Capitolo 1

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Buio.

Intorno a me nient'altro che buio.

Dove sono finita? dov'è il mio corpo?

Banshee fu destata dal sonno da un tonfo secco al piano di sotto,impaurita e con il cuore che batteva veloce nel suo petto aprì gli occhi e si guardò attorno.

Come sempre era sola nella sua camera,immersa nell'oscurità.

Un altro tonfo la fece sussultare.

Nonostante la paura crescesse nel suo animo si decise, si avvolse nella vestaglia lasciata sulla poltroncina vicino al letto la sera prima e si avviò verso le scale cercando di essere più silenziosa di un gatto.

Scese i primi gradini incerta,fermandosi a metà scala sbirciò di sotto ma non riuscì a vedere nulla per via delle luci spente, si maledisse mentalmente per non aver pensato prima che tutte le luci in casa fossero spente.

<<Meraviglioso,morirò giovane e di infarto.>> pensò scendendo gli ultimi gradini e appiattendosi sempre più contro il muro.

Cominciò a tastare il muro con la mano destra in cerca dell'interruttore,proprio mentre lo stava pigiando qualcosa le sbatte veloce contro le gambe facendola cadere gattoni.

La luce adesso era accesa e illuminava tutto.

Ancora sul pavimento,si guardò intorno più impaurita di prima e con le mani tremanti ,fu in quel momento che la vide.

Quinn se ne stava a guardare Banshee ,tranquilla e scodinzolante come se non l'avesse appena fatta cadere sul pavimento. 

Banshee,ormai tranquilla,rise di sé e alzatasi,andò verso Quinn per carezzarla.

Guardò in direzione dell'orologio da muro,nonostante fossero quasi le 5 del mattino decise di non tornare a letto ma di fare un bagno caldo,come per scrollarsi di dosso i residui di quella paura che in qualche modo sentiva ancora sulla sua pelle.

Fecescorrere l'acqua,accese delle candele e le mise a bordo vasca,in menodi 2 minuti nel bagno si diffuse il profumo del gelsomino che tanto amava,prima di entrare in acqua si fermò davanti lo specchio e studiò la sua figura.

Gli occhi grigi sembravano più spenti del solito e il viola delle occhiaia faceva sembrare ciò ancor più evidente,anche quella notte non aveva dormito bene, sembrava che ultimamente nei suoi sogni si fosse infiltrata un'oscurità perenne e senza rimedio.

Quasi ogni notte i suoi sogni erano popolati da sentimenti quali incertezza,timore,angoscia e talvolta persino solitudine.

Quest'ultimala lasciava particolarmente interdetta,amici di cui fidarsi ne aveva abbastanza poi c'era anche Quinn a farle compagnia ogni giorno e a consolarla in qualche modo ogni notte,quando si svegliava pressappoco alle 4:43 del mattino.

Da quando aveva trovato Quinn la sua vita sembrava aver preso una via diversa,ricordava benissimo quando e come l'avesse trovata.

Era successo di notte,era stata una notte insonne finché,scocciata,aveva iniziato a leggere un libro,preso in prestito dalla biblioteca,a parte la lampada accesa sul comodino il resto era immerso nel buio.

Non ricordava più il titolo del libro né di cosa parlasse,però ricordava ancora che lo aveva scelto perché si sentiva come attratta da quel libro,aveva la copertina nera rilegata in pelle ed emanava il meraviglioso profumo della carta quando inizia ad invecchiare.

Tanto era presa dalla lettura che solo ogni tanto la interrompeva e tendeva l'orecchio alla tempesta che imperversava giusto fuori dalla sua finestra,il vento era molto forte e la pioggia che picchiettava lievemente contro la finestra era diventata più prepotente.

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