano sul suo petto in segno di protesta, cercando di spingerlo via non appena lo sentii iniziare succhiare con insistenza.
"Harry." Lo supplicai.
Strinsi in un pugno la sua maglietta; il dolore acuto s'intensificò non appena i suoi denti sfiorarono la mia pelle. La sua risata ansimante soffiò sul mio collo quando tentai disperatamente di combattere contro la sua forza dominante prima che continuasse a portare il sangue in superficie. La sensazione era un po' attenuata solo dall'attenzione delle sue labbra morbide. Ma Harry non mi permise di rilassarmi per molto, mordendo avidamente il collo con i denti. Rimasi quasi senza fiato quando la sua lingua accarezzò la pelle ormai sensibile, lasciandovi qualche bacio. Soffiò su quel punto bagnato, provocando un brivido che attraversò tutto il mio corpo.
Harry fece un passo indietro sorridendo non appena strappai il mio braccio dalla sua presa. Le mie dita si spostarono in alto sul mio collo, e presi un respiro profondo quando toccai il punto dolente. Sobbalzai per la paura quando si riavvicinò.
"Sei mia ora." Disse in tono sommesso.
Il suo sguardo lussurioso osservò tutto il mio corpo dalla testa ai piedi prima che lui si voltasse e si allontanasse con fare sicuro. Rimasi stordita per qualche secondo, incapace di elaborare ciò che era appena accaduto.
"Merda." Imprecai.
Mi feci strada tra i numerosi corpi accaldati aiutandomi con i gomiti, cercando disperatamente di trovare i miei amici. Quando li raggiunsi, stavano animatamente chiacchierando e ridendo, completamente all'oscuro di quanto era accaduto appena pochi secondi prima. Aprii la bocca per parlare, ma fui interrotta.
"Cos'è successo?" Chiese Zoe, preoccupata.
"I-Io.."
Lucy spostò le lunghe curve scure dei miei capelli sulle mie spalle. I loro occhi si spalancarono quando lo videro.
"Woah." Charlotte spalancò la bocca. "Chi diavolo te l'ha fatto?"
Mi pentii all'istante dei miei movimenti quando stupidamente toccai di nuovo il punto dolente sul mio collo. Il mio tocco rimase fermo, ma il mio sguardo spaventato si bloccò in un punto preciso dall'altra parte della sala. Gli sguardi delle mie amiche si spostarono curiosamente per capire cosa stessi fissando così attentamente, o meglio chi. Harry ricambiò lo sguardo, un sorriso apparve sulle sue labbra piene. Rimanemmo ad osservarlo mentre salutava i ragazzi con cui stava parlando prima di recarsi diritto verso l'uscita, questo però non prima che catturasse il mio sguardo ancora una volta. L'occhiolino che ricevetti da Harry mi lasciò senza parole mentre lo guardavo andar via.
Mi voltai di nuovo verso le mie amiche. La bocca di Charlotte si aprì per commentare ciò che era appena successo ma si richiuse subito dopo, incapace di creare una frase di senso compiuto. Fu Lucy a rompere il silenzio.
"Porca puttana."
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•Dark (Harry Styles)
FanfictionCiao a tutti/e :) allora, questa storia, come ho scritto sopra, non è mia ma di H28, l'autrice che l'ha pubblicata in inglese sul sito onedirectionfanfiction.com Io l'ho letta e mi è piaciuta moltissimo, ma dal momento che molte altre ragazze non h...