-6:30 am.-
"Svegliati Brent, è ora di alzarsi, su dai!"Urlò dal piano inferiore mia madre.
Mi alzai senza lamentarmi, presi un pantalone nero skinny strappato sulle ginocchia, una maglia grigia e una camicia a scacchi rossi e neri dall'armadio, poi andai in bagno, dove piastrai un po' i capelli, e feci quello che dovevo fare.
Dopo circa 7/8 minuti scesi le scale, -e rischiai di cadere- e andai in cucina, dove trovai mia mamma che preparava la colazione.
"Buongiorno ma" le lasciai un bacio in fronte, e lei sorrise.
"Sei così felice per il primo giorno di scuola Brent?" mi chiese.
"Da una parte si, dall'altra no." presi la tazza e la riempii di caffè, ci inzuppai i cereali e divorai tutto, ero abbastanza affamato la mattina.
"Uhm okay, dai vai che è tardi." mi salutò con un abbraccio, misi lo zaino in spalla e uscii di casa.
Dopo un po' di strada finalmente arrivai a scuola, la guardai, da fuori sembrava grande, con un cortile immenso, entrai e venni accolto da una signora, credo una segretaria.
"Ciao, io sono la Signora Smith, ecco a te li orari, il tuo armadietto è questo qui, il 322, ah, come ti chiami?"
"Brent Evans, grazie mille Signora Smith!" la ringraziai, e guardai la lista con li orari, poi andai al mio armadietto, e un ragazzo mi urtò, non credo lo fece a posta, lo guardai, vicino a lui c'erano due ragazze, una bionda e una mora.
"Fa niente eh." forse lo pronunciai a voce un po' troppo alta, perché si voltò e mi guardò in cagnesco.
"Cosa vuoi te adesso?" mi chiese, aveva dei bellissimi occhi grigi, mi imbambolai per un momento, e poi mi degnai finalmente di rispondere.
"Scusami, non stavo parlando con te." non ero abituato a dire bugie, ma non volevo di certo litigare con un, diciottenne forse, il primo giorno di scuola.
"Daii andiamo!" strillò la bionda, la sua voce mi dava già fastidio, li ignorai e tornai a mettere a posto il mio nuovo armadietto.
Venni interrotto di nuovo, vicino a me c'era una ragazza, bionda anche lei, ma non finta, mi salutò e sfoggiò un sorriso a 32 denti.
"Ciao! Io sono Crystal Davis, te?"
"Brent Evans, piacere, sai dirmi dove si trova questa aula Crystal?" chiesi indicando la 3F.
"Si, vieni con me Brent!" mi piaceva già questa ragazza, simpatica, solare.
Mi mostrò l'aula 3F, era grande, almeno per 20 ragazzi, era colorata, aveva un computer ed una lavagna interattiva, e la cosa che mi colpì di più era la vista.
Dalle finestre si potevano notare i ragazzi del 5 anno (credo) che si allenavano, perciò si, mi piaceva.
"Io sono in questa aula Brent, perciò siamo assieme! Vieni!" mi prese per un polso e mi trascinò fuori, nel cortile. Mi disse i nomi dei ragazzi più carini e delle ragazze più carine, di quelle più simpatiche e di quelle più chiuse.
Poi mi spiegò che non dovevo intromettermi negli affari di Gabe Jones, il ragazzo che comandava, e dei suoi amici, poi mi mostrò chi era, e rimasi a bocca aperta, era il ragazzo che mi aveva urtato prima, insieme a quelle due ragazze, che ora si stavano strusciando su di lui.
"Ma quelle due fanno così tutto il tempo?" le chiesi, e lei annuì.
Bah, pensai.
Passarono le ore, ed era giunta l'ora di pranzo, e non sapendo dove andare, mi accompagnò Crystal, e appena entrai lo vidi, era seduto sul tavolo assieme a 3 ragazzi, ma non avevo notato, tutti mi stavano guardando, compreso lui, che quando incontrò il mio sguardo allontanò le due ragazze, e ritornò a parlare con i tre ragazzi.
Dopo aver preso il vassoio con un piatto di pasta e un insalata seguii Crystal, che si accomodò ad un tavolo, con già seduti 3 ragazzi e 2 ragazze.
"Brent, che musica ascolti?" mi chiese Crystal.
"Vado a periodi, e in questo ascolto solamente gruppi, Arctic Monkeys, The Neighbourhood, Nirvana, 5 sos e altri. Te?"
"Oh io ascol.." alzai la testa e lo vidi, che voleva?
"Te sei il nuovo ragazzo? Brent?"
Annuii, come sapeva il mio nome? E poi perché me lo aveva chiesto?
"Ah, allora sei te il famoso Evans, bene." ritornò al suo tavolo, non smetteva di fissarmi, e un' ora dopo, me lo ritrovai in bagno, presi coraggio e gli feci una domanda.
"Ehm scusa, perché il Famoso Evans ?"
"Perché tutti parlano di te, ragazzino, volevo vedere solo se dicevano la verità."
"La verità su cosa?" sorrise e se ne andò, aveva un sorriso stupendo.
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You're so Dark.
RomanceVivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.