Zayn era appena tornato dall'ospedale. Era ancora stremato, le gambe tremavano, così come le mani e le chiavi di casa che teneva tra di esse. Il corpo ancora scosso dagli ultimi spasmi, gli occhi rossi e gonfi di lacrime, le labbra sanguinanti per quanto le aveva martoriate, e il suo profumo ancora addosso. Quando i dottori gli avevano detto che non c'era stato nulla da fare, Zayn era caduto a terra, sulle ginocchia, in un colpo secco e sordo, ed era scoppiato in lacrime. Poi, senza badare alla sua famiglia e a Ruth che cercavano di fermarlo e calmarlo, anche loro in preda ai singulti, era corso nella camera dove tenevano il suo ragazzo. E non appena aveva visto il corpo nudo e pallido, si era arrestato di colpo, la porta che sbatteva rumorosamente chiudendosi, gli occhi spalancati, ed aveva iniziato ad annaspare alla ricerca di un po' d'aria, perché gli mancava il respiro. Si era avvicinato, prendendo ad accarezzare il viso freddo del ragazzo, per poi lasciare un leggero bacio sulle sue labbra, che già gli mancavano incredibilmente, ed accasciarsi, riprendendo a piangere, sul suo corpo. Prima di rientrare, i dottori gli avevano consegnato una lettera indirizzata a lui che avevano trovato nella camera del ragazzo. Sedendosi sul letto, col fiato corto, il moro prese a leggerla.
Caro Zayn,
probabilmente quando leggerai questa lettera io non ci sarò più. Avrò giá abbandonato le lenzuola bianche e candide del letto d'ospedale che mi aveva accolto per molto tempo, avrò lasciato quella camera monotona che si riempiva di luce e colori solo quando entravi tu. I disegni che avevo accumulato con il tempo, quelli che mi portavi di giorno in giorno, saranno ancora appesi alle pareti. Ho detto a Isabelle, l'infermiera, che saresti passato a prenderli tu. Anche le nostre foto sono ancora sul comodino, quello sotto la televisione. La stessa televisione che guardavamo sempre insieme, abbracciati stretti, quando i dottori ti davano il permesso di restare anche la notte. Prendi anche quelle. So che per te sarà difficile, ma mi piacerebbe se appendessi tutto nella nostra stanza segreta, quella a casa tua. Non voglio che tu le chiuda in uno scatolone che rimarrà per anni e anni nello sgabuzzino della casa che condividerai con i tuoi figli e la persona che sceglierai di avere accanto per il resto della tua vita. Significherebbe far finta di nulla e dimenticarmi. E sembrerà stupido ed estremamente egoista, sembrerà che ti voglia tenere stretto a qualcosa che non avrà più senso, che non esisterà più, sembrerà che non ti voglia lasciar andare. É solo che non voglio che tu ti dimentichi di quello che c'é stato, di tutto quello che abbiamo vissuto insieme, di me. So che io non ci sarò, ma anche solo l'idea di tutto questo, mi terrorizza. Tienimi stretto nel tuo cuore, sempre. Promettimelo, amore mio. Non eliminare il ricordo di noi, ma continua a vivere, a seguire la strada che il destino ti ha scritto. Probabilmente il fato aveva già deciso, sin dall'inizio, che io non sarei sempre stato lì, accanto a te. Lo so. Non pensavi che la malattia mi avrebbe portato lontano da te così presto. Sinceramente, amore mio, non lo immaginavo nemmeno io. Ti ricordi? Quando il dottore ti aveva detto che avevo un cancro, ormai troppo esteso per essere asportato, eri corso da me e mi avevi abbracciato. Cercavi un modo per dirmelo, con le parole giuste, per cercare di far sembrare la situazione meno critica di quanto in realtà non fosse, per cercare di fare meno male, a me, ma anche a te. Eri lì, con gli occhi pieni di lacrime e le guance completamente bagnate, a balbettare, scosso dai singhiozzi, quando io in realtà già lo sapevo, Zaynie. L'avevo capito, l'avevo intuito, me lo sentivo. E le tue lacrime ne erano solo la conferma. Ho avuto paura, tanta. Ma c'eri tu, con il tuo sorriso, anche se per la maggior parte delle volte stanco e tirato, che mi facevi sorridere nonostante tutto e mi aiutavi a superare le crisi. Mi avevi promesso, su quel letto d'ospedale, le mani che tremavano strette alle mie, che quando non ci sarei più stato, avresti fatto tutto quello che volevo. Voglio solo due cose, Zayn. Voglio che non ti dimentichi di me e di noi, e che continui a vivere, perché hai ancora tanto tempo davanti, tanti nuovi sogni da realizzare, speranze da coltivare, amori da affrontare. Che poi non saranno mai forti e infiniti come il nostro, non importa. Hai ancora