La vita al distretto 8

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Sono nell'Arena sono sott'acqua questa volta l'arena è composta da sola acqua e io non so nuotare cerco di sforzarmi di andare verso l'alto ma questo oceano è immenso e più vado su, più vado in profondità non riesco a respirare, vorrei gridare,ma non posso e come se non bastasse vicino a me c'è un altro tributo credo sia un favorito, in mano ha una scure e viene verso di me voglio nuotare verso la direzione opposta del favorito ma non posso è come se tutti i miei arti fossero immobilizzanti le mani e le gambe non rispondono agli impulsi del cervello, lui si avvicina e sembra che sappia respirare sott'acqua, voglio nuotate ma niente, il favorito è vicino, troppo vicino, mi colpisce con l'arma e mi decapita letteralmente!
Urlo come una matta ~Aiuto~ apro gli occhi e fortunatamente mi ritrovo nella mia stanza, mia nonna che dorme nella stanza accanto si sveglia e entra nella dalla porta color porpora ~ Cecelia cosa c'è?~ mi vede, sto piangendo mi sento la faccia bagnata e le lacrime mi continua a scendere senza controllo~Niente nonna Susy, va tutto bene, tranquilla era solo un incubo~ lei torna in stanza e io cerco di richiudere nuovamente gli occhi, ma senza riuscirci, un'altra notte insonne.
La mattina verso le 8 scendo in sala da pranzo,lí c'è mia nonna e il mio fratellino Marcus di 6 anni, mia nonna ha preparato la colazione, non è una colazione da dio, ma ai distretti non se ne può fare una con i fiocchi, comunque è composta da qualche bacca di un colore rosso sangue, un paninetto con sopra del miele e qualche pera.
Mangio in fretta perchè sono in ritardo per la scuola, do un bacio a mia nonna e saluto Marcus.
Percorro quasi tutto il distretto per andare a scuola, arrivo davanti all'edificio, aspetto il suono della campanella ed entro.
Il collegio è un edificio antico, io sono al secondo anno perchè ho 15 anni.
La scuola non è molto "educativa", ci insegna solo l'importanza di Capitol e del suo governo totalitario e anche come cucire le armature dei pacificatori (guardie instituite dal presidente Snow dopo la rivolta, per tenere a bada i distretti).
Comunque io nella mia classe ho il compito di cucire le maniche sulla divisa.
Le giornate scolastiche in questi giorni durano solo 3 ore, perchè domani ci sarà la mietitura per gli Hunger Games, giochi famelici dove ogni anno vengono prelevati due ragazzi, un giovane uomo ed una giovane donna tra i 12 e i 18 anni, da ogni distretto, per essere portati in un arena, dove dovranno uccidersi a vicenda fino a quando ne rimarrà solo uno in vita e esso e la sua famiglia verà ricoperta da cibo e denaro a volontà, questi giochi ovviamente sono stati instituiti come punizione alla rivolta dei distretti, dal presidente Snow.
Comunque oggi non riesco proprio ad essere concentrata, infatti non riesco a capire cosa dice l'insegnate di cucito.
Le 3 ore passano velocemente, ed è circa mezzo giorno, cosí mi dirigo verso la mia migliore amica Molly e lì iniziamo a parlare di James, il ragazzo che mi piace da circa 4 anni, ha 18 anni e per lui sarebbe l'ultimo anno per i giochi, è un ragazzo alto occhi azzurri è molto simpatico e dolce anche se sembra che mi eviti, parliamo di lui per circa dieci minuti, poi mi viene in mente un altro pensiero....molto più importante delle chiacchiere su James, e riguarda la mia amica Molly, lei ha 16 anni e potrebbe essere estratta per i giochi,non voglio che succeda quindi prendo una decisione ovvero quella che se lei verà estratta io mi offrirò volontaria per lei, questo vorrà dire salutare,forse, per sempre mia nonna Susy e mio fratello Marcus, ma sono intenzionata ugualmente a farlo per Molly questo ed altro, dal tronde lei mi ha fatto una miriade di favori.
Ora saluto Molly~ Molly ci vediamo domani mattina per la mietitura~ ~Si va bene~ risponde.
Mi dirigo verso casa, ma incontro immediatamente James, lo saluto amichevolmente~ Ciao,James ~ma lui come al solito non mi risponde e continua a camminare.
Non lo sopporto quando fa cosí, forze dovrei smettere di amarlo, ma non posso proprio, io gli voglio molto bene e non solo come amico.....
Continuo il viaggio verso casa e arrivo davanti alla porta mezza rotta, entro, inizio a salire le scale e mi dirigo in camera e subito Marcus dice ~Ehi stupidina che fai ne saluti ne mangi?~ all'inizio non lo sento molto e non capisco cosa mi sta dicendo, perchè sono ancora sotto pressione per domani, ma poi capisco cosa mi ha detto mio fratello~ Ah scusa furettino~ è cosí che lo chiamo~ sono sotto pressione per domani, comunque ringrazia la nonna per il pranzo e digli che lo mangierò per cena, ora non ho fame~ poi entro in stanza e mi chiudo dentro, mi tolgo i vestiti e le scarpe e mi metto una camicia da notte in color porpora,come la porta della mia cameretta, fatta da mia madre prima che morisse in quella maledetta esplosione all'industria tessile del distretto, mi sdraio sul letto e questa volta chiudo gli occhi, senza rendermene conto dormo per circa 4/5 ore.

GLI HUNGER GAMES DI CECELIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora