B-Day

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[18 Agosto,2015]

Annabeth girava per il campo con un cupcake blu in mano.

Tyson l'aveva aiutata, come quasi tutti gli anni.

La candelina azzurra era accesa, e la ragazza si assicurava che non si spegnesse.

Dopo aver camminto per tutto il campo, decise che era sicuramente nella sua cabina.

Stava per bussare, quando sentì una voce che cantava.

Curiosa, guardò attraverso la finestra cosa stava succedendo.

Quando trovò Percy con gli auricolari e una chitarra in mano, quasi fece cadere il cupcake.

Soffocò una risata ed entrò.

-Cosa stai facendo, testa d'alghe?-
Chiese, sedendosi sul letto, vicino a Percy.

- Ascolto "22"...- disse.
- Ora ho una scusa per ascoltarla.-

E ricominciò a suonare la chitarra.

- Da quando sai suonare la chitarra?-

Percy sorrise.

- Mi sono fatto dare lezioni da Apollo.-

- Complimenti, addirittura da un dio...-

- Lo sai che sono irresistibile.- alzò e abbassò le sopracciglia.

Gli mise una mano sulla faccia.
- Ma smettila...-

Scoppiarono in una risata.

- Ventidue anni di vita, Percy-
Disse malinconica.

- Dieci anni che ti conosco.-

- Cosa c'entra questo?-

Percy la guardò negli occhi.

- Ogni diciotto agosto, non penso al mio compleanno. Penso a Luke, a Ethan, a Silena e Charlie. Troppe vite sono morte il giorno in cui si festeggia il mio compleanno. Così, quando penso a loro e a questo giorno, lo trovo triste...-

Annabeth gli mise le braccia sulle spalle. - Mi dispiace...-

-... Ma poi penso a te. Oggi festeggiamo il nostro anniversario.

E poi mi ricordo, che alla fine non esistonono solo cose tristi. Tutto diventa migliore se ami qualcuno.-

Ad Annabeth vennero gli occhi lucidi.

Si allungò per baciarlo.

Le prese i fianchi, stringendola a se, mentre lei intrecciava le dita tra i capelli scuri e ribelli.

- Ah, eccoli.. Vedete? Il mio sesto senso funziona sempre. AL LAGHETTO DELLE CANOE!!!- disse Clarisse, alzando il braccio, all'entrata principale della cabina numero tre.

Così, entrarono otto semidei, tra cui Jason

- Bro, sei un traditore!- esclamò Percy, quando venne sollevato da otto braccia.

- Scusami, ma sono anni che aspetto di farlo.-

E così, come successe anni prima, vennero trasportati fino a lago, dove vennero buttati. Con le mani ancora intrecciate.

Come sempre, tutto si ripete. Non importa se saranno cose belle o meno. Tutto riaccade. L'importante è sapere come reagire.

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