tanto da fare, Zayn. Il nostro amore non é ancora finito. É vero, ti sto lasciando, ti ho lasciato! Voltati, il lato destro del letto é vuoto, metà armadio é completamente sgombro perché tutti i miei vestiti probabilmente a quest'ora saranno in un borsone a casa di mia mamma. Non ci sono più, Zayn. Ma il nostro amore invece sì, quello non finirà mai. Ricordati che l'amore va oltre alle apparenze, va oltre alla presenza fisica. L'amore é anima, vita mia. So che, in un primo periodo, sarai frastornato e non riuscirai ad affrontare tutto, a reagire. Ma ricordati che non sei solo. Io sarò sempre con te. Quando avrai paura, quando sentirai di non avere nessuno vicino, quando ti mancherò, quando ti sembrerà che niente vada per il verso giusto o che tutto é più difficile, anche solo l'alzarsi la mattina senza più l'odore del caffè che invade la casa o il riuscire a dormire in un letto che un tempo é stato nostro, diario del nostro amore e della nostra passione, allora, in quei momenti, ti basterà chiudere per un attimo gli occhi ed estraniarti da tutti i tuoi dolori, perché io sarò lì, Zayn. Sarò sempre lì, pronto a trarti in salvo, a starti accanto negli attimi difficili. Quando sentirai il tuo cuore perdere battiti all'improvviso, senza alcuna ragione, allora sappi che sarò io che ti sto parlando, sussurrandoti dolcemente quanto ti amo. Quando sentirai un calore avvolgerti lentamente sarò io che ti sto abbracciando, stringendoti forte al mio petto e cullandoti, come facevamo sempre. Quando sentirai i brividi pervadere il tuo corpo, e una scossa salire su per la schiena, saranno le mie labbra che docili si appoggeranno sulle tue per rivivere il sapore di un amore unico.
Ricordati che io sarò il tuo angelo.
Con amore,
sempre tuo Liam.
Zayn é rannicchiato tra le calde coperte del suo letto, del loro letto, in quella fredda notte di marzo, con la mente fissa ad unico pensiero, mentre il mondo là fuori continua a girare, la gente a vivere, le luci della città ad accendersi e spegnersi. La finestra viene spalancata da una folata di vento improvviso e l'aria gelida colpisce il ragazzo, che si fa ancora più piccolo in quel letto che ora sembra troppo grande. Non ci fa caso. Lascia che la finestra continui a sbattere su se stessa e che le tende provochino dei fruscii fastidiosi. Tanto sa che quella notte non riuscirà a dormire.
*
Liam si avvicina alla scrivania che avevano in camera, completamente ricoperta di vestiti, schizzi di disegni e libri di Zayn. Era uno dei tanti difetti del suo ragazzo. L'essere estremamente disordinato. Ma infondo si era innamorato anche di quel piccolo dettaglio. La lettera che gli aveva scritto, o meglio che aveva dettato a Isabelle, perché lui non aveva più nemmeno le forze per prendere in mano una penna, era appoggiata sopra ad un altro foglio. Il suo tocco leggero si posa prima sulla lettera stropicciata e impregnata di lacrime, poi sul foglio sottostante. È un disegno, a matita, completo, se non per qualche particolare dimenticato. Le linee sono disordinate e di tanto in tanto la matita è sbavata. Pensa che il ragazzo l'abbia appena fatto. C'è una figura, probabilmente affacciata ad una finestra, e dietro di lui un essere alato, probabilmente un angelo. Sotto, scritto con una calligrafia scomposta e tremante in alcuni punti, una semplice frase: I know you're my angel.
Liam sorride, mentre una piccola lacrima solca il suo viso. Sa che Zayn non lo può vedere, né sentire, né tanto meno può percepire il suo tocco, ma si stende comunque vicino al ragazzo, lasciando un leggero bacio sulla tempia e abbracciandolo da dietro. E il moro li sente, la scossa e i brividi, percorrergli il corpo. E si addormenta, dopo aver sussurrato in un soffio un 'ti amo', e girandosi verso il vuoto che l'anima di Liam aveva lasciato quando aveva abbandonato la camera. Questo, fermo davanti alla finestra, osserva il ragazzo, si volta e si allontana, lasciandolo su quel mondo senza di lui, aprendo le porte di un nuovo universo, per poi sparire, dopo averle richiuse dietro le sue spalle.
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I'm your angel || Ziam Mayne
FanfictionZayn/Liam | Conteggio: ~1.4K "Ma il nostro amore invece sì, quello non finirà mai. Ricordati che l'amore va oltre alle apparenze, va oltre alla presenza fisica. L'amore é anima, vita mia. [...] Sa che Zayn non lo può vedere, né sentire, né percepir...