Da quel momento, tutto cambiò.
Io iniziai a capire la situazione in cui ero. Mamma era felice, molto, insieme al suo nuovo e giovane compagno. Lui, era molto felice con mamma, ci voleva bene e si prendeva cura di noi. Io e mia sorella avevamo trovato nuovi cuginetti con cui giocare, divertirci e sperimentare. Diciamo che era una buona situazione, anzi, stavo iniziando a pensare che papà non aveva fatto il suo dovere fino ad allora.
La fine dell'estate la abbiamo passata a casa dello zio, ad accudirla finché lui era in vacanza con la sua famiglia. Lui non era il mio vero zio, era lo zio acquisito, ma gli volevamo un sacco di bene. La sua casa era una villetta a schiera, con un giardino immenso e una piscina al centro. Era favolosa, io ero felicissima di andarci ogni volta. Poi, lui, aveva tre figli, due dei quali della mia età, e stavamo bene insieme. A quell'età pensavamo solo a mangiare fichi all'albero in giardino, a giocare ai ninja, a giocare a calcio-ero molto macho una volta, lo ammetto- e a mangiare pesce appena pescato. Ricordo una giornata, in cui pioveva, e non sapevamo cosa fare. Così, andammo in camera a guardare la televisione rumena. Ad un tratto ci capitò un canale porno, e non sapevamo cosa fosse, ma ci piaceva. Così, quando sentivamo che qualcuno veniva su, cambiavano canale a guardavamo Pinocchio. Alla fine, restammo a dormire lì, e io dormii con il più grande abbracciati. Ci volevamo un bene immenso. Tornando a noi..
Il primo episodio brutto che ho di mamma e Valerio, è stato quando eravamo a tavola a cenare. Stavano discutendo, non ricordo per cosa, e ad un tratto, lui lanciò del sale dietro di lui per scaramanzia, il che mi diede molto fastidio. E lo ricordo come un brutto episodio perché mi fa provare paura e disprezzo verso quell'uomo. Sinceramente, allora, non ci diedi molto peso. La vita andava avanti, non volevo soffermarmi su una cosa così piccola. Iniziai la quarta elementare e iniziai anche il catechismo per la mia prima comunione, e con lei, iniziarono i compiti difficili e lo studio intenso, le gite lunghe e lontane. La mia prima comunione fu perfetta. Il vestito che indossavo lo avevo cercato in mille negozi, e alla fine trovai l'abito perfetto. Era rosa, con una ampia gonna in tulle e una spilla con una rosa di perle. Mia mamma volle dare anche un taglio ai miei capelli, e così fu. Un bellissimo caschetto che io odiai subito, ma non successivamente. Andammo a mangiare in un ristorante in mezzo alla campagna, e lì, mi regalarono il mio primo computer. Fisso. Ma le giornate passavano, i compleanni pure. Adoro i compleanni e le feste, adoro i regali e le sorprese, adoro le mancie sopratutto. Mi regalavano sempre vestiti, o libri. I vestiti erano sempre magliette a maniche lunghe, jeans o felpe, e i libri sempre su Zac Efron. Ricordo che, una volta, andava di moda High School Music, e io ero innamorata di Zac, come tutte le altre bambine. Poi, venni a sapere dalla sorella di papà, la zia, che era in Polonia. In Polonia? E a fare che? Non sapevo nemmeno dov'era, sapevo solo la capitale. Ero molto intelligente. Poi, capì. Capì tutto dalle lettere che ricevevo, capì che era in prigione. O in un posto simile. Lui, mi scriveva, che la tv non la guardava perché non capiva la lingua. E io piangevo, mi mancava troppo, e poi lui è sempre stato bravo a scrivere, a farti capire i sentimenti anche da lontano. Ma, iniziai ad odiarlo. Iniziai a vederlo, non più come "eroe", ma come "uomo che non si dava da fare". Non dava il mantenimento a mamma, e lei ce lo faceva presente sempre. Si droga, diceva mamma, si fa di ogni cosa esistente. Ma, forse, dovevo ancora capire, la vera situazione in cui ero.
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IL FU, VITA INSODDISFATTA.
General FictionQuesta è la storia di una ragazza di 17 anni, che scrive per fuggire da una realtà malata. Che scrive per raccontare a tutti la forza che ha avuto nella sua piccola vita. Questa, sono io.